Viaggiatori di sguardo


di Maria Vacante

 Dal 1 dicembre 2009 è aperta al pubblico la sala permanente “Viaggiatori di sguardo” all’interno di Palazzo Ducale a Genova. Un percorso multimediale e interattivo all’interno dei Palazzi dei Rolli dichiarati patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO il 13 luglio 2006. “Palazzo Ducale, luogo di riferimento per la città e non solo, nel quale vengono realizzate importanti rassegne espositive ed eventi unici per la loro qualità culturale, con questa nuova iniziativa regala a tutti i cittadini, ai turisti e ai semplici passanti che ne attraversano i suoi Cortili, la possibilità di approfondire la conoscenza del patrimonio artistico di Genova e della sua storia” (dal depliant dell’iniziativa). Un progetto unico, in Italia e all’estero, nella originalità delle tecnologie e delle nuove modalità di interazione e di “fruizione attiva” di beni culturali, creato da InfoMus – Casa Paganini, centro di ricerca dell’Università di Genova collegato alla Facoltà di Ingegneria, e realizzato con il sostegno della Compagnia di San Paolo e il contributo di Regione Liguria – Progetto UNESCO e i Rolli promosso dal Sistema Turistico Locale del Genovesato. Il visitatore può fare una passeggiata virtuale attraverso luoghi e palazzi che appaiono, ad altissima definizione, su una grande parete-schermo. Grazie a gesti semplici e naturali come allargare le braccia per fingere di osservare attraverso un binocolo, o muovendo il corpo davanti alla parete-schermo per svelarne i tesori che racchiude, può “entrare” negli storici Rolli e scrutarne i particolari, dalle sale interne ai vestiboli, ai giardini, agli affreschi, diminuendo o aumentando lo zoom a seconda dell’ampiezza dei gomiti. Le fotografie utilizzate per gli esterni dei Palazzi sono state realizzate con uno straordinario lavoro di tecnica fotografica e di graphic design. I Palazzi dei Rolli rappresentano un insieme architettonico unico nel suo genere in Europa, ed una delle maggiori attrattive del centro storico genovese. Selezionati sulla base dei loro caratteri architettonici di maggior pregio, dal 1576 essi erano inseriti, per decreto emanato dal Senato della Repubblica di Genova, nel cosiddetto “Rollo degli alloggiamenti pubblici”, cioè un elenco di dimore patrizie rinomate per la loro eleganza e per i comfort offerti, destinate a risolvere il problema dell’accoglienza degli ospiti in visita di Stato a Genova. Il Rollo era suddiviso in tre contenitori cilindrici, nei quali venivano introdotti i nominativi dei diversi palazzi, suddivisi in base alla loro bellezza, e venivano quindi assegnate all’ospite di turno in base alla sua dignità. Questo sistema contribuì a far conoscere a livello internazionale le tipologie architettoniche e la cultura residenziale della città: molti artisti e viaggiatori ne rimasero incantati. Si tratta di un insieme di palazzi del Rinascimento e del Barocco lungo le cosiddette “Strade Nuove”, via Garibaldi e via Balbi. I grandi palazzi residenziali eretti sulla Strada Nuova verso la fine del sedicesimo secolo formavano il quartiere della nobiltà che aveva assunto il governo della Repubblica. I palazzi sono generalmente alti tre o quattro piani e sono caratterizzati da scaloni aperti, cortili, e loggiati che dominano dall’alto i giardini costruiti su differenti livelli in spazi relativamente stretti. “Viaggiatori di Sguardo” con l’impiego di supporti multimediali, consente di godere lo stupore per un passato prezioso evocandone l’incanto, ritrovando vicine le meraviglie della lontananza. Entrando nella sala, si vede proiettata sulla parete di destra la nostra silhouette (tramite telecamere a infrarossi) che, come un’ombra luminosa segue i nostri spostamenti e ci consente di ritagliare sullo schermo oscuro, delle zone ben visibili in base ai nostri movimenti. Fermandoci si attiva il sistema e si inizia a esplorare le immagini che appaiono sullo schermo di fronte a noi: a questo punto si simula di impugnare un binocolo. I Palazzi si aprono quindi al nostro sguardo. Questo gesto semplice e antico nello stesso tempo, è lo strumento che ci ha consentito di entrare nei palazzi e scoprirne i tesori nascosti, perché fermandosi qualche secondo in quei punti della fotografia in cui appare un cerchio viola, si ha la possibilità di esplorare l’interno del palazzo, poi altrettanto semplicemente lasciando andare le mani lungo i fianchi, il programma ci riporta all’esterno del palazzo.

“Mentre ti sogno ancora”


di Maria Grazia Vai

Di te che mi sei anima e pensiero
Di te ho bagnato ancora gli occhi, e le parole
Di te,
triste acquerello sulla tavolozza del cuore

Dove anche i sogni restano sospesi
distesi come l’edera, quando si aggrappa sulle rocce
come l’aria quando finisce il volo degli uccelli
come le pietre concave scagliate nel mio cielo di cartone

Dove non c’è una nuvola che possa disegnasi
dei tuoi profili, delle tue bianche impronte

A questo cielo, alle mie mani,
alla mia vita
– manchi

quando l’aurora veste i contorni azzurri – della tua assenza
e i sogni ad uno ad uno
si disperdono
come pagliuzze d’oro, dentro un campo.

Primo parco anti obesita’ per bambini, e’ a Treviso


ROMA – Saltare, arrampicarsi e correre per gioco ma anche per tutelarsi dall’aumento del giro vita gia’ da bambini. A Treviso ha aperto, con questo obiettivo, il primo parco sportivo anti obesita’ per bimbi da 0 a 6 anni. Tra i viali del Primo Sport, questo il suo nome, e’ possibile vedere e consultare veri e propri personal trainer, formati dal comitato provinciale del Coni, che spiegano ai bambini quali giochi fare per restare in forma. L’idea di realizzare un parco giochi anti obesita’ e’ venuta al gruppo Verde Sport, che ha aperto nel maggio scorso la struttura all’interno della Citta’ dello Sport La Ghirarda, ad un chilometro dal centro di Treviso, con accesso del tutto gratuito. I castelli di legno, le scale, il percorso sprint, una riedizione moderna del piu’ noto ‘percorso di guerra’, (costruiti da un’azienda italiana specializzata nella lavorazione del legno) sono stati realizzati con il contributo dei ricercatori della Facolta’ di Scienze Motorie dell’universita’ di Verona, che hanno ideato 7 percorsi di sviluppo delle capacita’ motorie del bambino, suddivisi in aree tematiche: manualita’, mobilita’, equilibrio oppure aumento delle capacita’ del gioco simbolico. Il tutto tenendo conto delle fasce d’eta’ 0-2, 2-4, 4-6 anni. ”Il parco si estende su 2500 metri quadri – afferma Giorgio Buzzavo, amministratore delegato di Verde Sport – ed e’ costato tra i 100 e i 120mila euro. Ora l’idea e’ quella di aprire altri parchi in altre zone d’Italia, attraverso la creazione di una fondazione e cercando partnership pubblico-privato. Mentre con l’universita’ abbiamo in mente di realizzare un progetto di ricerca sullo sviluppo motorio dei bambini”. Primo Sport ha tre diversi accessi, in base all’area in cui si sceglie di giocare e ognuno di questi e’ dotato di tabelloni colorati dove vengono descritti gli esercizi, ”un modo per imitare i grandi – aggiunge Buzzavo – che si allenano nei percorsi sportivi presenti all’interno dei parchi cittadini”. Ai piu’ grandi, mamme, papa’ e nonni che accompagnano i piccoli sportivi viene distribuito un manuale d’uso dei giochi e per la sicurezza degli atleti in erba non c’e’ da temere, su di loro veglia un sistema di videosorveglianza con telecamere che, tramite il bluetooth, dialogano direttamente con i telefonini.

fonte ANSA

“Amplessi”


Dal carcere di Spoleto una poesia di Sebastiano Milazzo, ricevuta, copiata e pubblicata

Le notti vissute senza sonno

simulano gli amplessi

di chi è avvezzo a contare

giorni sempre uguali

con la stessa vogia

di donne fragranti.

In quel preciso momento

vivono situazioni astratte

figlie di un solo enigma

e ogni pensiero si prostituisce

per chiamarsi vita.

In quel baleno

la duna si alza obliqua

e un piccolo sole

illumina chi è sepolto

sotto l’ombra di ragni neri.

In quelle notti

nessuno s’attende magie

nemmeno il sangue che

all’improvviso sale

e poi scende giù

alla medesima velocità.

Un sangue che rompe la nebbia,

fa battere piano le ciglia,

mentre una lacrima muore

rigata dietro spente comete.

Mi scrivono da tante carceri italiane, da quello di Augusta sempre e solo silenzio


Dal “nostro” carcere di Augusta il silenzio stampa più totale, ormai da più di 4 mesi non mi arriva più niente come se fossero tutti morti gli amici detenuti che prima mi scrivevano.

Invece, nel frattempo, si è allargata a macchia d’olio come un sasso buttato in uno stagno che si propaga a onde, la quantità di lettere che mi arrivano da tutte le carceri d’Italia piene di poesie, riflessioni, articoli, biografie, dialoghi, di tutto, ormai mi scrivono da Spoleto, Bologna, Catanzaro e da tante altre carceri e io cerco di rispondere a tutti in tempo reale e di copiare e pubblicare molte delle cose che mi mandano per dare voce a quelle persone che ormai per tutti sono solo numeri di matricola, uomini ombra, come dice Carmelo Musumeci, che sopravvivono senza alcuna speranza.

Nel mio piccolo provo a essere la loro voce.

Demopolis, in Sicilia la tv è la prima fonte d’informazione


La televisione si conferma in Sicilia la fonte primaria di informazione. Per oltre un quarto dei cittadini è l’unico strumento impiegato: una percentuale ben superiore rispetto a quelle riscontrabili, in media, negli altri Paesi dell’Unione Europea. Sono i dati che emergono dal Monitor continuativo sull’opinione pubblica, diretto da Pietro Vento e realizzato a giugno dall’Istituto Nazionale di Ricerche Demopolis. Ampia parte della popolazione siciliana entra dunque in rapporto con l’attualità, con il mondo, il Paese, la Regione solo attraverso il filtro della televisione. Il 40% legge o sfoglia un quotidiano (per lo più siciliano) o un settimanale, il 27% ascolta la radio. Accanto alla stampa tradizionale ed alla radio, altri “canali” hanno assunto negli ultimi anni un’importanza crescente, come fonti di informazione. La fruizione di Internet, per aggiornarsi sull’attualità, rimane in Sicilia sotto il 35%, con nette differenze generazionali: il 57% dei giovani tra i 18 ed i 34 anni, per informarsi, si affida alla Rete, ma la percentuale degli utenti si abbassa drasticamente sotto il 10% tra quanti hanno più di 60 anni. Così i telegiornali restano, ad oggi, secondo la ricerca dell’Istituto Demopolis, la principale fonte informativa per il 91% dei siciliani. L’unica per più di 1 siciliano su 4.

da www.livesicilia.it

Dal carcere di Spoleto: “Dialogo tra ombre” di Carmelo Musumeci e Ivano Rapisarda


Ricevuta, copiata e pubblicata

Lato A – Primo piano – Sezione Alta Sorveglianza 1

Fra poco chiudono il blindato, gli uomini ombra, condannati all’ergastolo ostativo a qualsiasi possibilità di uscire, parlano tra loro dai cancelli delle loro celle.

Premesso: la malinconia e l’ironia sono le uniche amiche dell’ergastolano.

Carmelo: un altro giorno è passato

Ivano: e che è passato a fare…tutti attendo qualcosa, invece l’ergastolano può attendere solo la morte

Compare Peppe Antonio: tanto domani sarà un giorno come quello di oggi

Compare Pino: non abbiamo più nulla…non abbiamo più futuro…abbiamo solo un po’ di vita

Carmelo: una vita che non servirà più a nulla…perché con l’ergastolo anche se siamo vivi siamo morti

Ivano: non abbiamo via d’uscita…perché non abbiamo più speranza ed è la speranza che rende vivi

Gino: l’ergastolano che sogna un giorno di uscire rischia nell’attesa di impazzire

Carmelo: Bene! Diventare pazzi è il modo migliore per evadere dala pena dell’ergastolo

Nino: Non capisco…ma se non ci fanno morire perché ci fanno vivere?

Compare Peppe Antonio: non sono scemi…perché con la morte finisce subito la tua sofferenza …ma io con i miei settant’anni fra non molto li frego perché mi trasferisco nell’aldilà dove dicono è molto più umano degli uomini

Gino: la società in apparenza chiede giustizia ma in realtà vuole vendetta

Compare Pino: la vendetta dei buoni è molto più brutta di quella dei cattivi

Ivano: e poi dicono che gli assassini siamo noi…

Carmelo: le persone perbene e cristiane che vanno tutte le domeniche a messa non sono come i criminali che ammazzano una persona in pochi attimi…loro le persone le ammazzano un po’ tutti i giorni e sono così vigliacchi ed ipocriti che le ammazzano in nome della giustizia e a volte in nome di Dio, Che sta facendo Nicola?

Gino: sta camminando avanti e indietro…come al solito starà pensando se impiccarsi questa notte o la prossima…

Carmelo: credo che Nicola sarà l’ultimo degli ergastolani ad impiccarsi perché se uno vuole suicidarsi lo fa e basta senza dirlo tutti i momenti

Ivano: ci si può abituare a tutto ma non ad avere speranza…privi di futuro e prigionieri fra passato e presente

Carmelo: ci sono dei momenti ch mi vergogno persino di esistere perché ormai siamo solo di peso alle nostre famiglie

Gino: è vero, a questo punto siamo solo fonte di sofferenza

Ivano: la pena dell’ergastolo è la violazione del più fondamentale dei diritti al futuro

Nino: che figli di puttana! Ci vogliono educare lasciandoci dentro chiui in una cella per tutta la vita

Ivano: che ora sarà?

Compare Pino: dall’altro lato si incominciano a sentire i rumori dei blindati che si chiudono

Gino: fra pochi minuti inizieranno a chiuderci le tombe per non fare scappare neppure i nostri pensieri

Compare Peppe Antonio: l’ergastolo è una tortura di Stato…buonanotte

Compare Pino: siamo morti che respiriamo…a domani

Gino: siamo come fantasmi…ormai non esistiamo più

Nino: avere l’ergastolo ostativo è come essere un cadavere prima del tempo…buonanotte a tutti

Ivano: buonanotte a tutti…a domani Carmelo

Carmelo: a domani, Ivano…sperando che questa notte non s’impicchi nessuno

Ivano: Ninu, lassa iri ‘stu linzolu, dopo 20 anni di galera non vale la pena.

Circuito del mito 2010, ecco il calendario


Settantacinque giorni di programmazione, dal 17 luglio fino al 27 settembre, per un totale di 150 spettacoli che si terranno in 38 siti storici e archeologici del territorio siciliano: è il calendario degli eventi del Circuito del Mito 2010. La manifestazione, realizzata per la prima volta nel 1996 da un’idea di Franco Zeffirelli, è stata inaugurata lo scorso 25 giugno in occasione dell’apertura della mostra sul cantautore Fabrizio De André. Oggi l’assessore regionale al Turismo, Nino Strano, ha presentato l’intero calendario. Tantissimi i siti archeologici coinvolti nel progetto, dalla Valle dei Templi di Agrigento, al Teatro Antico di Taormina, da Segesta a Lipari, da Giardini Naxos a Milo. E ancora, Castelbuono, Acireale, Termini Imerese, Castellammare del Golfo, Valderice, Salemi, Partinico, Salina, Linguaglossa. Si partirà il 17 luglio con Diana Krall, accompagnata dal suo quartetto, nella suggestiva cornice del Teatro Antico di Taormina. E poi Tony Bennett (20 luglio) e i Deep Purple (29 luglio) sempre al Teatro Antico di Taormina. Ancora, Giovanni Allevi, il 6 agosto ad Agrigento, Fiorella Mannoia il 20 agosto a Giardini Naxos, Pino Daniele e Ivano Fossati il 22 agosto a Segesta. Sempre ad agosto sarà la volta di Ludovico Einaudi, che si esibirà martedì 3 a Segesta e mercoledì 4 a Giardini Naxos. Tantissimi gli altri appuntamenti musicali in calendario, dal concerto di Mario Venuti (Campofelice di Roccella, data da definire) a quello di Mario Biondi (il 23 agosto al Teatro Antico di Taormina); dal duo Dalla – De Gregori (25 agosto, Taormina) fino a Samuele Bersani (il 12 agosto a Milo e il 13 a Termini Imerese). Spazio anche ai festival, da quello della chitarra, che si terrà a Siracusa dal 5 al 12 settembre, al tradizionale appuntamento col Castelbuono Jazz Festival, dal 13 al 18 agosto. Fino al 24 settembre, quando il gran finale del calendario estivo di musica e concerti sarà affidato alle note di Elton John e Ray Cooper, al Teatro Antico di Taormina. Ma il Circuito del Mito non è solo musica. Tra gli spettacoli inseriti nel calendario teatrale, “Per non morire di mafia”, prima opera teatrale tratta dal lavoro del procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso, che sarà portata in scena a Linguaglossa il 21 agosto, a Mazzarino il 22, a Palermo il 23, a Palmintelli il 24, a Partinico il 25 e a Zafferana il 26 agosto. Per la rassegna dedicata alla danza, infine, il 24 luglio si esibirà a Tindari Roberto Bolle, mentre il 4 settembre a Naxos e il 5 a Siracusa sarà la volta della sicilianissima etoile dell’Opéra Garnier di Parigi, Eleonora Abbagnato.

da www.livesicilia.it

Torino: il Consiglio comunale estende i diritti delle coppie di fatto


Il Comune di Torino ha deciso di riconoscere i diritti delle coppie di fatto. La decisione è stata presa dal Consiglio comunale cittadino, complice l’assenza in blocco del centrodestra, impegnato nella protesta contro la probabile ripetizione del voto per le regionali. Chiunque ne farà richiesta potrà avere dagli uffici dell’anagrafe cittadina un certificato di famiglia anagrafica basato anche sul vincolo affettivo, non solo sul matrimonio. Con questo documento, anche le coppie di fatto possono quindi godere dei diritti e dei benefici sulla casa, sanità, servizi sociali, sport, tempo libero e altre tipologie di servizi. Questa decisione coinvolge almeno 32 famiglie, di cui 505 coppie gay, anch’esse incluse dal provvedimento approvato dal Consiglio comunale. Non sono pochi quelli che nutrono dubbi su questa decisione. Se la Lega e il Pdl, assenti al momento della votazione, parlano di «farsa», il consigliere dell’Api Gavino Olmeo, sulla Stampa, si è espresso in questo modo: «È il Parlamento a dover legiferare in materia di riconoscimento delle unioni civili. Il certificato anagrafico basato sul vincolo affettivo cadrà al primo ricorso alla giustizia amministrativa».

da www.blitzquotidiano.it