Accessibilità: a Bologna si inizia dalla stazione


di Vincenzo Bottiglioni

Partono il 2 agosto i cantieri per l’innalzamento dei marciapiedi dei binari 1 e 1 Ovest per ridurre il dislivello tra marciapiede e carrozza. Previsto anche un percorso tattile a terra per i non vedenti

mappa per non vedenti

BOLOGNA – Dalla fine di agosto la stazione centrale di Bologna sarà più accessibile per i disabili e i non vedenti. Cominceranno nel pomeriggio di lunedì 2 agosto, proprio poche ore dopo il termine della cerimonia per ricordare le vittime della strage che provocò la morte di 85 persone, i cantieri per l’innalzamento dei marciapiedi  dei binari 1 e 1 Ovest: in pratica la pavimentazione di questa area, che interessa 530 metri di marciapiede per una superficie di complessiva di 4800 metri quadrati, verrà elevata secondo il criterio che si rifà alla normativa di legge (codice h55), in modo tale da  rendere questi due binari più simili a quelli di una metropolitana, dove non c’è dislivello tra marciapiede e carrozza. Un lavoro necessario e doveroso, per una stazione che da sempre è particolarmente ostica per chi si sposta su una sedia a ruote e deve raggiungere le banchine dei binari senza aiuti esterni.

Oltre ai disabili il nuovo marciapiede prevede un percorso tattile a terra per i non  vedenti. Per consentire i lavori l’utilizzo del marciapiede sarà vietato e i viaggiatori potranno  raggiungere i binari centrali – dal 3 all’11- attraverso i 4 accessi al sottopasso situato nell’ atrio partenze. Per raggiungere il piazzale Est sarà invece necessario seguire un percorso,  opportunamente segnalato, direttamente dall’esterno della stazione in prossimità del bar su Piazza delle Medaglie d’Oro. Nessuna modifica di percorso per chi invece dovrà raggiungere i binari del piazzale Ovest. L’indisponibilità dei binari 1 e 1 Ovest comporterà anche la modifica del binario di arrivo e partenza di alcuni treni, con qualche possibile ritardo entro 5 minuti. Annunci sonori comunicheranno le variazioni che saranno riportate sui quadri murali, i monitor e i display a led luminosi. Il piano delle Fs prevede che tutti i marciapiedi di Bologna Centrale siano elevati a 55 centimetri. L’intervento – spiegano alle Ferrovie della Stato – è stato programmato per fasi per ridurre l’impatto sull’operatività della stazione. Ad oggi sono già stati adeguati i marciapiedi al servizio dei binari 6 e 7, quelli del piazzale Est e quelli – ad eccezione del primo – del piazzale Ovest.

da http://www.superabile.it

Il piccolo disabile e il cucciolo rubato


di Roberto Puglisi

Per sentire questa storia, bisogna smazzarla e dividerla su due piani. Da una parte il comunicato ufficiale, il racconto. Dall’altra, tra parentesi,  il significato.

“I carabinieri di Bagheria hanno proceduto al fermo di indiziato di delitto nei confronti delle sottonotate persone, tra loro sorelle, ritenute responsabili del reato di “furto in concorso, aggravato” poichè posto in essere nei confronti di persona affetta da handicap: Corona Loredana, cl.1982 da Bagheria, operaia, pluri-pregiudicata;  Corona Maria, cl. 1979, da Bagheria, operaia, pluri-pregiudicata”. (E cosa si può rubare a un disabile che scopriremo minorenne? Non puoi rubargli quella che noi stupidi chiamiamo “normalità”, l’imperfetto metro di giudizio con cui misuriamo il mondo. Per rubare qualcosa a un ragazzino che sta così male ci vuole ingegno. E ci vuole anche un cuore cattivo assai).

“Le predette, in data 26.07.2010, alle ore 19.00 circa, per futili motivi connessi ad una lite con una vicina di casa, effettuavano il furto di un cucciolo di cane ai danni del figlio minorenne della stessa, affetto da grave handicap. Il cane veniva strappato dalle mani del ragazzino che lo conduceva al guinzaglio per la pubblica via. Le sorelle Corona, appena commesso il turpe gesto, facevano perdere le proprie tracce al fine di sottrarsi alle indagini dei militari dell’Arma, subito allertata dai genitori del minore nonché da alcuni passanti”. (Ah, ecco. Un cane. Che uno direbbe quasi: che ci importa di un cane. Dipende. Chi ha dimestichezza d’affetto con gli animali sa che sono persone. E che con loro si intrecciano relazioni amorose degne di una vita superiore. Le possibilità di comunicazione sono infinite. Gli animali hanno gesti e sguardi umanissimi. Precipitiamo la circostanza nella vita di un bambino che sta male. Ha solo un cucciolo. Il guinzaglio non gli serve per portarlo, ma per restare attaccato all’amore del mondo. Fanno bene i carabinieri di Bagheria ad indignarsi. Un turpe gesto).

“Solo dopo alcuni giorni – concludono i militari dell’Arma – le sorelle venivano rintracciate presso la propria abitazione: nelle concitate fasi di esecuzione del fermo, le predette profferivano frasi minacciose, all’indirizzo dei carabinieri, motivo per il quale venivano anche deferite per il reato di “minaccia a pubblico ufficiale”. L’ Autorità Giudiziaria (P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Palermo, dott.re Picchi) disponeva la traduzione delle arrestate presso la casa circondariale “Pagliarelli” di Palermo”. (Una sola domanda, perché non è scritto ed è l’elemento più importante della storia, che fine ha fatto il cucciolo di cane? Dalla sua sorte dipende il cammino del suo amico, il cucciolo d’uomo).

da http://www.livesicilia.it

Ricerca: comunicare e muoversi con il respiro


Un rivoluzionario dispositivo messo a punto dagli scienziati israeliani in Neurobiologia del Weizmann Institute può aiutare i disabili con sindrome di “locked-in”

Un dispositivo unico nel suo genere in grado di offrire alle persone con sindrome di ‘locked in’ la possibilità di comunicare con l’esterno e ai disabili di guidare con facilità la loro sedia a rotelle, senza nemmeno sfiorarla. È lo strumento messo a punto al dipartimento di Neurobiologia del Weizmann Institute (Israele), che funziona, a sorpresa, attraverso il respiro del paziente.

L’innovativo apparecchio identifica i cambiamenti della pressione dell’aria all’interno delle narici e li traduce in segnali elettrici. Con risultati sorprendenti: una paziente con sindrome di “locked-in”, cioè “imprigionata” nel proprio corpo a seguito di un ictus, senza possibilità di muoversi nè di comunicare, è riuscita a imparare come mettere in pratica il sistema in alcuni giorni e a mandare ai propri familiari il primo “messaggio” dopo sette mesi di oblio. Un altro paziente vittima di un incidente stradale ha persino affermato, utilizzando proprio il nuovo sistema, che esso è molto più facile da usare rispetto ad altri. Oltre alla comunicazione, il dispositivo potrà servire anche come meccanismo per il movimento delle sedie a rotelle: due inspirazioni significheranno “avanti”, mentre due espirazioni vorranno dire “indietro”, e così via. E dai test effettuati è emerso che una persona paralizzata dal collo in giù, in soli 10 minuti, diventa capace di guidare la sedia a rotelle tanto quanto una persona sana.

da http://www.vita.it

RSD SORRISO ONLUS


di Daniela Domenici

Si chiama Massimo Lorusso, ha 39 anni ed è paralizzato dal collo in giù dal 1988 a causa di un tuffo in mare. In qualità di presidente della RSD Sorriso ONLUS conduce un progetto ambizioso e degno di nota rivolto al sostegno di chi soffre. Vive sulla propria pelle una situazione difficile ma nonostante ciò lotta ogni giorno per ottenere quello che, ancora oggi, in molti casi è più simile a un’utopia che alla realtà. Infatti varie strutture attive sul territorio nazionale non sono in grado di coprire ogni esigenza degli ospiti né di garantire, in qualsiasi situazione, il pieno rispetto di tutti i diritti umani. La RSD Sorriso, quindi, si propone lo scopo di attivare un percorso articolato in cui la costruzione di una struttura adeguata ad assicurare l’intimità degli ospiti è solo l’aspetto più evidente e oneroso (il progetto prevede camere singole). La qualità di vita, infatti, necessita di molti altri elementi per diventare effettiva”. La residenza che sognano presta quindi attenzione anche ai “particolari”, vale a dire corsi e attività, sia singole che collettive, in grado di valorizzare le capacità residue di ciascun ospite, insieme a intrattenimenti, alla possibilità di ricevere visite in ambienti adeguati, al rispetto di orari consoni alle esigenze delle persone, qualunque sia l’attività da loro svolta, oltre che alla concreta e professionale presenza di assistenza infermieristica, fisioterapica e socio-sanitaria. Solo così, infatti, ogni ospite della residenza che si vuole creare potrà sentirsi veramente realizzato e vivere nel pieno rispetto dei diritti inviolabili sanciti dalla nostra Carta Costituzionale.

Chi fosse  interessato a sostenere questa nobile causa può avere maggiori informazioni visitando il sito http://www.rsdsorriso.org/

Disabili. I conti giusti li hanno fatti i disabili


Franco Bomprezzi racconta la campagna che ha fatto cambiare idea a Tremonti

La parola d’ordine è “prudenza”. La fiducia nel governo da parte delle associazioni delle persone disabili è stata troppo scossa dalle vicende delle ultime settimane perché basti una dichiarazione, per quanto importante e ufficiale, a far rientrare l’allarme creato dalla manovra finanziaria. Sta di fatto che, con ogni probabilità, il proposito originario del ministro Tremonti di mettere paletti rigidissimi alle certificazioni di invalidità, modificando addirittura le percentuali necessarie per ottenere l’assegno da 256 euro mensili e rivedendo in senso restrittivo la concessione dell’indennità di accompagnamento, è per il momento definitivamente rientrato.

Troppo rischioso infatti, in questa complicata fase politica della maggioranza, trovarsi contro l’opinione pubblica (di sinistra, di centro e di destra), colpita emotivamente anche dalla inconsueta manifestazione dei disabili davanti a Montecitorio del 7 luglio. Una bomba da disinnescare prima di ogni altra controversia, perché in effetti l’applicazione concreta della dichiarata guerra alle false invalidità, proclamata con enfasi da Tremonti il giorno stesso della presentazione della manovra, si era risolta in un pasticcio burocratico, di difficile interpretazione e di sicura ingiustizia sociale. Tanto da mettere tutti d’accordo, Fish e Fand, ossia il 99% delle grandi associazioni italiane: comunicati congiunti, stessi toni, consultazione permanente, pochi obiettivi ma chiari, condensati d’altronde nella petizione avviata nel nostro portale, con immediato e grande consenso di adesioni. Marcia indietro del governo, dunque, con qualche retroscena ancora poco decifrabile politicamente, ma proficuo dal punto di vista dei diritti acquisiti dei cittadini disabili. È infatti assai probabile che il ministero del Welfare abbia giocato un ruolo determinante quanto discreto nell’abbassare i toni del confronto e nel riprendere in mano il timone della difficile navigazione a vista, nella palude delle norme melmose e incrostate di burocratese, che sono in effetti la vera origine del conflitto e delle tensioni delle ultime settimane.

Il ruolo del Welfare
Facciamo un passo indietro. L’Inps ha ricevuto un incarico preciso da Tremonti: rimettere ordine nei conti dell’invalidità civile. Controlli a tappeto, prima a campione, poi, dall’anno prossimo, a raffica, fino alla cifra impressionante di 500mila verifiche. Un numero colossale che ha portato l’Inps a chiedere di affidare anche alle commissioni delle Asl il compito di sbrigare le pratiche di accertamento dell’invalidità, mentre i controlli, prima della manovra finanziaria, dovevano essere fatti solo da commissioni nominate dall’istituto di previdenza. Passa dunque dall’Inps la sorte futura di molte decisioni importanti per le famiglie e per le persone disabili. In particolare potrebbe essere applicata in termini restrittivi la normativa, sicuramente ambigua, che sta alla base dell’assegnazione dell’indennità di accompagnamento, ben più cospicua dell’assegno di invalidità, e non legata (per ora) al reddito: sono 12 mensilità da 480 euro. Fino ad ora l’indennità veniva garantita a quasi tutte le persone con invalidità certificata al 100%, anche quando risultavano capaci di un minimo livello di autonomia personale. Ad esempio paraplegici, persone permanentemente in sedia a rotelle, anziani quasi non autosufficienti. È su quel margine di discrezionalità che si gioca una partita estremamente delicata. Dopo il varo della manovra finanziaria, se il pallino tornerà al ministero del Welfare potrebbe infatti aprirsi un tavolo tecnico serio, con persone competenti e associazioni rappresentative, che finalmente riprenda in mano i criteri di certificazione dell’invalidità civile, sicuramente superati dal tempo, visto che non tengono conto neppure delle indicazioni provenienti dall’Organizzazione mondiale della Sanità, attraverso il nuovo sistema di classificazione Icf, che tiene conto delle funzionalità e delle relazioni delle persone con l’ambiente nel quale sono inserite. È prevedibile che molte incrostazioni del passato potrebbero essere rimosse e scalfite se il dialogo, in buona fede, si svolgerà nel comune interesse di garantire le migliori prestazioni possibili a chi ne ha effettivamente diritto…

da http://www.vita.it

Se l’art designer è disabile


Aprire un “temporary store” dove gli addetti alla vendita e i creativi sono persone con disabilità. È il progetto della Fondazione Famiglia Palmieri, destinato agli ospiti di due centri socio riabilitativi in provincia di Bologna

BOLOGNA – Un negozio dove i commessi sono persone con disabilità, e dove anche gli articoli in vendita sono progettati da art designer disabili. È il progetto su cui sta lavorando la Fondazione Famiglia Palmieri, nata a dicembre del 2009 per valorizzare la “diversità” creando nuovi modelli di business, insieme a Piquadro, azienda specializzata in articoli da viaggio e per il business. L’idea è di aprire un “temporary store” (cioè un punto vendita temporaneo e dedicato) all’interno del centro commercialeShopville di Casalecchio di Reno. Il negozio dovrebbe impiegare come addetti alla vendita i ragazzi disabili dei due centri socio riabilitativi dell’Ausl di Bologna (distretto di Porretta Terme)Il Girasondo e Le Cartole, dando loro una possibilità concreta di inserimento lavorativo. E anche gli articoli in vendita saranno realizzati da persone con disabilità: con i disegni a tempera e ad acquerello degli ospiti dei centri verrà creata una mini serie di prodotti – uno zainetto, una piccola tracolla, una shopping bag ma anche sciarpe e foulard – da commercializzare nel periodo natalizio. L’intero ricavato, spiegano dalla Fondazione, verrà destinato alla creazione di una casa famiglia per il recupero e l’integrazione di soggetti con disagio sociale.

Più in generale l’obiettivo della Fondazione è trovare altre idee di business dello stesso genere. Per farlo ha lanciato il concorso “Less is more”: una borsa di 10 mila euro per sostenere progetti originali destinati alle persone con deficit di integrazione, permettendo loro di operare in un contesto economico tradizionale. Le iscrizioni scadono il 30 settembre 2010 (tutte le informazioni sul sito www.fondazione-palmieri.com). Non sono i  primi  progetti  sociali della Fondazione, che è nata, come spiega il presidente Marco Palmieri “con l’obbiettivo di valorizzare il talento di persone che per condizione fisica, intellettuale, culturale vivono un disagio sociale”. La Fondazione ha già varato l’iniziativa”Happy Box”, colorate shopping bag realizzate con i disegni dei ragazzi disabili, dalla cui vendita si è ottenuto un ricavato di circa 50 mila euro interamente devoluto alla cooperativa Anffas, che gestisce il centro Il Girasondo per conto dell’ Ausl di Bologna, ente patrocinatore del progetto.

da http://www.superabile.it

L’impegno ha pagato: via quei provvedimenti discriminatori!


“Questo è un grande risultato per le persone con disabilità e per il loro movimento associativo, anche se avremmo preferito dedicarci ad azioni propositive, anziché di difesa e anche se resta forte la preoccupazione per tagli alle politiche sociali delle Regioni»: così, in una Piazza Montecitorio gremita da migliaia di persone con disabilità, i presidenti di FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali dei Disabili) hanno accolto la notizia del ritiro di quei provvedimenti riguardanti l’innalzamento della percentuale di invalidità e le restrizioni sulla concessione dell’indennità di accompagnamento, che nei giorni scorsi hanno compattato in un’unica mobilitazione nazionale di protesta, decine di organizzazioni della società civile

Pietro Barbieri, presidente  della FISH, interviene durante la manifestazione di Roma. Al suo fianco  il presidente della FAND Giovanni Pagano (foto di Giuliano Giovinazzo)
Pietro Barbieri, presidente della FISH, interviene durante la manifestazione di Roma. Al suo fianco il presidente della FAND Giovanni Pagano (foto di Giuliano Giovinazzo)«Questa è una vittoria che è costata molto in termini di impegno, di risorse e di energie che avremmo preferito dedicare ad azioni propositive anziché di difesa. Rimane una fortissima preoccupazione per i tagli alle politiche sociali delle Regioni»: è il primo commento a caldo di Pietro Barbieri, presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), dopo che praticamente “in diretta”, davanti a Palazzo Montecitorio, nel corso della grande manifestazione nazionale organizzata dalla stessa FISH, insieme alla FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali dei Disabili), è arrivato l’annuncio che entrambi gli obiettivi dell’iniziativa sono stati centrati.

Abrogato dunque il nuovo limite per l’assegno agli invalidi parziali (resta il 74%) – come avevamo anticipato già nella serata di ieri – e scomparse tutte le ipotesi di restrizione dell’indennità di accompagnamento. Entusiasta la reazione dei partecipanti della Manifestazione convenuti a Roma da tutta Italia (circa 3.000 persone), per un risultato di grande importanza per le persone con disabilità e per il movimento associativo di esse, che in tale occasione ha indubbiamente dimostrato maturità politica, tecnica e di comunicazione.
Interlocuzioni, contatti politici, documenti tecnici e di proposta, comunicazione, sensibilizzazione e mobilitazione di una base estremamente diffusa e motivata: è il capillare lavoro svolto in queste settimane da FISH e FAND, Federazioni che hanno messo in campo tutte le proprie risorse per contrastare le disposizioni negative contenute nella Manovra.
Secondo Giovanni Pagano, presidente della FAND, si tratta di «un risultato di portata storica, anche considerato il clima politico, le premesse e la vera e propria campagna mediatica scatenata nei confronti delle persone con disabilità».

Incassato, dunque, questo risultato del tutto positivo – durante una manifestazione cui sono intervenute decine di organizzazioni della società civile, esponenti di partiti e sindacati – inizia sin d’ora l’impegno per il domani, guardando ad esempio alla preoccupazione richiamata da Barbieri per le conseguenze che la Manovra Finanziaria potrà portare sulle politiche sociali delle Regioni. Infatti, è di ieri sera l’annuncio che i tagli agli Enti Locali verranno stabiliti secondo la “virtuosità” delle Regioni e le modalità di restrizione verranno definite in Conferenza Stato-Regioni.

«Purtroppo – annota Carlo Giacobini – la “virtuosità” si basa solo su elementi di bilancio e non di qualità dei servizi ai Cittadini, aspetto di cui nessuno sembra preoccuparsi. Il rischio più immediato, quindi, è che nelle Regioni più inefficienti i Cittadini finiscano per pagare due volte: prima per l’inefficienza delle risposte, poi per le “sanzioni” dello Stato».

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Turismo accessibile: i campeggi senza barriere sbarcano in libreria


di Paola Simonetti

In una guida nuova di zecca diOrtensia Rossa, inserite anche le strutture ricettive all’aria aperta d’Italia certificate da Village4All. Uno strumento per trovare luoghi senza barriere, per chi ha bisogni speciali.

Fonte: immagine dal web

Le grandi vittorie di civiltà nascono spesso da

piccole sfumature. Dettagli che facilitano la vita delle persone, in ogni luogo si trovino. Questa volta la sfida è stata vinta anche sul fronte della divulgazione: nella guida cartacea ‘Tutti Camping & Villaggi Turistici’ realizzata da Ortensia Rossa, che approderà in libreria e in edicola con l’elenco di 2mila 500 campeggi e villaggi, ne sono segnalati 25 aderenti al network Village4All, la rete italiana dei campeggi accessibili, nata lo scorso anno.

“Arrivare nelle edicole e nelle librerie di tutto

il territorio nazionale è per noi un grande successo, risultato della collaborazione con un editore importante come L’Ortensia Rossa, e con la stessa FAITA-Federcamping, che ha voluto dare rilevanza alla nostra collaborazione inserendo fin dalla copertina la nostra presenza – ha dichiarato Roberto Vitali presidente di Village for all -. I villaggi evidenziati dal nostro marchio sapranno garantire un’accoglienza attenta e professionale. Occorre ricordare che V4A non dà patenti di accessibilità, bisogna sempre controllare sul sito http://www.villageforall.net se le proprie esigenze potranno essere soddisfatte”.

La copertina della guida  [Fonte: www.ortensiarossa.it]

Il piccolo compendio delle strutture all’aria

aperta di gran parte del Paese, inclusi quelli in Corsica e Istria, è ricco di informazioni sui servizi offerti, pratiche sportive, intrattenimento, recapiti telefonici, siti internet e indirizzi e-mail. Segnalate anche le mappe regionali con indicazioni stradali, ubicazione strutture, località turistiche e termali, presenza di aeroporti e porti e traghetti se si tratta di isole.

“Tutte le strutture segnalate da V4A – ricorda

Vitali-, sono state visitate da personale dell’associazione che ha raccolto tutte le informazioni utili a valutarne i requisiti di accessibilità per persone con qualsiasi tipo di disabilità o difficoltà motoria, oltre che per i familiari al seguito”.

Una cultura della ricettività e dell’accoglienza turistica, sottolinea Vitali,

che non deve limitarsi alla visione ghettizzante del disabile ‘zavorra’, ma ad una risposta più ampia e democratica, fornita a tutti coloro che hanno necessità di servizi più innovativi e ricchi: “Non dimentichiamo – aggiunge il fondatore di V4A, che quando garantiamo accessibilità ad un disabile, renderemo la vita più facile a tutti”.

Il network è patrocinato dal ministero del Turismo e ha da poco ricevuto

il patrocinio dell’Agenzia Nazionale del Turismo (Enit), oltre ad aver ottenuto quello dellla Federazione delle Associazioni Italiane dei Complessi Turistico Ricettivi all’Aria Aperta (FAITA-Federcamping), della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (FISH) e del Laboratorio Nazionale sul Turismo Accessibile SiPuò.

da http://www.nannimagazine.it

A Campobasso la Giornata Nazionale Paralimpica


capoluogo molisano scelto anche grazie al lavoro del Cip regionale nella promozione dello sport per disabili su tutto il territorio. Il programma della giornata prevede, tra le altre cose, dimostrazioni sportive e un convegno su sport e disabilità Logo del Comitato italiano paralimpico

CAMPOBASSO – La città di Campobasso è stata inserita nelle 14 città italiane dove il 14 ottobre 2010 si svolgerà, in contemporanea, la Giornata Nazionale Paralimpica. Il risultato è di notevole prestigio se si considera che il capoluogo regionale è l’unico centro abitato di medie dimensioni che è stato inserito nell’elenco delle sedi italiane. Ad essere state coinvolte, infatti, le principali metropoli del nostro Paese o le città di maggior prestigio storico-architettonico come Venezia o Firenze. Il capoluogo molisano è stato scelto anche grazie al lavoro svolto dal Cip regionale nella promozione dello sport per disabili su tutto il territorio e al risultato ottenuto dai suoi atleti locali in campo nazionale ed internazionale.

Il programma è in via di definizione e la macchina organizzativa del Cip Molise si è già messa prontamente all’opera da circa un mese. Al momento si sa solo che l’area interessata dalla Giornata Paralimpica Nazionale sarà quella circoscritta tra il Corso, viale Elena (lato Tribunale), piazza Municipio, piazza dei Cannoni, il Distretto militare. Durante l’intera mattinata, dalle ore 8.30 alle 13.30, saranno presenti nel cuore di Campobasso dimostrazioni sportive di tutte le attività paralimpiche svolte in Molise. Diversi saranno anche i momenti di approfondimento e di premiazione che, però, debbono essere ancora definiti nei minimi dettagli. Molto attesa anche la cerimonia di apertura che coinvolgerà tutti gli atleti paralimpici del Molise e gli alunni delle scuole molisane che, in definitiva, saranno i veri protagonisti dell’intera giornata.

Nel pomeriggio, probabilmente nella sede del Distretto militare, si svolgerà un convegno di approfondimento sulla disabilità e sullo sport paralimpico che vedrà tra i relatori principali i campioni sportivi regionali e diversi esperti nei vari ambiti che a vario titolo sono a stretto contatto con la disabilità intesa a 360 gradi. L’intero staff direttivo e tecnico del Cip Molise si è detto orgoglioso e pronto ad affrontare questa ennesima sfida per portare ancor più in alto il nome del Molise e dei suoi atleti paralimpici. Nell’organizzazione sono stati coinvolti anche il Coni, la Regione Molise, il Comune di Campobsso e le due Provincie di Campobasso e Isernia.

da http://www.superabile.it

Un incredibile capovolgimento di valori


di Salvatore Nocera
Sino a qualche giorno fa nessuno avrebbe immaginato che le persone con disabilità – di solito poste al centro dell’attenzione della retorica nazionale – potessero diventare oggetto di una discriminazione politica ufficiale. E sino a qualche giorno fa nessuno avrebbe potuto supporre che le assicurazioni date alle persone con disabilità potessero essere cinicamente irrise dai politici. Eppure, con l’emendamento presentato il 29 giugno in Commissione Bilancio del Senato, è successo proprio questo

Persona in  carrozzina in volo a testa rovesciata
Sino a qualche giorno fa nessuno avrebbe immaginato che le persone con disabilità – di solito poste al centro dell’attenzione della retorica nazionale – potessero diventare oggetto di una discriminazione politica ufficiale. Sino a quando cioè il ministro dell’Economia ha lanciato il messaggio che «l’Italia non era economicamente competitiva col resto del mondo a causa dei troppi invalidi». Con ciò egli ha dato delle persone con disabilità un’immagine totalmente negativa, a dispetto degli spot pubblicitari sulla creatività di esse, intese come risorsa, spot diffusi dal suo collega Ministro per le Pari Opportunità.
Sino a qualche giorno fa nessuno avrebbe potuto supporre che le assicurazioni date alle persone con disabilità potessero essere cinicamente irrise dai politici. Sino a quando cioè il senatore Azzollini, relatore della Commissione Bilancio del Senato, l’onorevole Gasparri, capogruppo del PDL alla Camera e l’onorevole Gianni Letta, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, dopo avere pubblicamente dichiarato che sarebbe stato eliminato dal Decreto Legge sulla Manovra Finanziaria [78/10, N.d.R.] il comma 1 dell’articolo 10, che innalzava dal 74 all’85% la percentuale di invalidità per poter ottenere l’assegno di invalidità di appena 256 euro mensili, all’atto della presentazione degli emendamenti, non solo mantenevano la norma persecutoria, ma l’aggravavano. Infatti, la norma resta per chi non raggiunge il 74% con una sola minorazione e in più si aggiunge che verrà negata l’indennità di accompagnamento alle persone con disabilità grave al 100% che però non abbiano necessità di un assiduo accompagnatore o possano compiere da sole un singolo atto quotidiano della vita. Così  rientreranno in questo ampio numero di esclusi i ciechi assoluti che si muovono con il bastone bianco, i sordi profondi, le persone paraplegiche che possono azionare delle carrozzelle elettroniche, le persone con disabilità intellettiva gravi che possono mangiare da sole e così via.
E dire che il Governo lo scorso anno aveva fatto ratificare dal Parlamento – con la Legge 18/09 – la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità. Se questa è la prima attuazione governativa della Convenzione…! E se questa è la tutela governativa dalle discriminazionicontro le persone con disabilità…!

Eppure le forze politiche di Governo dicono di ispirarsi ai valori della dignità della persona umana, ai valori dei diritti sociali nazionali irrinunciabili, ai valori cristiani dell’attenzione particolare agli “ultimi”. Infatti si deve dedurre che per loro le persone con disabilità non abbiano dignità, poiché “mandano in rovina finanziaria lo Stato”, che non siano titolari di diritti  sociali nazionali, poiché ad esse provvederanno gli Enti Locali (cui però vengono contemporaneamente tagliate le risorse) e che non siano gli “ultimi” ma i primi nel contribuire alla Manovra Finanziaria, tanto a loro provvederà la carità cristiana…!
Se questo è il capovolgimento dei valori ai quali gli attuali governanti dicono di ispirarsi, allora ha ragione un dirigente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (FISH), che ha proposto ironicamente di segnalarli al concorso promosso dalla stessa FISH, denominato Sapete come ci trattano?, come esempio di buone prassi di inclusione sociale!
E a  questo punto hanno fatto bene la FISH e la FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali dei Disabili) che – ingannate dalle false promesse dei politici al governo – avevano revocato una manifestazione di protesta per il 1° luglio, a riconvocarla per il 7 luglio, pur consapevoli delle difficoltà che incontreranno persone con gravi disabilità ad affrontare il viaggio e a partecipare a un’iniziativa di piazza in una Roma colpita da un caldo opprimente.
Però questa manifestazione è ben diversa da quelle “marce del dolore” promosse nel secolo scorso per ottenere i diritti che adesso il Governo vuole negare ai prossimi invalidi. Infatti, quelle manifestazioni puntavano a far leva sulla pietà dell’opinione pubblica per il dolore degli invalidi; questa punta sul protagonismo delle stesse persone con disabilità nel rivendicare diritti umani riconosciuti da norme nazionali e internazionali e non fa appello al filantropismo compassionevole, ma al riconoscimento della dignità e al pesante lavoro di cura quotidiana svolto dalle famiglie.

Come si è ormai ben chiarito, qui la lotta ai “falsi invalidi” è stata nient’altro che una scusa mediatica per nascondere la lotta ai “veri invalidi”. E anche ai mezzi di comunicazione chiediamo che, smascherato l’imbroglio, ci diano una mano a convincere il Parlamento a ristabilire la giustizia e alcuni inalienabili diritti umani.

*Vicepresidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap)

da http://www.superando.it