“Le varie oscillazioni del sorriso”


di Tiziana Mignosa

Quando di gioia

afferri luce e nutrimento

Amore cogli e Amore torni

ma se dello sconforto ne fai esempio

scivola il sorriso

e si disperde

nel limbo senza volto del silenzio.

Ha sabbie mobili il sovrano regno

nascosto sotto crepitanti foglie autunnali

da dolce e vellutato

diventa a volte disperato

ma è più giù ancora

oltre quel buio pesto

che ritrovi il cielo con tutto il suo candore.

Subire le conseguenze delle proprie azioni


“Qualcuno lascia cadere dei pezzi di vetro lungo la via, ed essendo negligente, non li raccoglie. Pensa: “Li raccoglieranno altri. Che importa se si feriscono!” E continua per la sua strada… Ma ciò che non sa, è che il destino umano non è una linea retta: la sua traiettoria è circolare; dunque, in un modo o nell’altro, in questa incarnazione o nella prossima, egli dovrà passare per lo stesso luogo, il che significa che dovrà subire le conseguenze della sua azione.  L’esempio del vetro rotto è un’immagine per spiegarvi che chi semina pericoli, un giorno ne sarà vittima lui stesso. Scava delle buche? Tende delle trappole lungo la strada? La legge lo
porterà a passare esattamente per gli stessi luoghi e a cadere in quelle buche o in quelle trappole. Avrà allora del tempo per meditare sulle sue disavventure, per lamentarsi che esistono persone cattive e stupide, e per cercare di scoprire chi siano! Ovviamente, non gli verrà l’idea di essere lui stesso quella persona. Chi vive dicendo continuamente: “Dopo di me il diluvio!” crea tutte le difficoltà di cui un giorno o l’altro la sua esistenza sarà ingombra.” Omraam Mikhaël Aïvanhov

“Ho trattato male un extracomunitario: non ho lezioni da dare”. E il prete rinuncia all’omelia


di Roberta Casa

 «Stasera niente omelia. Non mi sono comportato bene con un extracomunitario e quindi non mi pare il caso di mettermi a fare la predica a voi». E poi il silenzio tra le navate della chiesa di , piccolo comune in provincia di . Facce sicuramente stupite quelle dei parrocchiani presenti all’omelia di , che in un primo momento non hanno capito cosa stesse succedendo.

 Ma poi il prete, notoriamente taciturno e un po’ burbero, ha spiegato: «Sabato sera? Sì è vero, non me la sono sentita di fare la predica. Il giorno prima avevo avuto una discussione con un cittadino marocchino. Niente di grave, ma ci sono rimasto male. Ho passato una notte tormentata. E il giorno dopo non me la sono sentita di predicare agli altri. Tutto qui. Basta».

 Onestà d’animo e rigore di un uomo che ha lavorato un’intera vita al servizio del prossimo. Missionario per dieci anni in Ciad, l’esperienza in Africa ha cambiato profondamente il prete, che tornato in Italia ha continuato il proprio mandato con risolutezza e dedizione. E sabato sera don Damolin ha dato prova di grande umiltà, confessando apertamente la propria colpa, sedendosi a braccia conserte. In silenzio, più eloquente di ogni possibile omelia.

 Una notizia insolita, che arriva da una zona d’Italia dove sempre più spesso si parla di ronde e lotta all’immigrazione, collocabili nel più ampio discorso sulla diffusasi dal nord-est in tutta Italia. Ne è un esempio concreto la cronaca che arriva in questi giorni dal comune calabrese di Rosarno. L’intolleranza e la discriminazione non aiutano il nostro paese, ma soprattutto non possono essere accettati. Don Damolin con il suo silenzio ha dato l’esempio.

 da www.blitzquotidiano.it

Miglioriamo prima noi stessi


diamo noi l'esempio per primi“Desiderate sinceramente aiutare gli altri a migliorare? Evitate
di criticarli e non fate loro la morale, ma iniziate col
migliorare voi stessi: solo il vostro esempio mostrerà loro che
si sbagliano, che si comportano male. Sì, il vostro esempio,
perché lavorando su se stessi, si lavora sugli altri. Gli altri
si accorgono che possedete delle qualità che essi non
possiedono, ed è questo che li migliora, perché comprendono i
vantaggi che trarrebbero nell’imitarvi. Coloro che si occupano
delle debolezze e dei vizi degli altri, diventano spenti,
antipatici, come se i difetti di cui parlano finissero per
fissarsi in loro stessi; ciò è deplorevole, ed essi sono da
compiangere.
Iniziate quindi col migliorarvi, e lasciate gli altri
tranquilli. Accettateli, siate pazienti, e lavorate giorno e
notte instancabilmente per mostrare loro tutto ciò che sforzi
sinceri permettono di acquisire. Dato che essi ancora non lo
sanno, non è con le parole che glielo insegnerete, bensì col
vostro esempio.”

Omraam Mikhaël Aïvanhov

Filastrocca dei santi


santidi Daniela Domenici

Si dice che l’Italia sia un paese di santi, poeti e navigatori

per me i santi sono soltanto persone migliori

per ogni categoria c’è un santo patrono

che è stato nella sua vita un uomo più buono

i santi per noi dovrebbero essere un esempio

e certe persone ne fanno solo scempio

oggi è il giorno che la chiesa dedica a loro

cerchiamo di fare del loro esempio un tesoro

Santa Daniela non l’hanno ancora inventata

aspetta me per essere nel calendario …collocata.