Turismo sostenibile: è Urbino il capoluogo più virtuoso d’Italia


Lo studio condotto dall’Osservatorio nazionale spesa pubblica e turismo sostenibile presentato dal Cnel si è basato su qualità, quantità, efficacia dei flussi di spesa pubblica destinata al turismo con attenzione alla qualità sociale e territoriale locale

Fonte: Immagine dal web

È Urbino il capoluogo più virtuoso d’Italia

per la sostenibilità turistica poiché è la città che spende più e meglio le risorse di bilancio destinate al settore. É questo l’esito dello studio sui capoluoghi italiani condotto dall’Osservatorio nazionale spesa pubblica e turismo sostenibile.

La graduatoria, presentata il 16 luglio scorso

dal Cnel , ha rdisegnato il quadro dei comuni più virtuosi nel settore in relazione alla qualità, quantità, efficacia dei flussi di spesa pubblica destinata al turismo con l’evoluzione dell’economia turistica e della qualità sociale e territoriale locale. Oltre alla città di Urbino, guadagnano le prime posizioni i comuni di Ravenna, Rimini, Massa, Milano, Firenze, Mantova, Piacenza, Venezia, Palermo. Roma si colloca al dodicesimo posto, Torino al diciottesimo e Napoli al diciannovesimo, mentre la Regione più rappresentata ai piani alti della classifica è l’Emilia Romagna con tre comuni: Ravenna, Rimini e Piacenza.

“A questo risultato – spiega Gabriele Guglielmi il

presidente dell’Ente Bilaterale Nazionale del Turismo (Ebnt) – si è giunti basandosi innanzitutto sull’Indice sintetico di turismo sostenibile (Ists). Un parametro complesso che prende in considerazione diversi elementi della sostenibilità sociale, ambientale ed economica”. Nel calcolo assumono infatti particolare rilevanza caratteristiche come occupazionale e demografica locale, ricettività turistica, accessibilità in termini di infrastrutture, rischio e qualità ambientale; l’attrattiva naturalistica e storico-paesistica e, infine, l’aspetto economico con la caratterizzazione delle imprese turistiche locali.

L’indice Ists, prosegue Guglielmi, “è stato poi

raffrontato con un indicatore estremamente importante, quello di bilancio. L’analisi di questo indice rappresenta una novità assoluta, perché permette di esaminare i bilanci economici di ogni comune e per poi riclassificarli in relazione alla spesa turistica”. “Il risultato della combinazione di questi valori – aggiunge – ci permette di stabilire la capacità di spesa nel comparto della sostenibilità ambientale e quindi valutare quali sono i capoluoghi più attenti alla sostenibilità turistica e contemporaneamente quelli che nel turismo spendono più e meglio le risorse”.

Il presidente sottolinea inoltre che “oggi l’indagine è stata condotta solo

su città capoluogo, incrociando oltre 1 milione e 800mila dati, ma a settembre la stessa indagine e i medesimi parametri verranno applicati a tutti i comuni italiani”. In questo modo “potremo avere a disposizione una quantità di dati molto più consistente e riusciremo a raggruppare i dati per sistemi turistici locali o provinciali”.

“L’aspetto più interessante – conclude Guglielmi – è che si potranno

raggruppare realtà per macroaree in base alle stesse attrattive e potenzialità”. Lo scopo è quello di supportare le amministrazioni pubbliche al miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza della spesa indirizzata alla valorizzazione turistica e, nel lungo periodo, di generare un aumento degli investimenti destinati al settore del turismo e al suo sviluppo sostenibile.

da http://www.nannimagazine.it

Urbino, nonna superdottoressa: è alla quarta laurea


A 94 anni suonati, Adriana Iannilli, si e’ laureata oggi alla facoltà di Scienze giuridiche dell’Università di Urbino in consulenza del lavoro, con il prof. Paolo Pascucci. La signora romana che aveva già battuto il record di matricola più anziana d’Italia. Solo un anno fa, la facoltà di Giurisprudenza dell’Ateneo le aveva consegnato l’alloro (voto finale 110 e lode) per una tesi sulla violenza alle donne. La supernonna – anzi, la ’superdottoressa’ -, che sembra annoveri nel suo passato anche qualche esperienza da modella, e’ laureata pure in Lingue orientali e Scienze politiche. Il suo personalissimo cammino di conoscenza inizia nel 2004, quando il vuoto lasciato dalla morte del marito la spinge a frequentare l’Università della terza età. Ma i corsi non la soddisfano e allora ecco che, alla bella età di 88 anni, si iscrive all’Università ‘vera’, e precisamente alla facoltà di Scienze politiche di Viterbo, sobbarcandosi peraltro la spola tra Roma e la sede universitaria. Il resto della strada e’ tutto in discesa, e oggi eccola di nuovo a raccogliere i frutti della sua eccezionale ‘carriera’ da studentessa. Vestita in turchese (evidentemente il suo colore portafortuna), come le volte precedenti, Adriana ha annunciato che non c’e’ quattro senza cinque, e che è pronta a farsi di nuovo sotto per il quinto titolo accademico.

da www.blitzquotidiano.it

Anziani: Adriana si laurea a 93 anni e già pensa al futuro


laureaConquista un altro successo universitario, la sua terza laurea, a 93 anni, con il massimo dei voti. Il titolo di dottore in Giurisprudenza la signora Adriana Iannilli non le basta: sta pensando di conseguire una nuova pergamena come Consulente del lavoro, l’anno prossimo. Adriana è stata festeggiata dalla famiglia e dall’Ateneo di Urbino che fa crescere così la sua popolarità in giro per l’Italia e per il mondo come si legge nelle pagine di cronaca del Resto del Carlino di Pesaro, articolo prontamente inserito nella rassegna stampa dell’Università di Urbino. Da lì si viene a sapere che le imprese accademiche della neodottoressa sono al centro dell’attenzione mediatica e dell’apprezzamento di molti. A 93 anni l’amore per la cultura e lo studio può essere un buon antidoto alla vecchiaia e un nuovo segreto per la longevità.

 da www.intrage.it