“Liquirizia”


di Maria Grazia Vai


Sulle note di Joe Cocker “ Ain’t no sunshine “

Zuccherosi e bianchi seni
Soffici, come lune d’agosto sulla sabbia
E profumano di te
di mille gocciole
che incollano l’anima alla pelle

Zampillano nell’anfora dorata dei miei sensi

Origàmi e giochi d’acqua.
Sguardi ribelli, annaspano nel blu
che mi si scioglie dentro
Mani, a frugare il cuore
sporche di te, dei tuoi colori

Avorio e liquirizia, fruscio d’armonica e rossori

Indomita e silente pioggia
Palpito ambrato, che scivola dal muro
fino alle caviglie.
Di baci e graffi sulle gambe
D’amore morso a pelle

E per averti ancora
oscurerò i velluti
della mia ragione
Sarai follia che cola
dentro ogni fessura – in ogni mia stanza

E mille e più parole
luccicanti
avvolgerò d’organza e nastri viola
Imbratteranno l’aria
e il fiato tutto intorno

Di questa notte effimera, l’unica voce.

La sensuale danza delle gocce


di Tiziana Mignosa

Residui trasparenti
dal mare congedati
sull’ambra della pelle
si lasciano gocciare.
 
Germogli saporiti
la pelle fanno a oca
brivido e piacere
sul corpo somma alcova.
 
E’ danza dell’estate
e a gocce
l’arcuata schiena solcano
impertinenti orme, carezze e desiderio.
 
Morbido è il morso
sul labbro che è proteso
salsedine e languore a sorsi
sul frivolo pensiero.
 
Il mare
si fa presto gioco con il sole
capelli a intrecci d’oro e sale
vista che soddisfa, da bere e d’annusare.
 
Tra i radi fili al miele
cristalli fusi a stille
 minute mani sulle gambe
e amata libertà, almeno di sognare.