“Acqua e terra”


di Tiziana Mignosa

Come acqua
che ha bisogno dell’arsura delle zolle per vedersi
le parole
avide
tra le menti scorrono.
Fluide emozioni sull’argilla
letti
sui quali a tratti
l’impeto che slitta
dei varchi trova.
Specchio è quel riflesso
sulla paura d’afferrare
la cometa che lontana abbaglia
ma vicina
potrebbe fare male.
Ma a volte l’occasione è palla che rimbalza
maldestro allora appare
l’ingenuo esploratore
quando nemmeno un po’s’accorge
di quanto gli occhi punti altrove.
L’acqua
infatti
solo a volte fa l’Amore con la terra
grazia senza roccia e separazione
compiaciuta l’essenza si fa fiore.

Le feste cristiane


Le feste cristiane, per la maggior parte, non sono altro che il
sopravvivere di antiche feste pagane, sotto un’altra forma e con
un altro significato. Al loro avvicinarsi, si organizzano dei
festeggiamenti: si fa scorta di viveri, si preparano
decorazioni, nuovi abiti o anche travestimenti.
Ma uno spiritualista, vede nella festa ben altro che
un’occasione per mangiare, bere, cambiarsi d’abito e divertirsi.
Egli si sforza di ricercare, nelle regioni sottili, delle energie
che rigenereranno o vivificheranno il suo cuore e la sua anima.
Egli sa inoltre che in quell’atmosfera di scambi gioiosi e
benefici, le entità luminose vengono ad attingere degli elementi
di cui si serviranno in seguito per proseguire il loro lavoro nel
mondo. Se volete aiutarle in quel lavoro, affidate loro la vostra
gioia e ogni ricchezza spirituale che una festa vi procura,
affinché altri ne beneficino. Allora, quella gioia e quella
ricchezza vi ritorneranno ancora amplificate.”

Omraam Mikhaël Aïvanhov