Severino Gazzelloni e Debussy


In questo video “archeologico” il grande maestro Severino Gazzelloni suona, col suo flauto d’ro, un celebre brano di Claude Debussy “Syrinx”…senza tempo…magico…

In this “archeological” video the great flute-player Severino Gazzelloni performs, with his gold flute, the famous “Syrinx” by Debussy…without time…magic…

http://www.youtube.com/watch?v=HBsCXmaSeZ0&feature=related

“A museum of everything”: artisti disabili in mostra a Torino


Animali fantastici, disegni fatti di chicchi di caffè, giardini che nascono dai cocci di bottiglia. È sbarcata alla Pinacoteca Agnelli l’esposizione di artisti sordomuti, schizofrenici e down che hanno sfogano attraverso l’arte la propria sofferenza. La mostra rimarrà aperta fino al 29 agosto. Un appuntamento da non perdere

opere in mostra

TORINO – La temporanea “A Museum of Everything” è una mostra sull’ossessione: un signore di nome James Brett un giorno iniziò a collezionare “Ogni cosa”, un po’ “Tutto”, in giro per il mondo. Ma gli artisti di cui si occupava non erano persone qualunque, ma outsider, ognuno a suo modo. Nei due piani della Pinacoteca Agnelli dove è ospitata la mostra sono raccolte opere che raccontano vite, destini e anche manìe. Per i numeri, per le parole, per le persone, per il raccontare le proprie esistenze. Nei quadri e negli oggetti si celano vite ai margini: sono opere spesso recuperate nei cassonetti o negli archivi polverosi di ospedali psichiatrici. Molti artisti hanno sentito le voci: alcuni sono schizofrenici, ispirati dal verbo divino a scrivere o dipingere, altri con la sindrome di down, altri che vivono per strada, altri hanno sfogato con il pennello o con la penna la propria sofferenza.

Dell Schau aveva paura delle navicelle volanti degli ufo; Judith Scott era sordomuta e comunicava creando bozzoli sospesi nell’aria, animali fantastici racchiusi in un gomitolo; Radler era schizofrenico: era ceramista e in istituto gli vennero dati fogli e pennelli per raccontare la vita e le persone che vivevano assieme a lui nel luogo di cura: ne nascono dipinti straordinari; Tichy aveva  l’ossessione per le donne e le fotografa di nascosto e ovunque e in tutti i loro movimenti; Felipe Jesus Consalvos era cubano e lavorava per una ditta di sigari: con le etichette di questi ha ricoperto  violini, vasi, qualsiasi cosa. Bill Traytor (1854-1949) visse la schiavitù, si ritrovò in strada e a 83 anni iniziò, con il disegno, a rappresentare quello che vedeva: figure stilizzate, animali.

Insomma: oggetti raccolti e pazientemente resi oggetti d’arte, riciclati, riusati: di chi scrive sui tovaglioli da bar, chi per rilassarsi, come il cuoco giapponese Dai, con il pensiero fisso della morte, disegna con finissimo tratto chicchi di mais e di caffè; l’artista non vedente che crea spaventapasseri con cartelli forati da buchi di proiettile (un classico per i piccoli paesi degli Stati Uniti sperduti nel nulla, dove niente sembra mai succedere); il netturbino pachistano Nek Chand che crea un giardino fantastico con resti di ogni tipo: vasellame, bottoni, vetri di bottiglie. E ancora: le lettere alla madre di un paziente schizofrenico con un grande impatto grafico, che dalla sofferenza si trasforma in arte. E anche le tragedie di vite spezzate: la fantesca che si innamora di Guglielmo II e, allontanata, si inventa un mondo fantastico in cui è una nobildonna o la storia di un bambino violato, che venne svelata con il disegno di un mondo fantastico.

Esistenze ricreate e ritrovate, in una mostra del “Tutto che incanta”. Realizzata grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo l’esposizione The Museum of  Everything è aperta fino al 29 di agosto alla Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli

da www.superabile.it

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Letteratura: Firenze, ‘Mercante di Venezia’ di scena alla Settimana Shakespeariana


Al via a Firenze la VI Settimana Shakespeariana del British Institute: l’edizione 2010 del cartellone di eventi culturali, dedicato quest’anno al ”Mercante di Venezia”, si terra’ da lunedi’ 19 a giovedi’ 22 aprile nella storica Biblioteca Harold Acton, per l’occasione in apertura straordinaria al pubblico. Conferenze, incontri e rappresentazioni teatrali dedicati a William Shakespeare saranno gli avvenimenti centrali della settimana e vedranno come ospiti dottorandi e dottorati di ricerca oltre a professori provenienti da tutta Italia.

Durante queste giornate dedicate al famoso scrittore e drammaturgo inglese ci sara’ anche spazio per la proiezione di film, da Ernst Lubitsch a Michael Radford, ispirati all’opera ”Il Mercante di Venezia”, rigorosamente in lingua inglese, e per la lettura pubblica e integrale del testo drammatico durante la quale chiunque potra’ intervenire liberamente.

 La settimana si apre lunedi’ 19 aprile, alle ore 18, con ”The merchant of Venice: Inside the Outsider”, analisi del dramma con la compagnia teatrale Festa che esaminera’ il modo in cui la performance degli attori influenza lo spettatore. Si prosegue poi martedi’ 20 con il convegno ”Shakespeare and his Contemporaries” (Shakespeare e i suoi contemporanei), che si terra’ nella Sala Ferragamo della Biblioteca Harold Acton e che vedra’ interventi che spazieranno dalle opere del Bardo a tematiche piu’ generali legate al periodo storico-culturale di riferimento e all’influenza sulla di queste opere sulla contemporaneita’.

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Spettacolo: ‘Divinamente New York’, teatro e musica sulla spiritualita’


La spiritualita’ vola dalla Capitale alla Grande Mela. ”Divinamante New York”, il Festival internazionale sulla spiritualita’, viaggera’ da Roma a New York per il secondo anno consecutivo, dal 22 al 26 Aprile 2010. ”Divinamente New York” e’ un Festival in cinque serate che celebra spiritualita’ ed esplorazione artistica attraverso una serie di spettacoli che comprendono eventi teatrali e musicali e tavole rotonde. Il tema del Festival quest’anno e’ ”Il Timore di Dio”, un argomento che rintraccia le esperienze di paura e trepidazione, e come queste si evolvano in sollievo, accettazione e pace. Il tema ”Il Timore di Dio” sara’ declinato in sei diverse produzioni teatrali, artistiche e musicali in sedi diverse a New York, come il Rubin Museum of Art, il Symphony Space e l’Istituto Italiano di Cultura. ”Divinamente New York” e’ la filiazione del Festival ”Divinamente Roma” fondato nel 2008 da Pamela Villoresi.

Il Festival inizia giovedi’ 22 Aprile all’Istituto Italiano di Cultura con una tavola rotonda sul tema del ”Timore di Dio” guidata da Pamela Villoresi con letture da ”L’Arca di Noe”’ di Michele di Martino, dall”’Inferno” di Dante e dalle ”Baccanti” di Euripide. Seguira’ ”Il Cammino dell’Anima” , un concerto col duo di musicisti russi Anton Dressler, al clarinetto, e Uri Brener, al piano, che ci guideranno in un percorso che si snoda attraverso la Rapsodia di Debussy, la bellezza esasperata della Meditazione di Massenet e il dolore del Kaddish di Ravel, ma che lascia spazio anche a composizioni originali e ad altri stili quali la musica contemporanea e popolare, l’improvvisazione e il jazz, la musica dei trovatori, ebraica e klezmer.

fonte Adnkronos

“Lisistrata” al teatro Tezzano di Catania


di Daniela Domenici

Una femminista ante litteram, forse la prima della storia: Lisistrata, la protagonista di questa celebre commedia di Aristofane del 400 a.C ma ancora così attuale da essere scelta dai registi Giuseppe Bisicchia e Massimo Giustolisi come spettacolo di chiusura della stagione “Buio in sala” che ha debuttato ieri al teatro Tezzano di Catania.

La storia che è al centro della trama non ha bisogno di essere narrata; ciò che invece merita la nostra attenzione, gli applausi e i complimenti sinceri è stata la “mise en scene” immaginata e realizzata dai due registi in tutti i suoi particolari.

Iniziamo dall’originalissima scenografia “minimalista” ma molto efficace e i costumi ad hoc di Salvo Manciagli che hanno contribuito a rendere l’ironia mai volgare che pervade il testo di Aristofane. Una nota di colore tra tante: per “attualizzare” ancora di più il testo originale ci è piaciuta molto l’idea dello scenografo di appendere, come striscioni dei nostri tempi, le rivendicazioni di Lisistrata e delle sue compagne, abbiamo così imparato una terminologia erotica che al liceo non viene sicuramente insegnata!!!

Applausi e complimenti davvero meritati per la protagonista, Nadia Trovato, che ha regalato alla sua Lisistrata una combattività, un femminismo, una capacità di trascinare e convincere da vera leader sempre però pronta a cedere, insieme alle sue compagne, all’attrazione erotica che su di loro esercitano i rispettivi mariti e fidanzati.

E applausi e complimenti merita anche Andrea Gambadoro che ha saputo dar vita a un Commissario sanguigno, mollemente ozioso, vittima delle rivendicazioni di queste femministe capitanate da Lisistrata.

Vogliamo accogliere nei nostri complimenti e applausi tutti gli altri attori del cast, quindici tra uomini e donne, li elenchiamo in ordine di apparizione: Silvana D’Anca, Luisa Mirone, Giovanna Sesto, Fiorenza Barbagallo, Daniela Corsaro, Maria Grazia Costanza, Agata Prastani, Giusi Riolo, Leila Musiq, Biagio Barone, Emiliano Longo, Andrea Luca, Claudio Rictus, Andrea Zappalà, Valerio Furnari.

Non vogliamo raccontarvi e descrivervi altri “escamotages” teatrali immaginati dai due registi per non togliervi il piacere di assistere alla commedia, divertente ma mai volgare, lasciatevi coinvolgere, non ve ne pentirete…e ora…buio in sala!!!