“Rendimi altare”


di Angela Ragusa

Rendimi altare,rilucente di ori…

…giaciglio che nutre la mia fame di te,

prepara , in un anfratto nascosto del tuo cuore.

Cura le ferite che mancanza procura

quando assenza preclude ai miei occhi

rifugio nei tuoi…

Proteggi il paradiso che siamo

se pur anime dannate

si specchiano in noi.

Inspira il mio respiro

e nutrirà il tuo giardino:

ogni fiore sbocciato, di devota carezza,

lusingherà la mia preghiera….

“E in te”


di Italo Zingoni

In te che a piedi nudi tracci un segno
sulle spiagge che si bagnano di mare
in questa notte che si accende piano
di desideri accennati e di sorrisi lievi

In te che sai di essere e in te che sei
luna che all’alba si smarrisce e svuota
questo mio cielo di solitudine struggente
per aprirti come un fiore al primo sole

In te che svuoti il tutto con un niente
per colmarne il senso con un gesto
e che d’amore attendi ogni respiro
a farsi luce nella luce dei tuoi occhi

In te che sei mia terra e mio rifugio
resto appeso come lama a un filo
e del tuo corpo ogni brivido assaporo
che di te mi nutre e mi condanna …

e in te malinconia di vivere perduta
adesso io sono e tu lieve mi possiedi …

“Dove finiscono gli sguardi”


di Tiziana Mignosa

Quando i sogni non combaciano con le mani

oltre il visibile

svaniscono gli sguardi

rapiti dal tepore

a volte s’incantano nell’abbaglio buono

morbido desio, rifugio per il cuore.

Estranei i corpi riempiono il tracciato

e intanto gli occhi inseguono le scie degli aquiloni

assorti si disperdono oltre l’ultimo selciato.

E mentre d’altro il sorriso parla

la tenerezza veste quel pensiero

e l’occhio un po’ si bagna

quando con lo sguardo

dentro il dolce sogno piomba

e almeno per quell’ istante tutto il resto scorda.

“E il senso del tempo si perdeva…”


di Angela Ragusa

…lì…abbracciati,
congiunti come due punti,
lasciavamo le nostre essenze
implodere dentro noi…

Fiumi di emozioni,
zampilli di adrenalina,
cascate di piacere…
sfociavano nell’estasi
di sguardi.
Le mani, le tue
cercavano rifugio
in antri inesplorati…
…le mani, le mie
si aprivano al cielo
per assorbirne la forza.

…finalmente…liberi…
noi, corpi appassionati,
tramutavano l’orgasmo
in solenne verità.
Custodi
divenivano le menti
dell’essere profondo…
Il cosmo…la terra…noi:
un unico amplesso.

E insieme,
il senso del tempo
si perdeva!