Ad Augusta un angelo di nome Melania


di Daniela Domenici

Conoscevo Melania che è volata in cielo ieri sera a 16 anni: per qualche mese abbiamo condiviso la stessa scuola di ballo, io tentavo di essere un po’ meno “tronco d’albero” tutta d’un pezzo ma ho abbandonato poco dopo, lei invece il ballo ce l’aveva nel sangue, era una delle allieve più giovani della maestra Antonella e una delle più brave. Ma soprattutto aveva un carattere solare, educato, dolce: ogni volta che m’incontrava ricambiava il mio sorriso.

Anche ieri sera, probabilmente, per un eccesso di allegria, per scambiare due parole col ragazzo seduto dietro di lei nel suo motorino, ha incontrato la morte che, almeno questo, non ha fatto scempio del suo corpicino così atletico, l’ha lasciata quasi intatta, sembrava dormisse. Sono sicura che è volata in cielo ballando uno dei suoi balli preferiti con la grazia che le era congeniale.

Ciao Melania, abbraccio i tuoi genitori che conosco e che ti hanno seguito sempre in questa tua passione, il loro strazio è anche il mio, e penso con affetto anche al tuo fidanzato che dopo aver perso sua sorella in quel modo tragico ha perso anche te altrettanto tragicamente.

“Il gioco delle ventidue”


di Tiziana Mignosa

Bocciolo
che di sorpresa
rose e spine sul diletto delle ventidue
al tepore della novità
si schiude

era quasi palpabile
l’energia che l’altra sera ho annusato nell’aria
frizzante e sottile
mi ha tenuto compagni
lungo la notte desta.

Calde maree
vanno
e poi ritornano
tra la forza del potere
il tremolio del dubbio e lo stupore

gelido graffio, brivido e piacere … fanno l’amore con la pelle.

Alla parola che si spoglia
il sussulto
si fa presto treccia
carezza e sferza
assolvono i pensieri.

Leggero è il tocco
anima ad anima
rassicura l’angelo
deciso ma impalpabile
strappa paura e tempo

ma la donna
di sorriso allaccia la puntata e fugge
dono si fa dono all’attimo
strega e carne
adesso

“Angelo di fuoco”


di Angela Ragusa

Bozzolo di seta
di crisalide dischiusa,
dea di anfratti mistici
e soprasensibili luoghi,
sovrasti mondi
sconosciuti di antichi
volti e dimenticate armonie…

Sboccerai, angelo di fuoco
ad avvolgere il tormento
che nella notte dei tempi
lega corpi avvinti
di amanti irrefrenabili…
Sulla passione incontenibile
tra vortici e fiamme
lascerai che si compia il trionfo
che umani senza scampo
rinnovano nell’amplesso
come lupi innamorati
al chiar di luna……