di Angela Ragusa
come se creassi un bozzolo
di piacere, intorno a me…
…sottile, delicato, perverso.
Stringerai la mia carne
coi fili di seta.
Crisalide in evoluzione,
sfarfallerò su di te.
Le mie ali poserò sulle tue labbra!
di Tiziana Mignosa
Bocciolo
che di sorpresa
rose e spine sul diletto delle ventidue
al tepore della novità
si schiude
era quasi palpabile
l’energia che l’altra sera ho annusato nell’aria
frizzante e sottile
mi ha tenuto compagni
lungo la notte desta.
Calde maree
vanno
e poi ritornano
tra la forza del potere
il tremolio del dubbio e lo stupore
gelido graffio, brivido e piacere … fanno l’amore con la pelle.
Alla parola che si spoglia
il sussulto
si fa presto treccia
carezza e sferza
assolvono i pensieri.
Leggero è il tocco
anima ad anima
rassicura l’angelo
deciso ma impalpabile
strappa paura e tempo
ma la donna
di sorriso allaccia la puntata e fugge
dono si fa dono all’attimo
strega e carne
adesso
di Francesco Sabatino
di Matteo Clerici
L’eccesso di carne rossa nella propria alimentazione rende più vulnerabili al morbo di Alzheimer.
Questa è la tesi di una ricerca, condotta dalla Temple University (Pennsylvania, USA), pubblicata da “Current Alzheimer Research”.
Secondo gli studiosi, il “problema” della carne rossa (ma anche di altri alimenti, come uova, lenticchie o cipolle) è l’elevata quantità di metionina. Se presente nel corpo umano ad elevati livelli,tale aminoacido attiva delle procedure di difesa che lo trasformano in omocisteina, altro aminoacido.
E, come spiega il dottor Domenico Pratico, uno degli scienziati coinvolti “I dati ottenuti da studi precedenti condotti anche sugli esseri umani dimostrano che quando il livello di omocisteina nel sangue e’ alto, c’è’ un rischio maggiore di sviluppare demenza”.
Per verificare tale affermazioni, il dottor Pratico ed i suoi colleghi hanno lavorato con alcuni topi da laboratorio.
Gli animali sono stati divisi in due gruppi: uno ha ricevuto un’alimentazione ricca di metionina, l’altro una dieta normale. Dopo 8 mesi d’osservazione, i ricercatori hanno notato come i roditori del primo gruppo avevano fino al 40% in più di placche amiloidi (segnali dello sviluppo dell’Alzheimer) nel cervello rispetto ai colleghi a dieta sana. Inoltre, i test hanno evidenziato come gli animali nutriti con molta metionina vedessero diminuita la capacità di apprendimento.
Ciò detto, gli studiosi non vogliono dare il via ad una sorta di caccia alle streghe alimentare.
Come evidenzia il dottor Pratico, la metionina è essenziale per l’organismo ed, inoltre, non assumerla “Non previene l’Alzheimer. Ma le persone che seguono una dieta ricca di carne rossa, per esempio, potrebbero essere più’ a rischio perché’ hanno maggiori probabilità’ di sviluppare elevati livelli di omocisteina.
di Orso di Pietra
I giornali lo hanno definito un “vero e proprio sfregio”, una offesa “alla città della Madonna”, un oltraggio che oltre tutto si consumava a poche decine di metri dal Santuario mariano. Così è scattata una operazione salvifica che ha impegnato in maniera considerevole la polizia che ha messo sotto sequestro dieci alberghi ed arrestato una decina di persone accusate di aver organizzato un giro di prostitute destinato ad intrattenere i pellegrini dalla carne debole e dal testosterone forte. Tutto questo a Pompei. Dove gli scavi hanno messo in evidenza che molto prima dell’arrivo di Santa Romana Chiesa si sovrabbondava in carne debole ed in testosterone forte. Ma non è che già che c’era la polizia ha sequestrato anche la Villa dei Misteri e gli affreschi erotici dei lupanari degli antichi?
di Matteo Clerici
Molti ritengono che per potenziare i muscoli sia necessaria un’alimentazione a base di carne, ricca di proteine: questa è solo una leggenda alimentare.
Ad affermarlo, uno studio dell’Università del Texas, diretto da Douglas Paddon-Jones e pubblicato sul “Journal of the American Dietetic Association”.
La squadra di Paddon-Jones ha lavorato con 34 volontari, 17 giovani e 17 anziani, chiedendo loro di mangiare, in tempi diversi, porzioni da un etto o tre etti di carne magra di manzo. Successivamente, sono stati eseguiti prelievi di sangue e micro biopsie muscolari per determinare la sintesi proteica dopo ogni pasto. Si è così scoperto come anche il pezzo di carne più grosso portasse la stessa quota di proteine ai muscoli: esiste cioè un tetto massimo di proteine, che non è possibile sfondare e che rende inutile rimpinzarsi.
I ricercatori sostengono così come bastino 30 grammi di proteine al giorno per ottenere benefici alla salute. Inoltre, la politica della bomba proteica è fallimentare: più efficace una quota minima ma costante, distribuita durante tutti i pasti della giornata.
E’ questo allora porta a criticare l’alimentazione tipo di molti. Spiega il dottor Paddon-Jones: “Durante il giorno non introduciamo proteine a sufficienza per costruire muscoli in maniera efficace, mentre alla sera ne consumiamo più di quante ne riusciamo ad usare. E gran parte di questo eccesso proteico finisce per diventare glucosio o grasso”.
Se quindi si vuole ottenere il massimo, meglio allora spostare le proteine, spalmandone l’introito ed equilibrando il consumo.
Conclude infatti Paddon-Jones: “A colazione si possono aggiungere proteine di alta qualità con un bicchiere di latte, uno yogurt o una manciata di frutta a guscio. A pranzo, cerchiamo di mangiare 30 grammi di proteine accompagnando l’insalata con un uovo o un po’ di tonno; alla sera, riduciamo la carne mantenendoci su porzioni di circa un etto. Così facendo, il nostro organismo sarà impegnato a sintetizzare proteine muscolari in modo efficace durante tutto l’arco della giornata”.