di Angela Ragusa
Ammutoliscono le ore
in questa attesa straniera
che sconosco a me stessa..
Eppure, sotto questa montagna
che proietta la sua ombra
e fa di questo buio
groviglio di sentieri
che non riescono più
ad indicare strade…
bussare a quei portoni non serve.
Solo vicoli ciechi
al mio cuore emigrante
solo finestre chiuse
di storie mai esposte …
Schiavi del silenzio ,
dimentichiamo cos’è l’ascolto
e muti ,corpi raminghi
alieni a noi stessi
dimentichiamo pure
il profumo delle rose…
E maggio giunge
e sboccia il ciliegio.