di LOretta Dalola
http://lorettadalola.wordpress.com/2010/06/04/top-secret-racconta-i-misteri-del-paranormale/
di Tiziana Mignosa
di Alfredo Sole dal carcere di Opera – Milano
Nel vedere e rivedere la scena in tv del ragazzo Stefano Gugliotta, aggredito dai poliziotti, mi è sembrato di vedere una sequenza di un documentario sugli animali della savana: un leone attacca la preda, la ferisce e l’immobilizza. Come dal nulla spunta il resto dei branco e si scaglia contro la preda dilaniandola. Non è stata forse questa la scena? Un poliziotto attacca, ferisce il ragazzo con un pugno facendogli saltare un dente e subito, da dietro le auto, arriva il resto del branco, eccitato alla vista del sangue. Tutto questo succede perché da troppo tempo gli uomini in divisa restano impuniti per gli abusi che commettono. Questo loro lo sanno e non hanno paura di esporsi e lasciarsi andare, sanno che il loro Corpo poliziesco li proteggerà anche facendo carte false. Infatti, se non ci fosse stato il video a riprendere tutto, il ragazzo sarebbe ancora in carcere, perché gli uomini in divisa per giustificare il loro animalesco operato, hanno accusato falsamente il ragazzo di aver reagito, cioè “resistenza a pubblico ufficiale”! Ma non è questo che ha attirato la mia attenzione, quello che abbiamo visto purtroppo è qualcosa che si vede molto spesso e fra non molto non ci faremo più caso…
La mia attenzione è stata attirata da qualcosa di più sottile, ma che racchiude qualcosa di più tremendo che essere picchiati.
Un giornalista domanda al ragazzo come ha passato questi giorni in carcere. Il ragazzo abbassa lo sguardo per qualche secondo, poi risponde:
“non sei più niente, ma sei nessuno”.
Non ha parole per dire, per trasmettere quello che ha provato, non ce l’ho perché non esistono parole per poter esprimere l’annullamento totale di una persona che finisce nelle patrie galere. Ho sentito più volte questa intervista e solo una volta hanno mandato in onda il pezzo completo della risposta che ha dato del carcere. Diceva: “Entravano in cella e mi ordinavano di stare in piedi davanti al letto e il pavimento doveva essere appena pulito. Se non avessi ubbidito, mi avrebbero tolto la televisione.”
Un ragazzo picchiato, innocente, sbattuto in carcere in isolamento, terrorizzato e incapace di capire cosa diavolo fosse successo alla sua vita, deve anche preoccuparsi di altri uomini in divisa che lo terrorizzano in carcere. E ancora c’è qualcuno che vorrebbe chiedere perché i detenuti si “suicidano” più spesso nei primi giorni di carcere? Eccovi un’immagine abbastanza chiara. Se Gugliotta avesse avuto un carattere più ribelle e a queste provocazioni avesse risposto, giustamente, con un `fan culo, state sicuri che sarebbe stato un altro caso di… scivolamento di scale!!
E’ stata presentata questa mattina, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta presso il palazzo del Governo (sala degli stemmi), in via Roma, la sesta edizione del “Rally città di Siracusa” Maremonti, un appuntamento motoristico diventato oramai tradizione sportiva del territorio grazie all’impegno profuso dalla scuderia Imbrò Sport Racing. Saranno 75 gli equipaggi al via di questo Rally che prevede una prima partenza simbolica domani sera alle 21,30 dal ponte Umbertino. La partenza ufficiale, invece, è prevista per domenica mattina alle 8 da via Elorina (gruppo Radar). L’arrivo in programma a Noto alle 18. La corsa automobilistica prevede nove prove speciali su un tracciato di quasi novanta chilometri. Per garantire la massima sicurezza ai piloti è stato approntato un servizio capillare con una presenza massiccia di uomini della protezione civile, con tante ambulanze. Sarà possibile in qualunque momento rilevare una macchina ferma che ha bisogno di soccorso. “Una delle suggestioni di questa gara – ha detto il presidente del Consiglio provinciale, Michele Mangiafico, intervenuto alla conferenza stampa – è legata alla capacità dei fratelli Imbrò di collegare questa iniziativa sportiva al grande patrimonio storico e naturalistico del nostro territorio. Ho sempre dinanzi agli occhi il grande entusiasmo della gente per la partenza da Ortigia. Qui si è fatta una scelta ben precisa, quella di valorizzare la cosiddetta vocazione turistica con appuntamenti importanti e lo sport rappresenta un eccellente canale di promozione”. Da parte sua il comandante provinciale dell’aeronautica, Salvatore Gissara ha detto: “Ci teniamo ad essere risorsa per il territorio. Da sei anni abbiamo sposato questo progetto del rally e ci auguriamo che possa crescere ancora. Credo costituisca un vanto per il territorio”. L’assessore comunale di Noto, Simon Romano, ha così commentato l’evento: “ La grande novità di quest’anno è costituita dall’arrivo a Noto. Siamo felici. Questa gara va al di là dell’evento sportivo, ha anche una valenza economica”. Alessandro Spadaro, assessore comunale allo Sport a Siracusa, ha aggiunto: “Sono felice per l’entusiasmo che vedo attorno a questa manifestazione. E un grazie particolare lo rivolgo a Sergio Imbrò che porta avanti questa iniziativa pur tra tante difficoltà”. Spadaro ha fatto un accenno anche all’importante appuntamento previsto per fine giugno (dal 24 al 27), i campionati nazionali assoluti di scherma. Gaetano Amenta, neo assessore provinciale allo Sport, ha dichiarato: “Un evento da attenzionare, questa corsa rientra oramai tra le gare storiche che vengono effettuate in provincia di Siracusa. E d’altra parte Siracusa, nel campo dei motori, ha una grande tradizione che dobbiamo cercare sempre di tenere viva con manifestazioni di alto livello”. Nel corso della conferenza stampa si è anche accennato al circuito e il presidente Mangiafico ha ha spiegato che l’Amministrazione, guidata dal presidente Bono, sta lavorando con impegno in questa direzione. Alla conferenza stampa non ha partecipato il presidente Bono impegnato in un’altra riunione..
Cavalli, cani, pesca subacquea, surfcasting, falconeria, tiro con l’arco, tiro al piattello, country style, “battesimo della sella”. Sono solo alcune delle emozioni proposte dal Game Fair 2010, in tre giorni di divertimento per grandi e piccoli che si apre oggi a Tarquinia. Un appuntamento che si rinnova da venti anni nel segno del rispetto per l’ambiente e della passione per gli animali e le attività sportive, ma anche un evento di cultura etnogastronomica. Game Fair e’ la più conosciuta (52mila visitatori nel 2009) e apprezzata fiera campestre italiana. Un vero villaggio dove la natura dà spettacolo, pronto a regalare emozioni e divertimento a tutti gli amanti della vita en plein air e dello sport. La ventesima edizione si tiene, come di consueto, nella tenuta di Spinicci, dal 4 al 6 giugno. Ottanta ettari nella Maremma, che comprendono una incontaminata pineta e si spingono direttamente fino al mar Tirreno. Un luogo dove la natura la fa da protagonista, habitat congeniale per cavalli e cani, da sempre i primattori di questo evento. Circa 150 gli spettacoli di tutte le discipline sportive nei tre giorni della kermesse, che riempiranno l’intero week end dall’alba al tramonto.Com’è tradizione ci saranno i cavalli e un ring dove si succederanno ben 15 diverse performance di equitazione, con dimostrazioni di ogni genere e la presenza anche di pony per il battesimo a cavallo dei ragazzi, i tradizionali spettacoli dei Butteri e molto altro ancora del mondo rurale e della sua storia. Diverse le gare con cavalli nei ring dedicati. Il ring principale è provvisto di una tribuna da 600 posti e ospiterà le evoluzioni dei cavalli e delle carrozze e gli spettacoli in stile western, ma anche le corse dei levrieri e lo straordinario spettacolo con cani e pecore. Gli altri spazi di cui si compone il villaggio del Game Fair sono il ring Team Penning, la disciplina western dedicata alle mandrie di vitelli e che ospiterà la seconda prova del campionato regionale del Lazio; il ring ANAM, dedicato alla monta tradizionale, con la prova ufficiale del campionato italiano di specialità; il ring cani, posto al centro del villaggio espositivo, dedicato alle dimostrazioni dei cani da lavoro e da ricerca di persone, che ospiterà anche esibizioni di spadaccini medievali con costumi tradizionali. Da non perdere lo show dei “Falconieri del Re” che, a piedi e a cavallo, non mancheranno di attrarre il pubblico con le suggestive evoluzioni di aquile, falchi, gufi reali, civette delle nevi e poiane. Game Fair sarà anche l’occasione per cimentarsi col tiro al piattello, che lo scorso anno ha attirato oltre 10mila persone; si potrà assistere a esibizioni dal vivo con i campioni del tiro in campo internazionale e allo show del “campionissimo” Tom Knapp, vero recordman della specialità. Nell’area di tiro con l’arco, grandi e piccini avranno la possibilità di avvicinare questa antica e affascinante disciplina. Non mancherà il consueto trofeo “Osso D’oro”, dedicato ai bambini e ai cani, promosso dalla rivista “Cani” del gruppo Editoriale Olimpia. Grazie alla vicinanza del mare, si terranno poi dimostrazioni di tecniche di pesca, tra cui il surf casting. Inoltre, pesca per ragazzi, pesca mosca e immersioni subacquee, con la possibilità del “battesimo” per chi voglia avvicinarsi per la prima volta al mondo sommerso. In una grande festa campestre come il Game Fair, non poteva mancare il percorso enogastronomico. Un ricercato villaggio del gusto, dove sarà possibile assaggiare e acquistare i prodotti tipici provenienti da diverse aree del territorio italiano. Numerosi i punti ristoro a disposizione del pubblico, oltre a tre ristoranti, per un’offerta in grado di soddisfare tutti i gusti e tutte le esigenze.
fonte ANSA
di Riccardo Arena
Si avvicina l’estate e l’occasione è preziosa per conoscere la realtà di quelle carceri, situate in luoghi divenuti famosi come mete turistiche. Carcere dell’isola di Favignana. Dal punto di vista geografico, Favignana è l’ultimo carcere d’Italia. Ma è forse il primo nella classifica delle peggiori carceri italiane. Si tratta di una piccola struttura, fatta per contenere 139 detenuti, ma che oggi ne ospita 166. Il carcere dell’isola di Favignana è vicino alla piazzetta, dove d’estate i turisti prendono l’aperitivo. Il carcere c’è, ma non si vede. Infatti quello che rende particolare il carcere dell’isola di Favignana è il fatto che è costruito sotto terra. Si deve scendere per andare negli uffici del carcere o nell’infermeria. E si deve scendere ancora per arrivare nelle piccole celle. Celle che sono situate a dieci metri sotto il livello del mare.
Celle che assomigliano più a caverne che a luoghi dove espiare la detenzione. Chi è detenuto nell’isola di Favignana racconta che ci si accorge dell’arrivo dell’aliscafo perché si sente il rumore delle onde che si infrangono sulle pareti delle celle. Si tratta di celle che ovviamente non hanno finestre e dove i muri sono corrosi dall’umidità e dalla salsedine. Dentro ogni cella ci vivono 3 o 4 detenuti e un piccolo muretto, altro 40 centimetri, separa il bagno dalle brande. Per il resto le condizioni igieniche all’interno del carcere di Favignana sono a dir poco fatiscenti. Le celle sono sporche, mentre scarafaggi e topi girano indisturbati nella sotterranea galera dell’isola di Favignana.
Arriva in Sicilia la prima crociera che fa il periplo dell’isola. E’ nata infatti la crociera “Voyages to Antiquity”, con i suoi itinerari siciliani toccati dalla nave “Aegean Odyssey”. Tra le proposte la Sicilia risulta la “piattaforma” piu’ frequentata, sulla rotta Atene-Roma, da chi sceglie questa vacanza, che non punta sul mare e le spiagge, ma sul passato e le sue vestigia.
Si tratta di un tour culturale che solca il Mediterraneo e prevede per la prima volta la circumnavigazione della Sicilia, con tappe a Palermo, Cefalù, isole Eolie, Taormina, Siracusa, Agrigento e Trapani. E’ un’idea intelligente e colta che l’assessore regionale al Turismo, Sport e Spettacolo, Nino Strano, e il presidente l’Autorità portuale di Palermo, Nino Bevilacqua, hanno accolto immediatamente, supportando al meglio l’iniziativa – che e’ stata presentata a Londra, all’Istituto italiano di Cultura, lo scorso 25 maggio al mercato internazionale – e che verrà “raccontata” alla stampa locale e a una selezione di giornalisti americani, sabato 5 giungo alle ore 11.30, proprio sulla nave che attraccherà nel porto di Palermo la sera precedente.
Nel corso della conferenza stampa cui parteciperanno Strano, Bevilacqua e Mitchell Schlesinger, direttore vendite e marketing di Voyages to Antiquity, verrà presentata anche la brochure della crociera con tutte le informazioni e i testi sulla Sicilia e la civiltà mediterranea, scritti dal famoso storico inglese, John Julius Norwich.
di Sara De Carli
Sono loro le vittime dell’aumento dal 74 all’85% di invalidità. Anteprima dal magazine in edicola
Saranno loro assieme ai malati di cirrosi epatica, cecità monoculare, trapianto cardiaco, sordomutismo e malattie mentali a sopportare i tagli imposti dal superministro. Una scelta assurda, ma anche crudele. Come documentano gli esperti. Si vede che i ciechi che guidano, ormai, hanno stancato. Un falso down, invece, quello sì che sarebbe clamoroso: uno che fosse riuscito ad alterare temporaneamente il proprio patrimonio cromosomico, giusto il tempo necessario a ingannare la commissione valutatrice.
Forse il ministro Tremonti sta cercando quello, nella sua caccia al falso invalido. È assurdo, non c’è altra definizione. Eppure è l’unica cosa che spiega la scelta fatta da Tremonti nella manovra appena approvata: aumentare dal 74 all’85% la percentuale di invalidità necessaria per ottenere l’assegno mensile di invalidità civile. Alzare i requisiti così che sia più difficile barare, era l’idea, ma spulciando le tabelle del 1992 che fissano le percentuali di invalidità, si vede come in quella forbice di nove punti cadano in realtà patologie e menomazioni che pochissimo spazio lasciano alla simulazione.
La trisomia 21, innanzitutto, a cui è riconosciuta una percentuale di invalità del 75%. Idem per l’amputazione di un braccio, mentre quella della spalla vale 80. La tetraparesi con deficit di forza medio può valere da 71 a 80 punti, comunque al di sotto della nuova soglia, valida per chi si è presentato davanti a una commissione a partire dal 1° giugno. Stesso discorso anche per cirrosi epatica, cecità monoculare, trapianto cardiaco, sordomutismo e malattie mentali come la psicosi ossessiva, la sindrome schizofrenica correlata a disturbi del comportamento e la sindrome delirante cronica: tutti fermi sotto quota 80. Difficile anche contare sulla manica larga delle commissioni: il decreto stabilisce che il medico che attesta il falso dovrà risarcire allo Stato il danno patrimoniale da www.vita.it
La nuova edizione del Premio Berto conferma una tendenza in atto da tempo: la prevalente partecipazione delle donne con una preferenza per il romanzo di formazione. La cinquina dei finalisti e’ infatti composta da un unico uomo, Roan Johnson, che con il suo Prove di felicita’ a Roma Est (Einaudi) dovra’ vedersela con un quartetto d’eccezione (e agguerrito) tutto al femminile composto da la calabrese Angela Bubba con La casa (Elliot), la raffinata Valentina Fortichiari con Lezioni di nuoto (Guanda), la giovanissima Giulia Villoresi con La panzanella (Feltrinelli) e la gia’ celebrata, mediaticamente s’intende, Silvia Avallone con Acciaio (Rizzoli). Ma se la narrativa si tinge sempre piu’ di rosa, stessa cosa accade per la critica letteraria.
fonte Adnkronos