“Settembre sulla pelle”


di Tiziana Mignosa

Senza sapere come

ti ritrovo lungo la traiettoria del mio sguardo

visione che carezzo

mentre sto guardando

dove invece dovrei vedere.

.

Nessuno percepisce il gusto pieno

quello che furtivo m’assaporo

voglia d’assecondar la voglia

e mentre si diffonde il desiderio

gocciolo miele sulla tua preziosa essenza.

.

D’audacia sussurro allora dolci note al tuo orecchio

parole in sintonia coi fatti

flussi intensi di piacere

a intreccio sui bisbigli accalorati

che in verità dicono ben altro.

.

Ghirigori a lunghe onde

vanno e poi ritornano

invisibili gli intrecci

sul gioco inconfessato

che informa senza parlare.

.

E adesso che anche il tempo

pesa di più dietro alle spalle

mi chiedo perché non t’ho mai incontrato prima

e poi chissà

come sarebbe stato.

.

Ma quando i passi avevano

la vista tutta davanti

c’era ben altro a cui pensare

e mentre io tramavo l’oggi

chissà tu dove orbitavi.

.

E pure gli occhi

di piacere mi si colmano anche adesso

ora che il tuo fascino col tempo

t’ha reso il viso un po’ sgualcito

e bello, forse, pure più di prima.

.

E mica serve che io mi dica

che anche se ne avessi avuti venti

pure così saresti stato al centro

perché quello che di te vedo

è quello che da sempre avrei voluto avere.

.

Follia


di Tiziana Mignosa
E’ follia pura
anche quel solo voler afferrare
poche parole sul vassoio della conoscenza
con chi della sembianza
è inconfutabile copia.
Esca
che rapisce e ti trascina
in quel vortice allo specchio
sussulto ed emozione
tra la pelle e il cuore.
Imprudente
come la falena colla fiamma
tra il desiderio e la certezza
aneli il tuffo
nella visione menzognera.
Follia
che t’induce a farneticare
che non sempre
la copia nella vita
segue l’originale
così che il sosia frettoloso
potrebbe beffare tempo e sentimento
e col traguardo tra le mani
spacciarsi
per l’originale.
Giustificazione
che la benda alla ragione mette
quando comprendi che l’incanto
non è per il bello che hai davanti
ma per chi non riesci a dimenticare.

Polvere e note


di Tiziana Mignosa

Sulle note di Dancing with the wind di Omar Akram )  

Non arrenderti al grido e al silenzio

pensiero incolto che continua a spegnere candele

abbandona l’ingombro delle idee al piombo

e oltre i lividi approda dov’eri atteso.

Meravigliosa

è l’alchimia gitana che ti entra nella pelle

polvere e note

Amore non comprende limiti e catene

e di velluti e veli

fluttua

adesso.

Scivolando dentro la bellezza della visione nuova

separati da paura e pesantezza

e ormai senza inutili fardelli

afferra la tua vita vera.

Non è vero che l’amore è cieco di Monica Maiorano


amore è ciecoSicuramente ognuno di noi avrà detto o sentito, almeno una volta nella vita, l’amore è cieco…quasi a voler giustificare, probabilmente, la non avvenenza del proprio partner; ebbene signori e signore è necessario trovare un’altra scusante.

L’antropologa americana Helen Fisher ha dimostrato l’importanza dello stimolo visivo nell’innescare una catena di reazioni negli innamorati con un conseguente  immenso desiderio di stare con la persona amata, fisicamente ed emotivamente.

Lo staff americano ha sottoposto a scanner cerebrale coppie di giovani innamorati per registrare le funzioni cerebrali degli stessi, in due situazioni opposte: la visione dell’amata/o e quella di semplici conoscenti.

I risultati ottenuti hanno evidenziato che c’è una base neuroendocrina dell’amore nelle sue varie forme innescata, appunto, dalla vista del proprio “amore”; fondamentale è la stimolazione di alcune cellule situate nell’ipotalamo. Sembra che il segreto dell’innamoramento, considerato come pulsione incontrollata di stare insieme, sia nascosto in due aree particolari del cervello: il nucleo caudale e l’area tegmentale, entrambi nell’emisfero cerebrale destro.

L’attivazione di queste aree aumenterebbe il livello di produzione di dopamina ed ossitocina,  neurotrasmettitori chimici strettamente collegati a sensazioni di piacere e soddisfazione, alla stregua di quanto fanno cioccolata o cocaina.

Da sottolineare è che uomini e donne reagiscono in maniera differente allo stesso stimolo, confermando la profonda differenza evolutiva tra cervello femminile e maschile. Da tali studi si evincerebbe una reazione particolarmente romantica nelle donne che, di conseguenza, attiverebbero comportamenti caricati di affetto e attenzione per il proprio partner; più istintive le reazioni negli uomini, invece, per i quali verrebbero messe in moto le zone legate al desiderio sessuale oltre a quelle della passionalità e gelosia.

Sicuramente uno a zero per i maschietti che, a furor di popolo possono gridare “è una questione di biologia, se vogliamo di neurobiologia” e ora ne hanno la prova!

Quanto alla sottoscritta, preferisco pensare alla visione del mio “ amore” come ad un incontro ravvicinato del tipo…, non so fate voi,… con tutte le reazioni che ne possono scaturire!