Con il ritorno di Zelig ritorna il buonumore


di Loretta Dalola

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 Dal 18 maggio, vanno in onda alcuni appuntamenti con Zelig Svisti e mai visti, lo speciale che racconta il meglio delle gag offerte da gennaio a marzo intervallate dagli errori e dalle risate scoppiate sul palco degli Arcimboldi e mai trasmesse nell’ultima edizione di Zelig.

 Il programma nasce con l’obiettivo  di scoprire  nuovi talenti comici, con l’edizione 2010 il talent show della comicità condotto da Vanessia Incontrada e Claudio Bisio ha tagliato un importante traguardo: sul palco si è esibito il centesimo artista scoperto nelle sette edizioni di prima serata.

 Dedico un breve attimo di memoria per ricordare  monologhisti di razza come Enrico Bertolino, Enrico Brignano, Gioele Dix, Giuseppe Giacobazzi, Leonardo Manera.  Tra le donne Teresa Mannino, Geppi Cucciari, Katia & Valeria. Accanto al mago storico Raul Cremona anche il Mago Forest.

 Giuseppe Giacobazzi, poeta comico romagnolo, caratterizza le sue esibizioni enfatizzando l‘accento tipico e adottando un abbigliamento un po’ rétro e démodé.

 Ci ha abituati alla sua parlata  e alle sue storie surreali, ieri sera ha dedicato il suo intervento al tema scottante della “donna” e di come organizza la casa, soprattutto il bagno. In una casa c’è il bagno della donna e quello dell’uomo, che è quello di servizio, di solito un loculo, davanti al water e accanto alla cassetta del gatto.

 Abbiamo due bagni, ma quello di mia moglie io no l’ho mai visto! Che poi nel mio c’è la sua piastra, ore e ore a piastrarsi i capelli, che poi andiamo a prendere l’aperitivo e zac torna esattamente come prima. Poi ci sono tutte le sue creme, ed è una cattiveria tipica delle donne perché l’uomo, si mette la prima che capita e…una volta mi sono messo l’esfoliante, ho perso brandelli di pelle per giorni!

 Caratteristica della mora romagnola è il pelo che arriva a 70 cm, lei non si depila con il rasoio, né con la ceretta, ma usa uno strumento di tortura, creato da un maniaco sadico, il Silk-épil. Il nome è carino, un bell’ovetto, ma se giri vedi la cattiveria, sotto ha dei dischi, che prendono il pelo, lo strappano ed è una cattiveria!

 E lei la donna lo lascia lì, ed è qui la cattiveria, perché l’uomo è un bambino quindi curioso anche quando non dovrebbe…una sera, vado in bagno SilKy era lì..se lei che è una donnicciola lo usa..io che so nà bestia…un dolore così non l’avevo mai provato, ho pianto!

 Il pubblico applaude e anche noi ringraziamo per questo breve narrato umoristico

 da http://lorettadalola.wordpress.com