Equilibrio tra spirito e materia


“All’origine di tutti gli squilibri, vi è quello fra lo spirito e la materia; è questo squilibrio a trascinare con sé tutte le altre forme di anomalie che si possono constatare nell’esistenza.
Lo spirito e la materia sono due poli, due principi con i quali l’essere umano deve saper agire intelligentemente, ragionevolmente, prudentemente. Se non è raccomandabile imitare l’occidente, che ha messo l’accento sulle acquisizioni materiali a detrimento dell’anima e dello spirito, non va seguito neppure l’esempio dell’India e di altri paesi che per secoli hanno accettato di vivere nella miseria, nella carestia e nella malattia. Occorre dare allo spirito e alla materia il loro rispettivo posto: non rifiutare la materia, ma renderla sottomessa e obbediente allo spirito. È in questo equilibrio fra spirito e materia che gli individui e le società trovano la pienezza.”

Omraam Mikhaël Aïvanhov

Pesci fuor d’acqua


“Quanti esseri umani sono come pesci fuor d’acqua! Si sentono a disagio, come stranieri nel luogo in cui vivono; allora, appena possono, lasciano la loro famiglia e vanno esuli in un altro paese, dove vivono completamente ai margini della società. In realtà, la questione che si pone agli esseri umani non è unicamente quella del posto che devono occupare fisicamente, socialmente; è necessario che non solo il loro cuore e il loro intelletto, ma anche la loro anima e il loro spirito trovino in quel posto delle buone condizioni per espandersi. Finché non trovano il proprio posto, sono come semi che aspettano di essere seminati; e il loro posto è una terra fertile, la terra spirituale, dove potranno crescere. Quanti sono ancora simili a dei semi depositati in un granaio! Quando avrete trovato il posto del vostro cuore, del vostro intelletto, della vostra anima e del vostro spirito, sarete al vostro vero posto. A quel punto, ovunque vi troviate e qualunque sia la vostra situazione materiale e sociale, sentirete che quello è il vostro posto.”
Omraam Mikhaël Aïvanhov

“Donne amate”


di Francesco Sabatino

Donne amate,
liete
a Dioniso
danzate.
Di gioia
a lui
cantate.
I vostri corpi
ignudi
al piacere
consegnate.
 
Danzate,
 
danzate,
 
danzate.
La vostra mente
dalla morale
liberate
Nel fuoco del peccato
danzate.
Con lo spirito finalmente
liberato,
da vuoti ed inutili sensi di colpa
che altri v’hanno inculcato,
alla natura divina del mondo
partecipate.
Danzate,
danzate,
danzate. 
 

Lo spirito e l’anima


di O. M. Aivanhov

“Lo spirito e l’anima sono in noi le manifestazioni dei due
principi cosmici, maschile e femminile. Lo spirito rappresenta il
fuoco, e l’anima rappresenta la luce. L’anima ha fame, lo spirito
ha sete, e ciascuno di essi si nutre dell’elemento che gli è
complementare. L’anima, che è femminile, aspira a nutrirsi del
principio maschile: mangia il fuoco; e lo spirito, che è
maschile, ha bisogno di nutrirsi del principio femminile: beve la
luce.
Così come il principio maschile genera il principio femminile, è
il fuoco che genera la luce. La luce è una manifestazione,
un’emanazione del fuoco. Il fuoco che voi accendete si accompagna
sempre alla luce, e più i materiali che alimentano il fuoco sono
puri, più la luce è sottile e chiara.”

Preghiera prima di un intervento chirurgico


di Daniela Domenici

Signore

Padre mio e nostro

nelle Tue mani affido il mio corpo

che mi hai donato alla nascita

per essere tempio del Tuo spirito;

ho fiducia nella Tua eterna protezione

guida le mani dei medici che opereranno

e ricordami, al risveglio,

di ringraziarTi per il dono della vita

che mi hai fatto gratuitamente.

I bambini e il loro angelo custode


I  bambini piccoli, compresi i neonati, non sono solo dei piccoli
corpi; per questa ragione, coloro che se ne occupano devono
pensare alla loro anima e al loro spirito. Se lo fanno, ben
presto sentiranno che attirano a sé le benedizioni dell’angelo
custode del bambino. Sì, perché accanto a ogni bambino sta un
angelo che si occupa di lui, che vuole la sua elevazione; spesso
però, l’angelo incontra grandi difficoltà nel proprio compito,
perché il bambino è esposto a ogni sorta di influenze caotiche da
parte di adulti incoscienti.
L’angelo custode veglia, sorveglia, ma sul piano fisico è molto
limitato. Ecco perché è talmente felice quando vede accanto al
bambino almeno una persona che pensa alla sua anima, che gli
mostra il cammino del bene e della luce e lo circonda di
influenze armoniose; l’angelo allora ricompensa quella persona
inviandole dei raggi di gioia.”

Omraam Mikhaël Aïvanhov

Non solo l’intelletto…ma anche il cuore, l’anima e lo spirito


“Sforzatevi di prendere coscienza del fatto che avete a vostra
disposizione delle facoltà ben superiori all’intelletto.
L’intelletto è solo un buono strumento di lavoro per lo studio e
l’esplorazione della materia, ma anche nella vita quotidiana non
è la guida migliore; infatti, non solo ha una percezione parziale
della realtà, ma soprattutto, in fondo a tutto ciò che decide di
intraprendere, c’è una finalità nascosta, un interesse, un
calcolo egoistico che finirà sempre per produrre guai. Appena fa
un sacrificio o un gesto generoso, l’uomo che si lascia guidare
dal proprio intelletto, lo rimpiange; trova che sia stato davvero
sciocco ascoltare i consigli del cuore o dell’anima.
L’intelletto non è in grado neppure di concepire in che modo la
fratellanza si realizzerà fra tutti gli uomini, in che modo la
Terra formerà un’unica famiglia e il mondo intero vivrà nella
pace e nell’armonia. Esso non può elevarsi abbastanza in alto per
scoprire i veri rimedi, le vere soluzioni. Ciò che l’intelletto
immagina, ciò che propone partendo dalla sua visione incompleta
ed egocentrica delle cose, è sempre difettoso e non risolverà
nulla in modo definitivo. Esistono soluzioni per tutti i problemi
che si presentano agli esseri umani, ma per trovarle occorre
anche fare appello al cuore, all’anima e allo spirito.”

Omraam Mikhaël Aïvanhov

“Vestirsi per scendere e spogliarsi per risalire”


Senza saperlo, ogni giorno voi ripetete i due grandi processi
cosmici della discesa nella materia e della risalita verso lo
spirito, dell’incarnazione e della disincarnazione, della
nascita e della morte. Vestendovi al mattino, cominciate con
l’infilarvi i vestiti più leggeri: maglietta, camicia… e
continuate con vestiti sempre più pesanti, sino ad arrivare al
cappotto se dovete uscire al freddo. Così pure, per incarnarvi
sulla Terra, siete entrati in corpi sempre più densi: il corpo
mentale, astrale, eterico, sino al corpo fisico.* Quando la sera
vi spogliate per coricarvi, avviene il processo inverso: vi
togliete ad uno ad uno tutti quegli involucri. Allo stesso modo,
un giorno vi libererete dei vostri vari corpi per ritornare
nell’altro mondo.
Tutto ciò che richiama il vestito o l’involucro, simbolizza
l’incarnazione nella materia. Ci si veste per scendere, e ci si
spoglia per salire e raggiungere nuovamente la regione dello
spirito. Togliersi i vestiti significa attraversare il mondo
opaco delle apparenze per scoprire la realtà dello spirito. ”

Omraam Mikhaël Aïvanhov

I fiori e i frutti della nostra anima


Le radici, il tronco e i rami… È tutto ciò che resta di un albero
in inverno, dopo che i fiori e le foglie della primavera e i
frutti dell’estate sono caduti. Sono quindi le parti più
materiali che resistono e rimangono in permanenza durante tutto
l’anno, mentre gli elementi più sottili e delicati fanno la loro
comparsa soltanto periodicamente. Infatti, giunto l’anno
seguente, ecco di nuovo le foglie, i fiori e i frutti. Se non si
conoscessero le leggi che reggono la natura, ci si potrebbe
preoccupare di fronte allo spettacolo di tutti quegli alberi
neri e spogli. Ma queste leggi sono conosciute da tutti, e
ognuno aspetta la primavera seguente per vedere la rinascita
della vegetazione.
Facciamo ora un’analogia: a che cosa corrispondono, nella vita
dell’uomo, i fiori, le foglie e i frutti dell’albero? Alle
ispirazioni che lo visitano di tanto in tanto e che sono le
manifestazioni della sua anima e del suo spirito. Le ispirazioni
vengono e poi ci lasciano, e quando ci lasciano, non dobbiamo
scoraggiarci. Avendo la nostra anima e il nostro spirito già
dato dei fiori e dei frutti, essi fioriranno e fruttificheranno
di nuovo. Noi dobbiamo solo lavorare, preparare le condizioni
affinché quei fiori e quei frutti siano sempre più belli, più
profumati, più succulenti. ”

Omraam Mikhaël Aïvanhov

Che cos’è il destino?


Che cos’è il destino? Un concatenarsi implacabile di cause ed
effetti; ma solo la vita biologica, istintiva, è totalmente
sottomessa al destino. Quindi, tutti gli esseri che si
identificano con il proprio corpo fisico, e hanno come scopo
principale nell’esistenza la ricerca dei piaceri, del benessere
e dei beni materiali, non possono sfuggire alle leggi del
destino. Viceversa, colui che è cosciente di essere prima di
tutto uno spirito, e cerca di manifestarne la supremazia in
tutte le sue attività, per lasciare sulla Terra tracce di luce,
di amore e di nobiltà, diviene sempre più padrone del proprio
destino.
Dunque, è chiaro, non c’è bisogno di discutere e di porsi
domande sulla libertà: solo chi si sforza ogni giorno di dare il
primo posto allo spirito sfuggirà all’influenza del destino e
diverrà veramente libero. ”

Omraam Mikhaël Aïvanhov