“Le varie oscillazioni del sorriso”


di Tiziana Mignosa

Quando di gioia

afferri luce e nutrimento

Amore cogli e Amore torni

ma se dello sconforto ne fai esempio

scivola il sorriso

e si disperde

nel limbo senza volto del silenzio.

Ha sabbie mobili il sovrano regno

nascosto sotto crepitanti foglie autunnali

da dolce e vellutato

diventa a volte disperato

ma è più giù ancora

oltre quel buio pesto

che ritrovi il cielo con tutto il suo candore.

Perfezioniamoci per diventare luminosi


Non basta sentirsi animati da un ideale di giustizia, di onestà, di bontà, e volere che quell’ideale si realizzi nel mondo. Se non sapete come agire, vi scontrate continuamente con gli altri e finite per scoraggiarvi. Che fare allora? Lasciare semplicemente gli altri tranquilli e continuare a perfezionarvi. Così, a poco a poco, quando vi presenterete davanti a loro, li impressionerete per la vostra luce; vedendovi, essi capiranno di essersi smarriti lungo strade fangose. Finché volete assolutamente mostrare agli altri che hanno preso una strada sbagliata, sprofondate con loro nel fango. Lavorate soltanto per diventare luminosi, e quando gli altri vi
incontreranno, senza neppure che diciate qualcosa, capiranno che siete voi nel vero, e cercheranno di imitarvi.” Omraam Mikhaël Aïvanhov

I propri talenti per il bene degli altri


Niente è più prezioso che possedere una qualità, un dono, una facoltà; però, è necessario anche non voler utilizzare quel dono unicamente per sé, ma per il bene di tutti gli esseri. Credete che siano molte le donne che, consapevoli della propria bellezza, si siano chieste quali effetti il loro modo di sfruttare quella bellezza stesse producendo sugli altri? Che si tratti di bellezza, di facoltà artistiche o intellettuali, dobbiamo cercare di servircene soltanto per risvegliare quella scintilla, quel fiore sacro che sonnecchia dentro ciascuno. Sarà allora la gioia del Cielo che attireremo in noi. Non siamo venuti sulla terra per farci notare o applaudire a qualsiasi costo. Quali che siano i talenti e i doni che la natura ci ha accordato, dobbiamo prima di tutto cercare l’approvazione divina; e la otterremo solo se riusciremo ad esprimere ciò che risveglierà gli esseri alla verità, alla luce. ”

Omraam Mikhaël Aïvanhov

“Sei…o forse”


di Angela Ragusa

Sei  (o forse non sarai mai)

luce che brilli lontano,

inafferrabile miraggio

che oltrepassa il possibile.

Sei  antiche mura

erette dal tempo di sempre,

pietre incastonate a secco

sulle vie della vita.

Sei immagine presente,

gioco di fantasia

se la noia della notte

smarrisce ogni regola

e svela sembiante di amante

dalla pelle del giorno…

Sei  semplice pensiero

del tesoro che possiedo ,

magicamente chiuso

tra i segreti della mia invenzione!

“Stella sei tu”


di Angela Ragusa

Stella sei tu
che rubare vorrei a quel cielo
mentre la notte blu cobalto
i pensieri miei più scabrosi
affresca di sogni e stordisce
magico tocco carezza velata
color luna piena…

Qui nel mio pugno
prigioniera a brillare
cuccia sarà la mai mano decisa.
Nuovo cielo, uno specchio per culla ….

A me ridarai la tua luce
per me consumerai i tuoi istanti.

“E in te”


di Italo Zingoni

In te che a piedi nudi tracci un segno
sulle spiagge che si bagnano di mare
in questa notte che si accende piano
di desideri accennati e di sorrisi lievi

In te che sai di essere e in te che sei
luna che all’alba si smarrisce e svuota
questo mio cielo di solitudine struggente
per aprirti come un fiore al primo sole

In te che svuoti il tutto con un niente
per colmarne il senso con un gesto
e che d’amore attendi ogni respiro
a farsi luce nella luce dei tuoi occhi

In te che sei mia terra e mio rifugio
resto appeso come lama a un filo
e del tuo corpo ogni brivido assaporo
che di te mi nutre e mi condanna …

e in te malinconia di vivere perduta
adesso io sono e tu lieve mi possiedi …

“L’amore” da “Aereo paradosso”, ancora inedito, di Sebastiano Milazzo


…In amore una delle cose che deve essere salvaguardata è la differenza per evitare che accada che una persona tenda aiutare l’altra, a calarsi nella sua figura.

Per quanto il desiderio dell’altro sia totale, l’imitazione dell’altro o credere di poter possedere l’altro non sono manifestazioni d’amore ma atteggiamenti distruttivi e pericolosi.

L’amore è una luce che rende padroni di vivere liberamente le nostre differenze e per conservarle nell’amore abbiamo bisogno di molto spazio.

Chi vive in campagna sa per esperienza che piantando due alberi troppo vicini si soffocherebbero uno con l’altro; se troppo vicini comincerebbero a correre esili verso l’alto nel tentativo di trovare un loro spazio di luce fino a che il peso della chioma non spezzerebbe il fusto rimasto troppo esile nella frettolosa ricerca della propria luce.

Uno dei momenti dell’amore in cui il poco spazio può essere splendido è il momento in cui si fa del sesso: in quei momenti attraverso il contatto dei respiri si assapora il privilegio di coniugare la forza del piacere alla forza che deriva dalle proprie fragilità.

Per questo fare l’amore non è soltanto una liberazione fisica, è una forza che coinvolge in profondità il cuore quando anche il cuore dell’altro è attraversato dalla stessa intensità di luce.

Quando cuore e corpo si raccolgono in un tutt’uno si riconosce la profonda bellezza dell’incontro che offre la possibilità di delizia e estasi nell’atto di fare l’amore”…

D’una conchiglia il canto


di Maria Grazia Vai

” 28 maggio 1988
dedicata all’amore mio più grande
a Gianluca
l’Amore Grande “

ulle note di GIOVANNI MARRADI “ Garden of dreams and Poeme “

Ti aspettavo così

Bianca rosa di maggio
tra le stelle e la neve
Germoglio,
radice, corteccia del cielo
Diamante di luce
nel sorriso
degli angeli

Arrivasti

come mi arriva – adesso,
la brezza
e la furia del mare
Il cantico delle conchiglie
il volo azzurro degli aironi

Attraversandomi

in ogni dove, e ancora oltre,
Astro, cometa, universo
-senza confini

Mescolando il mio respiro
al tuo

Così nascesti
e nacqui anch’io, figlio mio

“Fuggevoli filigrane di luci”


di Tiziana Mignosa

(Sulle note di “Intermezzo” Pietro Mascagni)

  Come preziosi petali

che il vento può portare via

delicate note

carezzano

la dolce scia di un sogno breve.

Invisibili filamenti di luce

evaporano gocce di passato

su una nuova pagina da sfogliare

e subito dopo

dimenticare.