di Loretta Dalola
Archivi giornalieri: 19 giugno 2010
Ad Augusta incontri pedagogico clinici per aiuto alla persona\corso di massaggio infantile
L’Associazione Progetto Icaro è lieta di invitare i Signori Genitori agli incontri che si terranno a partire dal 18 giugno 2010 dalle 18.00 presso la sede dell’Associazione, sita in via Orfanotrofio 22. Gli incontri verranno divisi in due momenti: il primo momento in cui con l’aiuto della Dott.ssa Romano Agnese si accompagneranno i genitori dei bambini dell’associazione a riflettere su se stessi. La tecnica utilizzata per la riflessione è un metodo pedagogico clinico attraverso cui la persona rifletterà su se stessa, spingendola ad analizzare singolarmente le sostanze che compongono il suo essere e determinano il suo modo di esistere. La riflessione è ciò che di più grande e più idoneo per intraprendere l’intima analisi del pensiero che regola la nostra esistenza, rilevando la forza nascosta nell’intimo di ogni persona, quel tesoro di cui adoperiamo solo una parte. Il secondo momento si svolgerà dalle 19.00 alle 20.00, i genitori verranno accompagnati dalla Dott.ssa Giusy Ranno insegnante A.I.M.I. (Associazione Italiano del Massaggio Infantile), all’apprendimento dello stesso. Attraverso il corso di massaggio, i genitori impareranno una sequenza di esercizi derivanti dalla tradizione indiana, dalla tradizione svedese e dalla riflessologia. I benefici derivanti dal massaggio sono: • Migliorare relazione genitore figlio • Creare l’attaccamento • Favorire il rilassamento • Dare la possibilità di sperimentare il contenimento dell’attenzione e delle emozioni • Creare benessere psicofisico Gli incontri si articoleranno secondo le date che verranno trasmesse di volta in volta Si consiglia abbigliamento comodo e un telo mare.
Il miglior cinema italiano oggi a Taormina per i “Nastri d’Argento 2010”
di Daniela Domenici
Si è da poco conclusa la conferenza stampa tenuta dalla giornalista Laura Delli Colli per presentare la serata che avrà luogo tra poche ore nella magica cornice del teatro antico di Taormina per assegnare i “Nastri d’Argento 2010” scelti, com’è consuetudine ormai da molti anni, dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani.
L’evento ha avuto luogo in uno dei saloni del Grand Hotel Atlantis Bay di Taormina, cornice assolutamente perfetta per accogliere i migliori nomi della nostra cinematografia e i tanti giornalisti, fotografi e cineoperatori accorsi per intervistarli e fotografarli; a tutti prima della conferenza è stato offerto un “welcome brunch” raffinatissimo.
La serata al teatro antico verrà presentata da Alessandra Martines e sarà ripresa dalle telecamere della Rai ma andrà in onda in differita per non farla coincidere con le partite di calcio di questi giorni: un evento di questa portata nella seconda serata estiva merita un pubblico attento, non distratto da altri programmi.
La giornalista Delli Colli si è soffermata, nella sua presentazione, sul fatto nuovo di quest’anno: la presenza di numerosi ex-aequo in molte categorie, segno questo della migliore qualità dei film in concorso che ha portato i giurati giornalisti a scegliere di premiare due concorrenti in alcuni ambiti.
Ed ecco a chi sono stati assegnati i Nastri d’Argento 2010 in ogni categoria:
– Regista del miglior film: Paolo Virzì per “La prima cosa bella”
– Migliore commedia: “Mine vaganti” di Ferzan Ozpetek
– Regista esordiente (ed ecco il primo ex-aequo): Valerio Mieli per “Dieci inverni” e Rocco Papaleo per “Basilicata coast to coast”
– Produttore: Simone Bachini e Giorgio Diritti di Arancia Film con Rai Cinema per “L’uomo che verrà”
– Soggetto: Carlo Verdone, Francesca Marciano e Pasquale Plastino per “IO, loro e Lara”
– Sceneggiatura: Fracesco Bruni, Fracesco Piccolo e Paolo Virzì per “La prima cosa bella”
– Attore protagonista (secondo ex-aequo): Elio Germano per “La nostra vita” e Christian De Sica per “Il figlio più piccolo”
– Attrice protagonista (altro ex-aequo pur se nello stello film): Stefania Sandrelli e Micaela Ramazzotti per “La prima cosa bella”
– Attore non protagonista (quarto ex-aequo) Ennio Fantastichini per “Mine vaganti” e Luca Zingaretti per “Il figlio più piccolo” e “La nostra vita”
– Attrice non protagonista (quinto ex-aequo) Isabella Ragonese per “La nostra vita” e “Due vite per caso” ed Elena Sofia Ricci e Lunetta Savino per “Mine vaganti”
– Fotografia: Maurizio Calvesi per “Mine vaganti”
– Scenografia: Gianfranco Basili per “L’uomo che verrà”
– Costumi: Gabrirlla Pescucci per “La prima cosa bella” e “Agorà”
– Montaggio: Massimo Fiocchi per “Happy family” e “Lo spazio bianco”
– Sonoro in presa diretta.(sesto ex-aequo): Carlo Missidenti per “L’uomo che verrà” e Bruno Pupparo per “La nostra vita”
– Colonna sonora: Rita Marcotulli per “Basilicata coast to coast”
– Canzone originale: “Sogno” eseguita da Patty Pravo per “Mine vaganti”.
Emozionante trovarsi vicino a “mostri sacri” come Ennio Morricone o Stefania Sandrelli, Christian De Sica o Carlo Verdone, Ferzan Ozpetek o Ennio Fantastichini ma anche giovani promesse come Elio Germano, Laura Chiatti, Cristiana Capotondi tanto per citarne alcuni dei tanti presenti oggi a Taormina.
Augusta: la voce ai cittadini – condanna ospedale
di Emzo Inzolia
Il tempo delle passerelle è finito. E’ finito anche il tempo delle chiacchere, tutte vuote, inutili e sicuramente ingannevoli per Augusta e per i bisogni dei suoi cittadini. Purtroppo è finito anche il tempo per l’Ospedale Muscatello dal momento che è stato pubblicato il folle decreto dell’Assessore Russo, arrogantemente sordo anche semplicemente a conoscere le reali esigenze di un territorio che da oltre cinquanta anni paga sulla propria pelle -è veramente il caso di dirlo- le conseguenze e i danni di una industrializzazione selvaggia e senza regole.
Il nostro Ospedale, ormai è deciso, viene drasticamente ridimensionato visto che ginecologia, ostetricia e pediatria andranno a Lentini; visto che neurologia è solo un volgare trucco lessicale dal momento che neurologia ad Augusta esiste, meglio esisterebbe, da oltre un decennio se solo fosse mai stata istituita realmente; visto che quattro posti letto di oncologia (peraltro diretti, gestiti e organizzati come e da chi?) sono un insulto per una Città che ha il più elevato tasso di malattie tumorali d’Italia; visto che non è prevista la geriatria anche se ad Augusta il numero degli anziani è sempre crescente e sempre più bisognevole di assistenza ospedaliera; visto che l’ortopedia è sostanzialmente affidata alle strutture private; visto che psichiatria è stata cancellata; visto che il decreto non prevede il pronto soccorso (a proposito, i duemilioni e settecentomila euro stanziati a cosa serviranno veramente o andranno gettati in fondo al mare come è accaduto per in nuovo padiglione?); visto che potremmo proseguire su questa tragica strada ancora per molto.
In tutto questo chi ha difeso concretamente Augusta che non è un nome sulla carta geografica, ma quarantamila -quasi centomila, considerato il comprensorio- uomini, donne, bambine, anziani che reclamano il sacrosanto diritto ad una sanità vicina ed efficiente ben al di là delle roboanti parolone del decreto, spesso straniere forse per dare al nulla la patente della modernità?
Qualche isolata voce si è flebilmente levata (non abbiamo esitato e non esitiamo a darne atto) ma è rimasta sistematicamente inascoltata. Per il resto nulla, specie dal partito cui apparteniamo -lo diciamo con grande amarezza- e che qui, ad Augusta, continua ad essere presente (come tutti, stiano tranquilli anche gli esponenti della sinistra, in particolare quelli che hanno avuto il coraggio barbaro e l’improntitudine di dirsi soddisfatti del decreto) solo per fare il pieno di voti.
Né possiamo assolvere l’Amministrazione e, soprattutto, il Sindaco; caro Carrubba le chiacchere stanno zero e non è il ricorso al TAR, già presentato su nostro suggerimento, che ci mette al riparo dalla follia palermitana.
La verità è che il Sindaco ha tradito il preciso mandato conferitogli dal Consiglio Comunale; ha tradito se stesso e le fanfaronesche dichiarazioni di qualche demagogico comizietto: Carrubba non ha avuto il coraggio di fare le scelte, difficili, che andavano fatte e che avrebbero sicuramente trovato unita la Città e gli Augustani.
E ora?
Buon compleanno, Loretta!!!
di Daniela Domenici
Oggi voglio creare una filastrocca
per Loretta che in questa data è nata
ma…shhh… acqua in bocca
perché lei non ama essere festeggiata:
è una persona che ama la discrezione
è tutto fuorchè invasiva
so per certo che per lei sarebbe la più grande emozione
Tutte le persone che sono passate o passeranno nella nostra vita sono importanti…
di Rossella Pirovano
Tutte le persone che sono passate o passeranno nella nostra vita sono importanti per la nostra crescita, perché tutte indistintamente ci lasciano qualcosa. Non importa, se quello che raggiunge la nostra mente e il nostro cuore non è sempre di nostro gradimento, la cosa veramente importante, sarà tutto quanto noi riusciremo a trarre dal loro passaggio. Ogni loro parola, ogni loro gesto, tornerà utile per comprendere e imparare qualcosa di nuovo. Impariamo ad ascoltare, impariamo a guardare, impariamo a sentire e in ognuna di quelle persone, troveremo una parte di noi, una parte che forse non riteniamo nostra, ma che è lì ad insegnarci tutto quello che non vorremmo mai essere o diventare in futuro. Gli eventi, gli incontri e tutto quanto si muove intorno a noi non avviene mai a caso, c’è sempre una ragione, magari non facile da accettare, oppure troppo bella per non essere presa al volo, ma questo non cambia lo stato delle cose e lo scopriremo se impareremo a pensare alle ragioni che possono aver mosso tali evenienze. Per questo motivo voglio ringraziare tutte le persone che hanno avuto anche solo una piccola parte nella mia esistenza e dalle quali ho avuto l’opportunità di imparare molto.
da “Ho chiesto perdono a mio figlio”
Morte a Opera (MI)
di Alfredo Sole dal carcere di Opera
Un altro uomo ombra che scompare senza lasciare traccia, se non quella del dolore dei propri familiari. Un altro ergastolano che sceglie di non scontare una pena infinita dove la mancanza di speranza uccide prima della stessa pena.
Trenta morti in sei mesi, trenta vuoti a perdere, nell’indifferenza totale. Perfino gli stessi detenuti sono ormai indifferenti al suicidio di un proprio compagno perchè rassegnati dall’impossibilità di far ascoltare la propria voce.
Ieri nel carcere di Opera un altro uomo non più uomo ha deciso di farla finita. Non ho sentito neanche un accenno di “protesta”, un po’ di rumore che potesse far capire che in qualche sezione si consumava una tragedia. Niente!
Sono nello stesso carcere di chi ha deciso di non scontare più una pena che uccide lentamente ma nessun segnale su ciò che è accaduto, tranne una piccola scritta che scorre veloce sul Tg diLa7. L’unica testata ad aver appreso la notizia? No, l’unica testata a credere ancora che la morte di un detenuto meriti se non uni spazio nel Tg, almeno la scritta sotto. Chi era questo uomo ombra? Non lo so, nessuno qui mi parla.
Ciò che mi chiedo è con quale pretesa si cerca d’”insegnare” a chi ha sbagliato il rispetto della vita altrui quando poi, nessuno ha rispetto della vita di chi ha commesso un errore.
Se la vita è sacra lo è per tutti, dall’uomo onesto al disonesto. Si pretende che il disonesto capisca l’importanza della vita e si insegna agli onesti che la morte di un detenuto, tutto sommato, non è neanche un male.
Ecco a voi allora, un’altra vittima sacrificale per appagare quella nascosta e ingombrante sete di sangue. Ecco un’altra occasione per poter dire: Bene, un altro criminale in meno.
Manovra, i radicali cercano alternative ai tagli: “Legalizzare e tassare al 26% le prostitute
Raggranellare 80 milioni tassando le prostitute. Questa l’idea dei radicali che hanno presentato un emendamento alla manovra finanziaria di Giulio Tremonti per legalizzare la prostituzione. Secondo i radicali, infatti, la legalizzazione della prostituzione porterebbe nelle casse dello Stato almeno 80 milioni di gettito all’anno. A snocciolare le cifre è stata la parlamentare Donatella Poretti: “Sono sempre stata dell’idea che sia necessario intervenire a livello normativo per un pieno riconoscimento dell’attività di prestazione di servizi sessuali e remunerati tra persone maggiorenni consenzienti. Più volte ho proposto al Parlamento di affrontare la questione: l’ho fatto con la presentazione di un disegno di legge ed ora con un emendamento alla manovra economica sottoscritto anche dai senatori Emma Bonino e Marco Perduca: legalizzare significa anche e soprattutto regolarizzare in termini economici l’attività meretricia, che potrà essere svolta in forma autonoma, dipendente o associata”. Secondo la Poretti, “con un semplice calcolo approssimativo, su 70mila prostitute presenti nel nostro Paese (50% straniere, 20% minorenni) per 9 milioni di clienti, costo medio per prestazione di 30 euro – si ottiene – un giro d’affari di 90 milioni al mese, oltre un miliardo l’anno. Naturalmente se leviamo a questo miliardo le minorenni e le straniere irregolari si arriverebbe alla cifra di 300 milioni di euro annui per un totale di aliquota al 26% di 80 milioni di euro annui”. Una cifra che, secondo la radicale, il “Parlamento non deve sottovalutare” anche perchè “da un tale provvedimento sarebbe notevole anche il risparmio in termini di risorsa lavoro da parte di forze di polizia e magistratura, che non dovrebbero più impegnarsi nel contrasto ad una prostituzione legalizzata e sottoposta a regime fiscale, e potrebbero concentrarsi con più efficacia nel contrasto dello sfruttamento della prostituzione anche minorile, ed altre tipologie di crimine”. “Non ci si scandalizzi – conclude la Poretti – sul fatto che l’attività possa essere tassata visto che già oggi accertamenti fiscali e redditometri nei fatti lo fanno. Se fosse legalizzata ci sarebbero non solo doveri pagare le tasse ma anche diritti: assistenza sanitaria, previdenziale, ecc…”. La proposta si scontra con la legge Merlin, quella che nel 1958 ha decretato la chiusura delle case d’appuntamenti. L’idea dei radicali, in ogni caso, potrebbe non dispiacere al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che, in più di un’occasione, nelle passate legislature aveva ipotizzato una possibile riapertura delle case chiuse. Nel 2002, ad esempio, intervistato dal quotidiano Libero, affrontando il problema della prostituzione nelle strade Berlusconi spiegò: “Magari bisognerà aprire le case chiuse, regolarizzare, vedremo”. Allora era un problema di decoro, e non se ne fece nulla. Oggi, invece, è un problema di cassa: magari il risultato sarà diverso
Teatro: ‘Pericles’ di William Shakespeare presso Le Murate a Firenze
A Firenze presso Le Murate, la Continuum Company della New York University Tisch School of the Arts, presenta, domani sera, Pericles, una delle piu affascinanti e meno conosciute fra le opere di William Shakespeare. E’ una folle avventura fatta di omicidi, intrighi, inganni, naufragi e una storia d’amore che comprende viaggi epici, interventi divini, una casa di appuntamenti e disavventure in mare. In questa quarta installazione di Essential Shakespeare, i quattro attori della Continuum Company provenienti dalla Tisch School of the Arts di NYU, combinano la poetica di Shakespeare con lo spirito di Ulisse e un pizzico di Indiana Jones.
Fondata nel 1965, Tisch School of the Arts della New York University e’ presto diventata una delle principali scuole d’arte negli Stati Uniti. Oggi la scuola rimane il leader nazionale nell’ambito dell’arte cinematografica e dello spettacolo con circa 3200 studenti iscritti e 14 dipartimenti.La scuola vanta la formazione di tanti professionisti del cinema e dello spettacolo tra i quali: Oliver Stone, Alec Baldwin, Spike Lee, Amy Heckerling, Ang Lee, George Wolfe, Tony Kushner, Marcia Gay Harden, M. Night Shyamalan, Nanette Burstein e Brett Morgen.
fonte Adnkronos
Il 18 giugno è il giorno più felice dell’anno
Oggi, venerdi 18 giugno, è il giorno più felice dell’anno. La scoperta è stata fatta dal professor Cliff Arnall, direttore del Cardiff Centre for Lifelong Learning. Arnall ha creato una formula matematica che misura la felicità. L’indicatore si ottiene con questa relazione: O+(NxS)+Cpm/T+He. Ogni fattore della relazione corrisponde a un indicatore misurato da Arnall: O indica lo stare all’aria aperta; N stare a contatto con la natura; S sono le interazioni sociali; Cpm i ricordi estivi dell’infanzia. La seconda parte della formula vede invece la presenza del fattore T, la temperatura, e He, l’eccitazione della vacanza.
Per Arnall, ogni terzo venerdì di giugno si realizzano le condizioni che rendono massima questa relazione. E quindi oggi è, dati alla mano, il giorno in cui ci dovremo sentire tutti più felici. Dice il realizzatore della formula matematica: «Il terzo venerdì di giugno si ottengono i valori più alti perché in questa giornata si registra un picco dei fattori legati alla felicità come il caldo, le serate all’aperto, vedere gli amici più frequentemente e l’eccitazione relativa alle vacanze».