Ogni notte
quando scrivo
ogni mia parola
voglio che abbia un’anima.
Freno la mia penna
per aspettarle
riconoscerle
e incatenarle
sulla carta.
Mi sento di soffrire
e vivere con loro.
di Tiziana Mignosa
( Sulle note di “Life Circle” di G. Webb)
No
tu non puoi sapere
quanto grande ancora sia l’amaro smarrimento
come allora gocciola
sul dono impacchettato coi fogli del tormento.
Credi, credi di conoscere l’intensità
degli umidi perché spaiati
come se ad una ad una avessi pesato ogni lacrima versata
come se avessi raccolto nella pozza nera
ogni singolo singhiozzo che straziava l’anima.
Ma tu non c’eri
no, non puoi sapere
eppure
quando il tuo presente indietro porti
su quell’erba calpestata e strappata al sole
pensi ancora di conoscere
l’esatta pesantezza dei tuoi passi folli.
Ora, ora che davanti allo specchio
la tua coscienza incontri
e col tuo sguardo spento
ti ritrovi a rovistare
tra le parole dette e quelle pensate
adesso
adesso che l’inverno ha perso il suo cappotto caldo
e al sole torni
al suo tepore buono
e a quella fionda che l’ha colpito al cuore.
No
non puoi sapere
tu non puoi neanche immaginare …
ma adesso è tardi
è troppo tardi anche solo per pensare.
di Mirko Birritteri
povero poeta per niente,
smetto di narrare
e tengo solo per me
le ricchezze e
le mie poverta’…
E’ tempo di gettare
l’inchiostro sui fogli della mia vita
narrando a parole cio’ che di piu’ sentito conservo in me,
chi romanza vite o interpreta poesie
conosce l’infinito dell’amore,
e di tanta pesantezza non trovo soddisfazione…
Oggi ho sepolto!!
Oggi ho sepolto un mio cadavere
un altro un altro peso,
scrivo narro canto e cito versi
ma le mie lodi sono
cascate d’acqua che sbattono
impertterite sui maledetti scogli,
Oggi ho sepolto!!
Seppelisco me, le mie voglie
le mie lussurie i miei peccati originali,
mi vestiro’ di vergogne,
coprendo il mio corpo di terra fresca e umida,
Non so chi sia piu’ pazzo,
se un uomo che gioca
a scacchi da solo,
o noi che crediamo a
qualcosa che esiste
e che non potremmo mai avere!!
Oggi forse ho sepolto
la mia voglia di scrivere…
La voglia di comunicare,
poiche’ il senso di tanta garbatezza non sara’
mai riconosciuta poiche poeta di niente
mi diletto a professar cio’ che il canto dell’infinito,
frutto dell’aurora non sara’ mai colmato per tanta grazia…
di Tiziana Mignosa
che della terra fa carezza
così è la poesia quando sfiora la mia grazia.
Fogli sparsi nelle tasche
frammenti in versi
e liste della spesa.
A me Lei arriva
non la vado mai a cercare
arrendevole poi … si lascia raccontare.
E’ brivido sulla schiena
pelle cerca pelle
musica la sua musica.
Docile o impetuosa
decide lei quando arrivare
ormai lo so, e mi lascio catturare.
di Tiziana Mignosa
ha il mare negli occhi
e timidi raggi
di un sole introverso tra i capelli.
Davorio e neve sagghinda per la sera
mentre il cielo
strappando il respiro ai sognatori
si veste dimbarazzo.
Con lo sguardo sorride
all idea di miele
e intanto insegue
nostalgici fogli di passato.
Parole erranti
novelle e conosciute
sallacciano e poi si slegano
dal cuore allorizzonte.
Ai lividi si mescola
la luce del presente
e dellattimo ne fa
dono prezioso.