“Canta per me”


di Tiziana Mignosa

Sui dodici rintocchi

canta per me

la gioia che d’arancio esplode

e il sogno custodisce

riflessi d’acqua scintillanti

che negli occhi si specchiano festosi.

Nell’esotica calura

al piacere intenso

palpebre

si cercano e si sfiorano

mentre il calabrone

tratteggia cuori senza nomi tra la terra e il sole.

Canta per me

l’estate colle sue frizzanti voglie

quando la cicala intona

il canto caldo della siesta

e i bimbi

al sonno preferiscono giocare.

Estate

stagione mia diletta

dea indiscussa dell’Amore

sulla trasparenza dell’azzurro

cubetti a gocce

frescura seducente sul bollore.

Lo sguardo è a cerchio

mentre s’accumula tra la pelle e i sensi

il desiderio

che di fumo e buchi

le tasche dei viandanti colma

ti penso … e non ti trovo.

Canta per me

il caldo soffio

quando l’anima

passeggia nuda

tra i pensieri e il mare

e la notte si concede alla magia

quando in silenzio

la luna coglie

i sospiri caduti dalle stelle

sogni e fantasie

che gli uomini

non hanno preso al volo.

Transumanze


di Nunzio Buono

Piove di te il cielo
tra i rami dell’ultimo sorriso
su strade rivolte al sogno

Ti ho goccia lenta
lasciata al mare
nei giorni scritti di un estate

in un cadere
da ciglia e nuvole
sull’antico gelido ritorno

Il vento
ha il volare di favole
sul vetro di uno sguardo

e tra sillabe di passi e l’andare d’autunno
v’è lo scorrere di foglie arrese.

C’è una poesia
che appesa è tra le andate
e tu, che osservi il volo
dentro il silenzio di un lacrimare di neve.

Li
dove si ferma l’attimo
e va di schiena il giorno.

D’una conchiglia il canto


di Maria Grazia Vai

” 28 maggio 1988
dedicata all’amore mio più grande
a Gianluca
l’Amore Grande “

ulle note di GIOVANNI MARRADI “ Garden of dreams and Poeme “

Ti aspettavo così

Bianca rosa di maggio
tra le stelle e la neve
Germoglio,
radice, corteccia del cielo
Diamante di luce
nel sorriso
degli angeli

Arrivasti

come mi arriva – adesso,
la brezza
e la furia del mare
Il cantico delle conchiglie
il volo azzurro degli aironi

Attraversandomi

in ogni dove, e ancora oltre,
Astro, cometa, universo
-senza confini

Mescolando il mio respiro
al tuo

Così nascesti
e nacqui anch’io, figlio mio

“Mentre ti sogno ancora”


di Maria Grazia Vai

Di te che mi sei anima e pensiero
Di te ho bagnato ancora gli occhi, e le parole
Di te,
triste acquerello sulla tavolozza del cuore

Dove anche i sogni restano sospesi
distesi come l’edera, quando si aggrappa sulle rocce
come l’aria quando finisce il volo degli uccelli
come le pietre concave scagliate nel mio cielo di cartone

Dove non c’è una nuvola che possa disegnasi
dei tuoi profili, delle tue bianche impronte

A questo cielo, alle mie mani,
alla mia vita
– manchi

quando l’aurora veste i contorni azzurri – della tua assenza
e i sogni ad uno ad uno
si disperdono
come pagliuzze d’oro, dentro un campo.

Guardami, come io ti vedo


di Maria Grazia Vai

Il battito mio si ferma dentro i tuoi occhi.
Stupiti, stregati, immersi nell’infinito nero-blu profondo
a vestirmi i silenzi, a scavarmi la pelle,
a svelarne ogni segreto recondito.

Come ferma è la tua mano, e mi dipinge – inchiostro e luce
Fluisce, e del pensiero tuo s’addensa,
sorretto l’audace passo di tremule carezze

Si ferma nel tuo sentire, linfa di giada ti scorre nel petto
E profumi d’oriente, di sussurri di luna
e cicale

Il battito mio si ferma, prostrato, davanti ai tuoi occhi
E mentre si eleva il corpo al di là d’ogni mio respiro
si alza, silente e fiero – il volo dei miei occhi
a scrutare dentro

e oltre – i tuoi

“Il canto dell’arcobaleno


di Maria Grazia Vai

E’ un volo di pensiero

con la voce del silenzio

Un rincorrersi di mani e fiato

tra fili d’erba

e rovi

Anime si sfiorano

e il vento canta

tra le dita

E di quell’attimo

s’ascolta

del dolore il canto

e dell’amore il grido

E’ la mia voce

– e si confonde

nei colori dell’arcobaleno.

 

“Frastuono di ali”


di Angela Ragusa

Sento frastuono di sogni
in questo mio divagare da vagabondo
sempre attento e attonito di fronte
a quanto ,spesso, le strade della vita
si aprono a imprevisti bagliori
che, filtrando dai timori e dalle incertezze ,
svelano inimmaginabili sentieri …

Quanti fuochi,quanta passione,quanto patire…

Sento frastuono di ali,le mie…
ali di piombo,fortificate.
giammai cadranno da questo divenire
lasciando me e la mia anima
perennemente in volo.

“Gioco di bimba”


di Angela Ragusa

Tra foto sbiadite
riappare lo sguardo
di bimba curiosa
che dondola al sole..

…l’altalena che segue
le ombre danzare
trattiene il suo fiato
che sale su in gola
e oscilla leggera
in quel gioco di bimba
mentre fate e folletti nascosti
sorvegliano attenti
il sorriso d’infante
che ignaro di vita futura
abbraccia il suo sogno.

Impresso a quel volo
è l’ingenuo vigore
di chi con chiave splendente
apre il baule
dei tesori del cuore…

Juri Gagarin Юрий Алексеевич Гагарин – 27 marzo 1968


Oggi nel 1968 moriva Juri Gagarin, cosmonauta russo, il primo uomo ad andare nello spazio il 16 aprile 1961

Today in 1968 Juri Gagarin, Russian cosmonaut, died, he was the first man to fly in the space in 1961

http://www.youtube.com/watch?v=J2C1FkPz5vU

FLY ME TO THE MOON

Fly me to the moon
Let me sing among those stars
Let me see what spring is like
On Jupiter and Mars

In other words, hold my hand
In other words, baby kiss me

Fill my heart with song
Let me sing for ever more
You are all I long for
All I worship and adore

In other words, please be true
In other words, I love you

Diana Krall sings this famous song

http://www.youtube.com/watch?v=qVCgf6_M7i4

Il mondo ad alta velocità visto dalle api


Api in volo Le api vedono il mondo a una velocità cinque volte maggiore rispetto a come lo vedono gli esseri umani ed hanno una supervista anche per quanto riguarda i colori: lo dimostra uno studio condotto dall’università di Londra Queen Mary e pubblicato sul Journal of Neuroscience. Secondo gli autori dello studio, Peter Skorupski e Lars Chittka, la vista superveloce offre notevoli vantaggi. Per esempio, i bombi possono esplorare senza difficoltà i cespugli ombrosi alla ricerca di cibo.

 La capacità di vedere in modo più rapido rispetto agli uomini è comune agli insetti volanti e permette loro di sfuggire ai predatori e di accoppiarsi in volo. Tuttavia finora non si sapeva se anche la visione totale dei colori delle api fosse possibile ad alta velocità. I ricercatori hanno scoperto che le api vedono anche i colori a una velocità doppia rispetto a quanto accade agli umani.

 “Gli esseri umani – ha spiegato Skorupski – non riescono a seguire facilmente con gli occhi il volo degli insetti, ma essi possono seguire l’un l’altro grazie alla loro visione veloce. Questa velocità dipende da quanto velocemente la luce è catturata dalle cellule degli occhi che ’scattano’ una istantanea del mondo e la inviano al cervello”.

 I ricercatori hanno inoltre dimostrato che le api bruciano molta più energia per vedere i colori rispetto a quella che consumano per vedere il mondo in bianco e nero. “L’energia delle api non può essere usata in maniera frivola – ha osservato Skorupski – ma è usata per sopravvivere: sembra che vedere i colori a metà della velocità con cui vedono la luce bianca fornisca a questi insetti abbastanza dettagli per vedere i fiori e trovare la strada per casa”.

 da www.blitzquotidiano.it