Giovanni…


di Daniela Domenici

Giovanni era un delicato poeta.

Giovanni era un bravo tennista.

Giovanni era impegnato politicamente.

Giovanni è rimasto completamente solo.

Giovanni è diventato obeso e ogni giorno mangia sempre di più.

Giovanni ferma chiunque per parlare ma nessuno ha più voglia di ascoltarlo.

Giovanni non ha avuto amore, non è stato capito, è stato prima allontanato e poi definitivamente abbandonato da tutti.

Giovanni ora dorme sulla panchina di piazza Duomo ad Augusta sotto gli occhi impietosi della gente della sua città che lo guarda chiedendosi “perché” ma non muove un dito per aiutarlo.

Primo parco anti obesita’ per bambini, e’ a Treviso


ROMA – Saltare, arrampicarsi e correre per gioco ma anche per tutelarsi dall’aumento del giro vita gia’ da bambini. A Treviso ha aperto, con questo obiettivo, il primo parco sportivo anti obesita’ per bimbi da 0 a 6 anni. Tra i viali del Primo Sport, questo il suo nome, e’ possibile vedere e consultare veri e propri personal trainer, formati dal comitato provinciale del Coni, che spiegano ai bambini quali giochi fare per restare in forma. L’idea di realizzare un parco giochi anti obesita’ e’ venuta al gruppo Verde Sport, che ha aperto nel maggio scorso la struttura all’interno della Citta’ dello Sport La Ghirarda, ad un chilometro dal centro di Treviso, con accesso del tutto gratuito. I castelli di legno, le scale, il percorso sprint, una riedizione moderna del piu’ noto ‘percorso di guerra’, (costruiti da un’azienda italiana specializzata nella lavorazione del legno) sono stati realizzati con il contributo dei ricercatori della Facolta’ di Scienze Motorie dell’universita’ di Verona, che hanno ideato 7 percorsi di sviluppo delle capacita’ motorie del bambino, suddivisi in aree tematiche: manualita’, mobilita’, equilibrio oppure aumento delle capacita’ del gioco simbolico. Il tutto tenendo conto delle fasce d’eta’ 0-2, 2-4, 4-6 anni. ”Il parco si estende su 2500 metri quadri – afferma Giorgio Buzzavo, amministratore delegato di Verde Sport – ed e’ costato tra i 100 e i 120mila euro. Ora l’idea e’ quella di aprire altri parchi in altre zone d’Italia, attraverso la creazione di una fondazione e cercando partnership pubblico-privato. Mentre con l’universita’ abbiamo in mente di realizzare un progetto di ricerca sullo sviluppo motorio dei bambini”. Primo Sport ha tre diversi accessi, in base all’area in cui si sceglie di giocare e ognuno di questi e’ dotato di tabelloni colorati dove vengono descritti gli esercizi, ”un modo per imitare i grandi – aggiunge Buzzavo – che si allenano nei percorsi sportivi presenti all’interno dei parchi cittadini”. Ai piu’ grandi, mamme, papa’ e nonni che accompagnano i piccoli sportivi viene distribuito un manuale d’uso dei giochi e per la sicurezza degli atleti in erba non c’e’ da temere, su di loro veglia un sistema di videosorveglianza con telecamere che, tramite il bluetooth, dialogano direttamente con i telefonini.

fonte ANSA

Nord contro Sud, sfida all’ultimo chilo


Si rinnova in Italia la sfida Nord contro Sud ma questa volta non sono le “buone pratiche” il criterio di contrapposizione ma i chili di ciccia. La singolare sfida si è accesa Daniela Gasparini, sindaco di Cinisello Balsamo (Milano), e Nicola Cristaldi, suo collega di Mazara del Vallo (Trapani). Del Pd la prima, del Pdl il secondo ma entrambi sovrappeso. La notizia è dell’agenzia Adn Kronos che spiega l’iniziativa “Obesità in Comune”. I due sindaci, insieme a tre concittadini ciascuno (anch’essi sovrappeso) saranno impegnati per sette giorni – da venerdì scorso a giovedì prossimo – in una serie di attività che vanno dal nuoto ai giri in barca, dallo yoga alle passeggiate, a Polignano a Mare, a pochi chilometri da Bari. Tutto, ovviamente, accompagnato una rigida dieta. Vincerà chi fra i due gruppi, quello di Mazara e quello di Cinisello Balsamo, alla fine della settimana avrà perso più chili. L’obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema del sovrappeso, promuovendo una campagna per un’alimentazione sana ed equilibrata ed educando i cittadini ad un corretto stile nutrizinale. In Italia, infatti, gli obesi sono raddoppiati negli ultimi anni toccando quota 5 milioni.

da www.livesicilia.it

Salute, per Babbo Natale è tempo di rimettersi in forma


Babbo Natale deve perdere peso, eliminando i dolci, le bevute e abbandonando la slitta e le renne e prendendo la bici, diventando così un modello più sano per i bambini.

Il dottor Nathan Grills, della Monash University australiana, crede infatti che l’attuale immagine di Santa Claus promuova l’obesità, la rapidità e un generale stile di vita poco sano, e che sarebbe meglio se venisse ritratto senza la sua famosa grossa pancia.

La ricerca di Grills su Santa, che vuole aumentare la consapevolezza sulla salute pubblica, è stata pubblicata sull’edizione natalizia del British Medical Journal con il titolo “Santa Claus: A public health pariah?” (Babbo Natale, un reietto della salute pubblica)

“C’è un potenziale in qualcuno così ampiamente riconosciuto nel mondo come Babbo Natale nell’influenzare la gente, soprattutto i bambini, e mostra che è ok bere, ok essere obeso”, ha spiegato Grills a Reuters. “E’ un rischio piccolo, ma che si può ampiamente diffondere”.

Il dottore sostiene che basta che Santa colpisca lo 0,1% della popolazione per danneggiare milioni di vite, visto che la sua figura paterna è tra i personaggi più riconosciuti dai bambini americani.

Secondo Grills inoltre Santa vende, e talvolta vende prodotto dannosi.

Ma prima che Babbo Natale possa essere considerato una minaccia pubblica, ci sarà bisogno altri studi, ha spiegato ancora Grills, aggiungendo però che aiuterebbe se abbandonasse le renne per farsi una passeggiata.

fonte reuters.com

Troppo grasso per i raggi X, solo allo zoo apparecchio per lui


uomo grassoBERLINO – L’unico apparecchio a raggi-x abbastanza grande per ‘ospitare’ la sua mole imponente si trovava nello zoo della città, ma un cittadino tedesco obeso si é rifiutato di essere trattato alla stregua di un animale, ha rinunciato alla radiografia ed è morto pochi giorni dopo per cause non ancora accertate.

E’ successo ad Amburgo (nord), dove Thomas Lessmann, 51 anni, 230 chili di peso, secondo quanto riporta oggi il tabloid Bild – il 21 settembre scorso si è presentato all’ospedale universitario di Eppendorf (Uke) per degli accertamenti.

Tuttavia, nonostante gli sforzi dei medici e 10 ore trascorse in ospedale, non è stato possibile fargli le radiografie poiché l’apparecchio a raggi-x non era sufficientemente grande per quella mole. E’ stato così, che i medici hanno consigliato ai Lessmann di andare al centro veterinario del vicino zoo di Hagenbeck, dove si trova un apparecchio a raggi-x molto più grande. “Sembrava che ci stessero prendendo in giro”, ha commento al giornale la moglie del paziente, Petra Lessmann.

Così, i coniugi sono tornati a casa e 13 giorni dopo Thomas Lessmann è morto. Un portavoce dell’Uke, da parte sua, ha spiegato che gran parte degli apparecchi a raggi-x degli ospedali sono progettati per sopportare pesi fino a un massimo di circa 200 chili.

fonte ANSA