“Paradiso-Inferno A/R”, storia di un trombettista jazz disabile


Dopo l’incidente che gli ha causato la tetraplegia, Vincenzo Deluci torna a suonare su un palco grazie a una tromba adattata. Un prototipo di “slide trumpet”, una tromba che al posto dei pistoni ha una coulisse scorrevole come nel trombone a tiro, modellato per le sue limitate possibilità motorie. Il 21, 23 e 25 giugno alla Grave delle Grotte di Castellana (Bari). Voce fuori campo di Peppe Servillo

ROMA – Vincenzo Deluci torna alla musica. Dopo l’incidente stradale che nel 2004 lo ha costretto alla tetraplegia, il giovane trombettista e compositore jazz pugliese sale di nuovo sul palco per suonare dal vivo. E lo fa con “VianDante, Paradiso-Inferno A/R” – il 21, 23 e 25 giugno alla Grave delle Grotte di Castellana (Bari) – grazie alla voce fuori campo di Peppe Servillo, leader degli Avion Travel, e soprattutto grazie all’amicizia di Giuliano Di Cesare, musicista e compagno di tromba fin dai tempi del conservatorio. Insieme, a partire dal 2006, hanno iniziato a progettare il ritorno alla musica live di Deluci. In tre anni sono riusciti a realizzare la loro “invenzione”: un prototipo di “slide trumpet” – una tromba che al posto dei pistoni ha una coulisse scorrevole come nel trombone a tiro – modellato sulle limitate possibilità motorie di Vincenzo, che riesce a muovere lentamente avanti e indietro solo l’avambraccio sinistro. Nel suo spettacolo Vincenzo Deluci rilegge in musica la “Divina commedia” di Dante Alighieri, metafora della vita attraverso la discesa agli inferi e la risalita verso il cielo. Compone così, con il solo ausilio di un puntatore ottico, un’opera inedita, visionaria e corale intarsiata dalle note della sua nuova tromba e impreziosita dalle letture di Peppe Servillo. Il risultato è “VianDante”, un viaggio dal Paradiso all’Inferno, andata e ritorno. Una performance artistica ma che è anche “un’esperienza umana che può toccare inaspettatamente chiunque, nel mezzo del cammin di nostra vita”, si legge nella presentazione. I biglietti si possono acquistare su http://www.bookingshow.com e nei punti vendita convenzionati. Posto unico: 15 euro più prevendita. Informazioni: 349 5291885 begin_of_the_skype_highlighting 349 5291885 end_of_the_skype_highlighting, e-mail: viandante@zonaeffe.it. Per ascoltare uno spezzone dello spettacolo basta andare su YouTube. “VianDante” è anche su Facebook.

da www.superabile.it

Cinema: tre corti di Charlie Chaplin musicati da Sergio Cammariere


Le ‘Comiche Vagabonde’ di Charlie Chaplin incontrano la musica di Sergio Cammariere e Fabrizio Bosso. Questo dvd, in uscita venerdi’ in allegato alle pubblicazioni del gruppo L’Espresso, fa parte della collana ‘Sound for Silence’, curata dal produttore ed editore discografico Gianluigi Salvioni, e prevede tre composizioni estemporanee per pianoforte e tromba su altrettanti corti come ‘Charlot a teatro’, ‘Charlot alla spiaggia’ e ‘Charlot vagabondo’.

”Per me e’ stato un’onore -rivela Cammariere- partecipare a questo progetto. Innanzitutto, perche’ sono sempre stato innamorato della figura di Charlie Chaplin, una passione che riguarda gli esordi del cinema muto in bianco e nero, e poi perche’, per la prima volta, ho avuto la possibilita’ di esprimermi pianisticamente per quello che sono veramente. Cosa che purtroppo sia nei dischi per le colonne sonore sia in quelli da cantautore mi e’ quasi impossibile. In questo caso, invece, mi sono proprio ispirato alle atmosfere di quei film e alle emozioni che mi suscitavano -racconta il pianista- guardando le immagini e suonandoci sopra. Tutto questo ha dato vita a una musica che avevo dentro e che esprime tutto il Novecento, dal ragtime a Debussy, da Satie ad Erroll Garner”. In particolare, si segnalano su ‘Charlot a teatro’, suadenti mix di ragtime e swing; su ‘Charlot alla spiaggia’, suggestioni ‘classiche’ che evocano Eric Satie e Scott Joplin; e infine su ‘Charlot vagabondo’, una composizione dall’ampio respiro blues. ”Su queste musiche pianistiche molto virtuose, a meta’ fra Rachmaninov e Peter Nero -rivela ancora Cammariere- abbiamo poi appoggiato la versatile tromba del sempre meraviglioso Fabrizio Bosso, creando cosi’ una colonna sonora completa e totalmente inedita che dura oltre 65 minuti e commenta tre capisaldi del cinema di quegli anni, figlio del teatro vaudeville”.

fonte Adnkronos