“Non si muore solamente”


di Tiziana Mignosa

Le persone non muoiono soltanto

quando smettono di contare giorni

a volte semplicemente vanno via

e altre il corpo lasciano a pascolare

mentre il canto della follia

la loro mente intona.

.

Quando della morte

uno dei suoi aspetti incontri

che sia quello ufficiale

o uno dei due non riconosciuto tale

è sempre uno strappo al cuore

che non può non fare male.

.

Tutti abbiamo sempre dato credito

al fatto che morire

come qui s’intende

sia il male più pesante

che mai possa capitare

a noi ancora uomini di così poca fede.

.

Eppure anche gli altri due

non posseggono buchi nelle tasche del tormento

quando nel secondo sai che c’è

ma è passo altrove e negazione di presenza

nel terzo invece gli occhi si colmano d’aspetto

ma il singhiozzo si fa pozza nel dolore dell’assenza.

.

“Figlie del cielo d’agosto”


di Tiziana Mignosa

Ci sono pagine

scritte con inchiostro di sole

giornate figlie del cielo d’agosto

attimi come raggi di splendore

capaci di scaldare il cuore dell’inverno.

Inattesi

destano la notte

ma dopo poco

e quando ancora addosso vivi il morbido tepore

ritorna tutto come prima

ma basta solo lanciare indietro l’Amo della mente

per riafferrarle e riviverle intensamente

sorsi di chiarore che ti lasciano sul viso

la luminosa scia

di un dolcissimo sorriso.

“Sognando l’infinito”


di Tiziana Mignosa

Ti canto a me in quelle notti in cui

il sonno è morfina sulla vita

quando del giorno il passo

è inciampo umido

e ruvido è il percorso.

Fragilità che affiorano

come cristalli dal sole troppo lontani

è danza a rischio

sul bordo sdrucciolevole della materia

paura di finire in fondo alla scarpata.

Ritorno allora

col cuore e colla mente

a quando girasole imbrigliato dentro al tempo

sognando l’infinito

sulle lancette sospiravo.

Tu … il mio sole

adesso come allora

quando i confini erano mucchio

sui detriti da scartare

e noi eravamo uno e l’infinito intero.

E d’infinito

raccolgo attimi di vita andata

riflessi spezzati della tua bellezza senza fiato

piccoli, meravigliosi assaggi

giusto per non morire della tua assenza.

Tu

il sole mio

non dimenticarlo.

“Fermo immagine”


di Tiziana Mignosa

Fermo immagine aderente

integro rivive nella mente

mentre tutto il resto

nell’austerità dello scorrere è forestiero.

Frammenti di sorriso

misti a polvere di tempo

raccattati dal pensiero

nel cassetto dell’andato.

Sentimento in primo piano

occhi e mani fuori uso

sapori e odori d’altro tempo

come fosse adesso quel momento.

“A volte”


di Tiziana Mignosa

A volte amo respirare il mio passato

quando le foglie

cadendo giù

d’autunno vestono la nostalgia

e il pensiero plana

su quei luoghi inviolati

dove regina

era la gioia.

Col sorriso

d’attimi fodero il mio dolore

mentre la mente mente

negando gelo e inverno.

“Profumo di me”


di Angela Ragusa

Agitano forte …dentro di me
Mille pensieri che volgono in su ,
zenit del cielo ,punto invisibile
ma fisso alla mente…
groviglio di sensi,desiderati e aspettati
mentre le ore girano intorno
a chi ,navigante sperduto nel mare di amore e passione
riempie di sabbia la clessidra del tempo….

E grida la voce…dentro di me
ritmo incessante di parole invocate ,
melodie sussurrate per offerte copiose
di teneri gesti ,sensuali , carnali,
quando in silenzio di complici notti
aspergo te di profumo di me.

“Lungo il soffio dell’estate”


di Tiziana Mignosa

Sei l’estate che mi stuzzica

il pensiero che accompagna le ore deste

poesia

che di rosso si lascia scivolare

dolce miele alle pareti.

Sei il respiro

delicato sulle palpebre socchiuse

dita affusolate

brivido

sopra l’arco della schiena.

Voglio trovarti

lungo il soffio dell’estate

quando la cicala alla calura canta

e la goccia scende

gusto e voglia sulle labbra.

Sei l’assaggio

che dal ghiaccio del cubetto

sul calore della pelle goccia

contrasto e desiderio

centuplicano il piacere.

Come vento che m’afferra nella notte

sui leggeri polpastrelli

amo raccattare

il fremito tuo nello sfiorarmi

e la luna guarda.

Sei il sorriso

che sul viso mi si specchia

quando mi spalmi gli occhi lungo il corpo

o quando

silenzioso attraversi la mia mente.

Ritorno al mare


di Angela Ragusa

Di salsedine riveste la mente
lasciata nei luoghi ,sabbie dorate,
a ritrovar quell’ orme….
il mare le avrà inghiottite,
notte di tempesta,
lampeggiando solitari scogli d’ inverno…

Traccia ora la riva,passaggio assolato
un nuovo ritorno.
Sistemo il giaciglio,terra di me,
resto in silenzio.

Concerto di onde culla il pensiero
e conchiglia stipata tra reti intrecciate
riecheggia all’orecchio ancor vivido suono…

“Filo spinato”


di Angela Ragusa

Alla mente i ricordi ,sulla pelle il destino
tatuaggio indelebile,inflitto ed inciso
Pochi i miei anni di contro a paura
agli occhi afferrata e lì impressionata.
Ai miei giochi vietati lasciavo la polvere
e strano l odore di un fumo nebbioso
che fitto esalava al gelo dei cuori,
poggiato a quel filo, la spina pungeva.

E lo sguardo al di là oltrepassava la morte
se forte, fame spingeva
E senza capelli ,vuoto lo stomaco
Io non capivo il perché.