di Alessandro Mascia
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La voce del cielo…
“Di fronte a una disillusione, a un insuccesso o a un incidente, vi capita di pensare: “Sì, certo, qualche cosa mi aveva avvertito. Era come una voce dentro di me, ma così flebile, così flebile!…” E voi non avete ascoltato la voce che voleva mettervi in guardia: avete preferito seguire altre voci che vi parlavano molto spesso e molto forte per indurvi in errore.
Ebbene, sappiate che il Cielo parla dolcemente e senza insistenza: dice le cose una volta, due volte, tre volte… poi tace, e peggio per voi se avete voluto chiudere le vostre orecchie. Sì, la voce del Cielo è sempre estremamente dolce,
melodiosa e breve. L’intuizione non insiste oltre; e se non siete attenti, se non distinguete quella voce, perché solo il frastuono dei vostri desideri e delle vostre bramosie cattura la vostra attenzione, non lamentatevi se poi vi smarrite. ”
Omraam Mikhaël Aïvanhov
“L’attimo rubato”
Gesti inutili? Alle donne non sfuggono
Il cervello femminile risponde più rapidamente di quello maschile alle azioni prive di senso. Ad accorgersi dell’errore, rivela uno studio italiano, sono in entrambi i neuroni specchio
Bastano circa 200 millisecondi al cervello per accorgersi che un’azione è stupida, inutile o semplicemente un errore. A quello delle donne però basta anche qualcosa di meno. A compiere questa opera di identificazione, come spiega Alice Mado Proverbio dell’Università di Milano-Bicocca (inseme a Federica Riva e Alberto Zani dell’Istituto di bioimmagini e fisiologia molecolare del Cnr di Milano) sulle pagine di Neuropsychologia, sono i neuroni specchio.
Queste cellule nervose si attivano quando un soggetto ne vede un altro compiere un’azione e sono alla base dell’empatia e delle relazioni sociale (Vedi Galileo). La loro attività è maggiore quando si osserva un’azione con uno scopo (afferrare un oggetto per usarlo) rispetto a quando se ne guarda una non finalizzata (prendere un frutto e buttarlo invece di mangiarlo); sono quindi in grado di attivare un circuito neuronale capace di distinguere tra azioni sensate e azioni inutili.
Per esaminare questa capacità, i ricercatori milanesi hanno coinvolto 23 studenti universitari, sia maschi sia femmine, e hanno chiesto loro di osservare 260 immagini. Contemporaneamente gli scienziati registravano da 128 sensori l’attività cerebrale stimolata dalla visione. Le immagini utilizzate ritraevano persone nell’atto di compiere azioni di diverso tipo: in alcune i soggetti si dedicavano a normali attività quotidiane come lavarsi o brindare; in altre, invece, compivano azioni completamente prive di scopo. Ai partecipanti tuttavia non era chiesto di distinguere esplicitamente tra un’azione appropriata e una non appropriata.
Le analisi dei dati ottenuti con i sensori hanno mostrato tuttavia un riconoscimento automatico delle azioni insensate, immediatamente successivo alla visione dell’immagine: a partire dai 170 ai 200 millisecondi con un picco di attività (riconoscimento di un errore) tra i 450 e i 600 millisecondi. Il cervello femminile è quello che ha mostrato un’elaborazione più rapida rispetto a quello maschile, e un’attivazione dei neuroni specchio presenti nelle aree cerebrale più legate all’affettività (corteccia cingolata e del sistema limbico). Negli uomini invece ad attivarsi era l’area più “razionale”(corteccia orbitofrontale).
“Questi risultati sembrano suggerire una maggiore suscettibilità femminile alle azioni incongruenti”, ha spiegato Alice Mado Proverbio “e forniscono nuove prove dell’esistenza dei neuroni specchio anche negli esseri umani, e del loro ruolo nei comportamentali sociali complessi di imitazione, apprendimento e valutazione dell’appropriatezza”. (c.v.)
Riferimenti: Neuropsychologia doi:10.1016/j.neuropsychologia.2010.01.015
Il saggio
Attraverso i giornali, la radio, la televisione… quanti danni
vengono prodotti nella vita sociale dalla deplorevole tendenza a
trovare sempre qualcosa da criticare negli altri! Che piacere si
può provare nel fissare la propria attenzione su ciò che è
ridicolo, stupido o vizioso? Che interesse c’è a frugare nella
vita intima delle persone per scoprire dettagli scabrosi e
metterli poi sulla pubblica piazza?
Il saggio cerca di avere un altro atteggiamento. Egli non è
cieco, anzi è molto lucido: non si lascia ingannare, ma ritiene
che l’essenziale negli esseri siano le loro qualità, le loro
virtù. Quindi, è su tali qualità che fissa la propria attenzione,
e facendolo, rafforza il bene negli altri e in se stesso.”
Omraam Mikhaël Aïvanhov