Lettera aperta al Ministro Maroni per legalizzare gli usi non commerciali del file sharing


On.le Ministro Roberto Maroni,

Abbiamo letto con interesse le notizie che riferiscono della sua abitudine come di qualsiasi appassionato di musica, di scaricare brani da Internet.

Come già più volte aveva fatto in passato, in due interviste, una pubblicata in data 9 aprile dal settimanale Panorama, e l’altra concessa a Radio Uno in data 10 aprile, Lei ha nuovamente dichiarato di essere contrario ad approcci repressivi, come quello francese della disconnessione da internet dei cosiddetti “pirati”. Lei ipotizza addirittura una strada di collaborazione tra utenti e produttori di contenuti d’intrattenimento. Lei ha inoltre giustamente ribadito che esiste una differenza sostanziale tra il furto e la condivisione, sottolineando che l’uso di reti di file sharing equivale “a fare una copia di un cd acquistato e regalarla ad altri, cosa che avviene normalmente quando compriamo un cd e facciamo la copia per i nostri amici”.
Anche il ministro Giorgia Meloni in passato fece dichiarazioni simili.

Apprezziamo il coraggio e la sincerità di chi, come Lei, si prende la responsabilità politica di raccontare la quotidianità di quanto avviene nel nostro Paese: milioni di utenti hanno ormai scelto lo strumento informatico per la ricerca e lo scambio dei contenuti che più li interessano.

Questo fenomeno non può essere semplicemente liquidato come criminalità, o, peggio “pirateria”.

Peraltro, le Sue dichiarazioni sono supportate dai risultati dell’indagine conoscitiva sulla pirateria digitale non a scopo di lucro condotta dall’Autorità per le Garanzie nelle Telecomunicazioni (AGCom), pubblicata qualche settimana fa, nella quale si evidenzia come la pirateria non commerciale nella gran parte dei casi beneficia il mercato e come misure repressive contro questo fenomeno siano inutili e dannose.

Coloro i quali si battono come noi per l’affermazione delle libertà individuali nel dominio digitale non chiedono alle istituzioni di rinunciare al proprio ruolo regolatore, ma di discutere le possibili riforme per gestire la situazione reale, che Lei mostra di ben conoscere, adottando gli opportuni provvedimenti.

Da Ministro Lei può fare molto per trarre le dovute conseguenze da quanto ha sostenuto pubblicamete.

Innanzitutto chiedendo l’abolizione della legge Urbani nella parte in cui criminalizza il file sharing sanzionandolo penalmente.

In secondo luogo impegnandosi a sostenere iniziative normative che vadano nella direzione da Lei indicata.

Già in parlamento sono state depositate alcune proposte di legge che prevedono la legalizzazione degli usi non commerciali del file sharing, come quella a prima firma Marco Beltrandi, che prevede un pagamento di una licenza da parte dell’utente o quella a prima firma Roberto Cassinelli che amplia lo spettro delle utilizzazioni libere.

Per esporLe il contenuto delle proposte e presentarLe altre attività alle quali potrebbe essere interessato a partecipare siamo a chiederLe un incontro.

Se Lei volesse essere promotore di un’iniziativa legislativa, o approfondire l’argomento, saremo lieti di mettere a Sua disposizione il contributo di esperti e centri studi che potrebbero arricchire il lavoro e il dibattito sui temi che ha dimostrato di tenere nella giusta considerazione.

Certi di un Suo gentile riscontro, porgiamo distinti saluti

Georg Friedrich Haendel 14 aprile 1759: Fireworks – Feuerwerksmusik


Oggi nel 1759 moriva un grande compositore del 18° secolo, Georg Friedrich Haendel, tra le sue composizioni ho scelto “I fuochi d’artificio”…

Today in 1759 one of the greatest composers of the 18th century, Georg Friedrich Haendel, died, among his works I have chosen “Fireworks”…

http://www.youtube.com/watch?v=DfVrADxR4rA&feature=fvw

Non esiste e non può esistere un’unica immagine legata al «modello femminile»


E ben lo dimostrerà l’iniziativa promossa a Sassari per il 16 aprile dalla Commissione Provinciale per le Pari Opportunità, intitolata “Corpi in mostra. Riflessioni sulle immagini delle donne” e incentrata sia sulla proiezione del noto video-documentario “Il corpo delle donne”, sia sull’inaugurazione di una mostra collettiva di pittura (“Con questi occhi”) e di una fotografica (“Tra il corpo e gli affetti”), che hanno entrambe per protagoniste alcune donne con disabilità

L’immagine scelta per il manifesto ufficiale di «Corpi in mostra. Riflessioni sulle immagini delle donne» (Sassari, 16 aprile 2010)La Commissione per le Pari Opportunità della Provincia di Sassari affronta i temi legati all’immagine e alla visione del corpo femminile, con la necessità di raccontarli non come “questione femminile”, ma con gli sguardi e le parole delle donne stesse. Ed è proprio da tali considerazioni che nasce l’idea di Corpi in mostra. Riflessioni sulle immagini delle donne, incontro previsto a Sassari per venerdì 16 aprile (Palazzo della Frumentaria, ore 16.30), all’interno del quale verrà anche proiettato il video-documentario del 2009 Il corpo delle donne, di Lorella Zanardo, Marco Malfi Chindemi e Cesare Cantù, che ha contributo ad aprire il dibattito a livello nazionale, soprattutto per avere mostrato l’utilizzo manipolatorio del corpo delle donne, in particolare nelle immagini televisive.

In concomitanza, verranno poi inaugurate due mostre complementari, che resteranno aperte fino al 24 aprile, «l’una – come spiegano gli organizzatori – rappresentata da quadri, colorata, audace, centrata su una sola donna; l’altra fotografica, corale, sobria, sui tanti modi di essere donna nella quotidianità. Le protagoniste di entrambe sono donne con disabilità, a significare che non esiste e non può esistere un’immagine legata al “modello femminile”».
Si tratta esattamente di Con questi occhi, mostra collettiva di pittura promossa da Cinzia Chiarini, persona con disabilità toscana, che da molti anni ha iniziato a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle barriere architettoniche, sociali e culturali. Insieme a Luca Gennai, dunque, direttore artistico del progetto, la stessa Chiarini ha deciso di riunire quattordici artisti italiani (Matteo Alfonsi, Andy, Fabio Ballario, Saturno Buttò, Ivan Cattaneo, Valter Mancini, Cecco Mariniello, Dario Quatrini, Cristina Rovini, Gianni Scardovi, Grazia Taliani, Elena Tognoni, Stefano Tonelli e Carlo Volpi), ognuno dei quali ha realizzato un’opera di dimensione quadrata, interpretando Cinzia e la disabilità con la propria tecnica.
L’altra esperienza è invece Tra il corpo e gli affetti, mostra fotografica itinerante realizzata dal fotografo Pietro Sparaco per la UILDM di Bergamo (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), ove cinque donne con disabilità di altrettante città italiane (Bergamo, Genova, Napoli, Roma e Sassari) vengono ritratte nella loro quotidianità, nei loro ambienti di vita e con la loro personalità.

Aperto dai saluti istituzionali di Alessandra Giudici, Gianfranco Ganau e Sergio Mundula – rispettivamente presidente della provincia di Sassari, sindaco della città e assessore provinciale alle Pari Opportunità – l’incontro del 16 aprile verrà presentato da Annalisa Pistidda, presidente della Commissione Provinciale per le Pari Opportunità, cui seguirà l’intervento di Lorella Zanardo, una delle autrici del citato Il corpo delle donne, che verrà subito dopo proiettato. Saranno poi Cinzia Chiarini e Francesca Arcadu, presidente della UILDM di Sassari, a soffernarsi sulle mostre Con questi occhi e Tra il corpo e gli affetti. (F.A. e S.B.)Le due mostre che verranno inaugurate a Sassari il 16 aprile, resteranno aperte – come accenato – fino a sabato 24 aprile (ore 11-13, 17-20, domenica esclusa). Nei medesimi orari verrà anche proiettato non-stop il video-documentario il corpo delle donne. Per ulteriori informazioni: Commissione per le Pari Opportunità della Provincia di Sassari, tel. 079 3758266, pariopportunita@provincia.sassari.it.

Rita Bernardini inizierà un altro sciopero della fame…E siamo a 19: un altro detenuto si suicida a Rebibbia


Rita Bernardini: Un altro suicida a Rebibbia! Dalla mezzanotte inizio sciopero della fame per l’approcaxione di misure urgenti come quelle contenute nel Ddl Alfano di concedere gli arresti domiciliari a chi deve scontare meno di 12 mesi e la messa in prova per i reati puniti fino a tre anni. NON C’E’ TEMPO DA PERDERE!!!!!

Un collaboratore di giustizia siciliano, Daniele Bellante, 31 anni, si e’ tolto la vita impiccandosi in una cella del carcere romano di Rebibbia. La notizia del sucidio l’ha resa nota Garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni che cosi’ commenta: “Il suicidio di un detenuto nel carcere di Rebibbia Nuovo Complesso, il 19simo dall’inizio dell’anno, e’ l’ennesimo, drammatico, campanello di allarme sulla situazione che si vive nelle carceri italiane, che speriamo stavolta non rimanga inascoltato”. Quello della scorsa notte e’ il secondo suicidio registrato nelle carceri del Lazio dall’inizio del 2010. Maroni ha appreso che ilo collaboratore di giustizia, recluso in una cella singola, si e’ tolto la vita impiccandosi con una striscia di tessuto appesa alla sbarre della finestra. “E’ chiaro che in questa vicenda – ha aggiunto Marroni – sono in primis da comprendere i motivi che hanno portato un uomo, che aveva deciso di collaborare con la giustizia, a togliersi la vita. Resta, tuttavia, un innegabile e drammatico quadro di fondo: quello di un’emergenza carceri fatta di esorbitante sovraffollamento, fatiscenza di strutture, carenza di risorse economiche ed umane. Elementi che rendono, di fatto, impossibile il sostegno e l’assistenza ai detenuti e l’attuazione del principio costituzionale del recupero del reo.
  Una situazione che impone al nostro Parlamento di intervenire con urgenza per indicare una via di uscita a questa emergenza”

fonte AGI

Musica: i concerti sacri di Duke Ellington all’Auditorium di Roma


Duke Ellington. A Concert of Sacred Music”, una coproduzione Fondazione Musica per Roma – Accademia Nazionale di Santa Cecilia, in prima assoluta all’Auditorium Parco della Musica di Roma, il 9 luglio alle 21. Per la kermesse capitolina ‘Luglio suona bene’, nella Cavea disegnata da Renzo Piano al centro del Parco della Musica Pmjo – Parco della Musica Jazz Orchestra e il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia presenteranno un programma di brani appartenenti ai tre concerti del ‘Duca’. Ellington scrisse nel corso della sua carriera a partire dal ’65 e fino agli ultimi anni di vita tre concerti sacri per big band, coro e voci soliste. I concerti gli furono commissionati da alcune chiese ed istituzioni (Grace Cathedral di San Francisco, commissionato dall’episcopato della California; Cattedrale di San John the Divine di New York, commissionato dall’episcopato di New York; Abbazia di Westminister di Londra per il XXV anno delle Nazioni Unite, commissionato dal presidente Colin Crow).

fonte Adnkronos

Calcio: giocare a pallone fa bene alle ossa delle donne


Non è solo il calcio inteso come elemento chimico a far bene alle ossa. Secondo una ricerca danese, anche il gioco del pallone ha un effetto positivo sulla struttura ossea delle donne, prevenendo cadute e fratture.

Il risultato dello studio, che segue uno analogo dello stesso gruppo sui benefici per il cuore, sono pubblicati sullo “Scandinavian Journal of Medicine & Science in Sports”. Lo studio è durato 14 settimane su donne tra i 20 e i 47 anni, che facevano allenamenti di calcio due volte alla settimana per la prima volta nella loro vita. Al termine del programma, le ossa della tibia delle giocatrici erano molto più dense di quelle di un gruppo di controllo che non faceva attività e anche di un altro che si dedicata solo corsa. Inoltre anche il muscolo del polpaccio aveva una massa e una forza maggiori, e miglioramenti si sono notati anche nella postura delle neocalciatrici.

I ricercatori hanno anche studiato funzione muscolare e postura di 65-75enni che hanno sempre giocato a calcio nella loro vita, trovando che queste erano paragonabili a quelle di trentenni non allenati. «E’ noto che il rischio di cadute e fratture aumenta con l’età per il problema di ossa che diventano più fragili e di un peggiore equilibrio – ha spiegato Peter Krustrup dell’università di Copenhagen – ma i nostri risultati mostrano che il calcio, e forse anche altri sport con la palla, sono un ottimo metodo per ridurre i problemi alle ossa derivanti dall’età.

da www.blitzquotidiano.it

Web. E’ online Dig-it, piattaforma per il giornalismo 2.0


Grazie a questa nuova piattaforma i lettori decidono se un articolo merita di essere scritto e pagato

Nasce Dig-it, il primo sito di giornalismo su richiesta. Gli utenti suggeriscono le inchieste, le finanziano, i giornalisti le scrivono, e il pubblico le legge. Per il momento, la redazione di Dig-it accetta e vaglia sia le proposte dei giornalisti che i suggerimenti dei lettori, prima di metterli online. In futuro – promettono sul sito – verranno sviluppati sistemi automatici di assegnazione.

Il progetto trae ispirazione da un fenomeno in atto da qualche tempo negli Stati Uniti, di cui il sito Spot.Us è forse il più noto. Si tratta di citizen journalism, di voglia di raccontare quello che i media tradizionali non raccontano, proprio come tenta di fare – pur non essendo una piattaforma aperta come Spot.Us o Dig-it – il sito ProPublica che quest’anno si è aggiudicato il premio Pulitzer.

da www.vita.it