Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha firmato una legge che definisce un delitto federale qualsiasi attacco contro una persona solo per il suo orientamento sessuale o la sua identità sessuale.
La legge è stata dedicata a Matthew Shephard, un giovane gay del Wyoming morto dopo essere stato rapito e quindi riempito di botte nel 1998, e a James Byrd, un giovane nero texano che subì la stessa sorte lo stesso anno.
“Dopo oltre un decennio di opposizioni e di ritardi – ha detto Obama – abbiamo approvato una legge sui delitti legati all’odio per contribuire a proteggere i nostri cittadini dalla violenza basata sull’aspetto, i loro amori, il loro modo di pregare o semplicemente chi sono”.
Secondo il ministro della Giustizia Eric Holder, il provvedimento rappresenta “la nuova grande legislazione sui diritti civili”.
Con la firma del Matthew Shepard Act, la legge che equipara i rati di razzismo a quelli di omofobia, gli Stati Uniti “danno una lezione di progresso dei diritti civili a quanti ancora ritengono che gli omosessuali siano cittadini di serie B”: lo afferma Imma Battaglia, presidente dell’associazione Di Gay Project e leader del movimento lgbt.
C’è voluto tempo e un lavoro intelligente da parte di un movimento gay americano maturo e non strumentalizzato politicamente – aggiunge – e finalmente oggi si è arrivati a una vittoria di civiltà. L’Italia sia a livello politico che di movimento lgbt prenda esempio dagli Stati Uniti e si avvii sulla stessa strada, senza paraocchi ideologici ma con un approccio determinato nel combattere la violenza omofoba, principio che dovrebbe vedere tutti uniti senza distinzioni di parte politica”.
fonte www.rainews24.rai.it