“Il gioco dei sensi”


di Tiziana Mignosa

Incurante di chi le sta intorno

inanella i riccioli con le dita

assorta lei è riflessa

sullo scorrere del mondo che le passa accanto.

E’ gioco all’ombra della voglia

dita contro dita

a occhi chiusi il doppio afferra

polpastrelli a sfioro sulle labbra.

Avida col desidero annusa

l’odore del suo corpo sulle braccia
complice dell’estate

si fa presto amante del piacere.

Obliquo arriva il sole per l’incontro

carezza sulla pelle al di là del vetro
ma l’occhio scivola dentro il raggio

zuccherina catena è per lo sguardo.

Pulviscolo e controluce

iniziano la danza dell’incanto

languido stupore

è diletto sopraffino.

Gambe accavallate

inarca il piede e poi sorride
è entrata nel suo mondo

nessuno più la può trovare.

“Antica chiave”


di Angela Ragusa

E tornerai a cercarmi
come in un caccia al tesoro
qui, in questo mondo che ora mi nasconde…

Lascerò tracce dorate
ed il tuo trovarmi diverrà sottile gioco,
impensabile scoperta,
margherita da sfogliare,
vento a cui donare luccicanti filamenti.

Ciò che è bello, ti parrà di me…

Setaccerai il lungo fiume
dalle sponde senza fine
e mille granelli rilucenti
ricomporrai tra le tue mani….

Oro prezioso custodirai nel tuo forziere
quando ,preda consapevole,
getterai l’antica chiave.

“Segreto d’amore”


di Angela Ragusa

Agita soffio di labbra
perfora spazi sospinti
nel segreto che ingabbia parole
e mute celano un dire indicibile…

Storia , peccato,incontro d’amanti.
E assiste il mare,
suono notturno di violini a sfiorare
il viso suo, contrasto passione,
alla mani che insinuano
profili di seni spumeggianti di bianco.

Nascosti dal cielo,ladri d’amore
nicchia incavata una fossa di sabbia
a coprire l’inganno al resto del mondo ,
a scoprire la gioia di un amore rubato.

“Identico”


di Tiziana Mignosa

Sugli inattesi passi
il battito s’affretta
cristalli di respiro a statua
che la mano
agli occhi tengono.

Compagni d’avventura
sguardo e fiato
di marmo rosa a schegge
rapiti e immobili
s’incollano alla scia della sorpresa.

Vermiglio
e seducente
è il cielo della sera
che in tinta con le gote
esplode insieme al mio piacere.

Fluttuanti filamenti
di miele e fiele
tratteggiano delicate filigrane
boccioli profumati
sulla pelle e il seno.

A te
io parlo
a te che a me ritorni
spettatore inconsapevole
sul mondo che lentamente
ci sbiadisce intorno.

Apparizione
da fare male agli occhi
tu che a lui somigli
identico
ancora più di lui.

Calda
diviene la marea
che a onde
nelle vene
senza fretta scorre.

Paure
e pensieri riesumati
accerchiano la mente
che più non può mentire.

Sorriso e confusione
mi rammentano
di quanto fantasioso e non compreso
a volte sia il copione
che tutti noi viviamo.

“Dorme”


di Tiziana Mignosa

Dorme intorno a me il mondo
in questa notte dove il silenzio al cuore canta
e dove il tempo
una ad una
stille di tormento ha colto
per farne stelle e vento
per me
e per chi allo specchio crede e attende
corone di splendore
solitarie gocce
diventate sole.

“Il canto delle sirene”


di Tiziana Mignosa

Ci sono desideri
che di te fanno il loro stupido balocco
quando ad occhi spalancati
accompagni la notte e le sue voglie al giorno.

Acqua elettrizzante sul capo accalorato
passioni allo stato solido
che il bosco infiammano anche sotto zero
e intanto il mondo dorme senza farci caso.

Ci sono fantasie
che per diletto la ragione affamano
immagini interiori con la mano inesistente
che la fiamma alle tue brame appiccano.

Eppure
almeno a volte
sarebbe meglio farsi incatenare
tappando orecchie al fuggevole sentire
che ammalia come canto d’incantevoli sirene

“Donne amate”


di Francesco Sabatino

Donne amate,
liete
a Dioniso
danzate.
Di gioia
a lui
cantate.
I vostri corpi
ignudi
al piacere
consegnate.
 
Danzate,
 
danzate,
 
danzate.
La vostra mente
dalla morale
liberate
Nel fuoco del peccato
danzate.
Con lo spirito finalmente
liberato,
da vuoti ed inutili sensi di colpa
che altri v’hanno inculcato,
alla natura divina del mondo
partecipate.
Danzate,
danzate,
danzate. 
 

La bacchetta magica


di Tiziana Mignosa

Ruberei

la bacchetta magica alle fate

per donare gioia e sorrisi

a chi ha perso anche l’ultimo

sotterrato dai sogni infranti.

La terrei con me

giusto il tempo di vedere

sotto il soffio dell’Amore

l’ultima lacrima evaporare

e il mondo luccicare dal suo stesso splendore.

Comprenderei allora

che il pulviscolo di stelle in essa contenuta

è preziosa polvere di tempo

non luccica né splende

ma saggezza offre a chi col sorriso buono

dona e attende

“The end”


di Maria Grazia Vai
Riuscissi a non amarti, credi non lo farei?
Potessi fingere di vivere dentro un romanzo ….
Ti giuro, cascasse il mondo, ne scriverei a due a due!

Una poesia? ma no, non credo.
Un cantastorie, un commediante.
Un pagliaccio con le scarpe di Pierrot…

Una pellicola interrotta senza i titoli di coda
Ed io a reinventare trame, immagini,
luci e discorsi
di questa storia che non era poi così importante

Perché il mio nome accanto al tuo non l’hai mai visto
Perché l’amore scrivi a tutti
ma “Ti amo” a me non l’ hai mai detto

Forse per questo, che ancora oggi aspetto
che tu spenda
tutte le parole che mi hai negato!

Pochi centesimi della tua vita…
Qualche sillaba
che a te costerà poco o niente

Fammi un regalo….ti prego, liberami il cuore
E poi uccidimi, ma dimmi almeno “Addio”