di Giuliano dal carcere di Augusta
Quando le mura e le sbarre più infami
mi priveranno di ogni cosa
quando le divise degli sciacalli
si nutriranno della mia libertà già morta
mentre il freddo si sazierà delle mie carni
ed il caldo brucerà l’aura dei miei resti
quando nell’alcova mia e della morte
la vita abbandonerà sull’ultima soglia
mi basterà ricordare d’averti amata
per ritornare in vita !