di Francesco Sabatino
il profumo del mare
sentendo l’onde frusciare
da me dolcemente
ti lasci cullare.
Al chiarore candido della luna
ti prendo per mano
e ti sussurro piano:
ti amo.
di Tiziana Mignosa
Mi piace quando d’estate il letto mio
è come l’onda che non conosce il bordo
e la luna bianco raggio
che in silenzio atterra sul mio sogno
o quando il grillo
sull’intensità del blu il suo poetare sparge
mentre l’aria è carezza per il fiore
che l’odore dell’Amore al buio dona.
Mi piace quando di notte
galleggi sulle fiamme dei pensieri a cerchio
e il desiderio si fa strada dentro al sonno
e col languor di te mi desta al mondo.
di Tiziana Mignosa
quando stappa la bottiglia delle chimere
e a spasso se ne và
acchiappando la coda della luna.
L’estate annusa
coi suoi odori e i prati verdi
pesche a morsi
e calabroni gialli.
Gioca coi suoi ricci
e le sue nenie intona
mentre l’oceano
attraversa con lo sguardo.
Sottovoce parla
a chi la sta aspettando
e intanto sorseggia la sua vita
piangendo e canticchiando.
di Tiziana Mignosa
canta per me
la gioia che d’arancio esplode
e il sogno custodisce
riflessi d’acqua scintillanti
che negli occhi si specchiano festosi.
Nell’esotica calura
al piacere intenso
palpebre
si cercano e si sfiorano
mentre il calabrone
tratteggia cuori senza nomi tra la terra e il sole.
Canta per me
l’estate colle sue frizzanti voglie
quando la cicala intona
il canto caldo della siesta
e i bimbi
al sonno preferiscono giocare.
Estate
stagione mia diletta
dea indiscussa dell’Amore
sulla trasparenza dell’azzurro
cubetti a gocce
frescura seducente sul bollore.
Lo sguardo è a cerchio
mentre s’accumula tra la pelle e i sensi
il desiderio
che di fumo e buchi
le tasche dei viandanti colma
ti penso … e non ti trovo.
Canta per me
il caldo soffio
quando l’anima
passeggia nuda
tra i pensieri e il mare
e la notte si concede alla magia
quando in silenzio
la luna coglie
i sospiri caduti dalle stelle
sogni e fantasie
che gli uomini
non hanno preso al volo.
di Tiziana Mignosa
di Angela Ragusa
Sento il mare come padrone…
quel mare dalle mille gradazioni di colore
quel mare che ogni giorno mi sembra diverso ed invece è sempre lo stesso…
il mare del quale ogni giorno dico seduta sulla riva e sempre stupita :ma com è bello oggi…(come se ieri lo era di meno…)
il mare avvolgente,sovrastante,rassicurante,accogliente…
il mare che rilassa,che ascolta senza dire nulla mentre coccola con l’ andirivieni delle sue onde…
di Angela Ragusa
Stella sei tu
che rubare vorrei a quel cielo
mentre la notte blu cobalto
i pensieri miei più scabrosi
affresca di sogni e stordisce
magico tocco carezza velata
color luna piena…
Qui nel mio pugno
prigioniera a brillare
cuccia sarà la mai mano decisa.
Nuovo cielo, uno specchio per culla ….
A me ridarai la tua luce
per me consumerai i tuoi istanti.
di Italo Zingoni
In te che a piedi nudi tracci un segno
sulle spiagge che si bagnano di mare
in questa notte che si accende piano
di desideri accennati e di sorrisi lievi
In te che sai di essere e in te che sei
luna che all’alba si smarrisce e svuota
questo mio cielo di solitudine struggente
per aprirti come un fiore al primo sole
In te che svuoti il tutto con un niente
per colmarne il senso con un gesto
e che d’amore attendi ogni respiro
a farsi luce nella luce dei tuoi occhi
In te che sei mia terra e mio rifugio
resto appeso come lama a un filo
e del tuo corpo ogni brivido assaporo
che di te mi nutre e mi condanna …
e in te malinconia di vivere perduta
adesso io sono e tu lieve mi possiedi …
di Nunzio Buono
Il giorno
è un giorno letto tra i giorni raccontati, steso e nascosto
tra le pieghe di lenzuola confinate
da uno sguardo
vado seduto con le mani vuote
da un tramonto raccolto
su una panchina scarabocchiata
dagli istanti, distratti
dai colori viola delle nuvole.
Il mare
è uno spazio d’aria racchiuso
da un orizzonte perfettamente in linea d’occhi, dove
tu eri oltre quella sera in piedi al vento
e chino il volto mi parlavi.
Dai tuoi, il cielo,
aveva rubato il chiaro specchio d’azzurro
che piano piano ti tornavano nei miei, dipinti al fiato
dalla leggerezza del tuo vestito magro, io
nudo il segno
del segreto della luna
e respiro
dal mio silenzio il tuo silenzio
insinuandomi tra i capelli, come il vento, fa
con le foglie al ramo e in un giorno di pioggia
ti bagna di sole tra le forme
il tuo profumo
respira la mia pelle
in questo giorno che mi racconta i suoi domani
accanto a una panchina stretta
seduto tra le scritte, scritte
di amori ripetuti di promesse.
C’è
uno spazio di parole
nel pensiero
che scrive per te il mio domani.
di Maria Grazia Vai
Il battito mio si ferma dentro i tuoi occhi.
Stupiti, stregati, immersi nell’infinito nero-blu profondo
a vestirmi i silenzi, a scavarmi la pelle,
a svelarne ogni segreto recondito.
Come ferma è la tua mano, e mi dipinge – inchiostro e luce
Fluisce, e del pensiero tuo s’addensa,
sorretto l’audace passo di tremule carezze
Si ferma nel tuo sentire, linfa di giada ti scorre nel petto
E profumi d’oriente, di sussurri di luna
e cicale
Il battito mio si ferma, prostrato, davanti ai tuoi occhi
E mentre si eleva il corpo al di là d’ogni mio respiro
si alza, silente e fiero – il volo dei miei occhi
a scrutare dentro
e oltre – i tuoi