Vicenza: serve midollo osseo, si presentano 300 donatori


San Bassano San Bassano Giovanni ha bisogno di un trapianto di midollo, all’appello rispondono 300 giovani. Si sono presentati al centro trasfusionale di in risposta ad un appello lanciato attraverso i media e la rete internet da un 22enne colpito da una malattia rara che rende necessario il trapianto di midollo.

 «Potete salvarmi, forse non sapete quale potere abbiate» aveva scritto Giovanni, originario di (), in una lettera aperta inviata ai quotidiani. Ma è stato soprattutto il tam tam sulla posta elettronica e sul social network – riporta stasera il sito de ‘Il Gazzettinò – a smuovere tantissimi coetanei di Giovanni, molti dei quali, senza conoscerlo, si sono messi in fila davanti al centro prelievi del San Bassiano al fine di sottoporsi alle analisi per la tipizzazione del midollo.

 Un numero così elevato che le prenotazioni per le 90 analisi disponibili nella prima giornata si sono chiuse quasi subito, costringendo altri ragazzi a tornare nei giorni successivi. Tra quanti si sono fatti avanti per aiutare il giovane vicentino anche un 28enne che ha già donato il proprio midollo ed una giovane studentessa che vive proprio grazie ad un trapianto

 da www.blitzquotidiano.it

Malato di sclerosi multipla torna a camminare grazie a trattamento staminali


di Luca Mirtore

Ben Leahy un giovane ragazzo australiano è stata diagnosticata la sclerosi multipla del 2008 ed in pochi tempo a perso la capacità di camminare. Ora, grazie ad un innovativo trattamente a base di staminali, il ragazzo ha iniziato a camminare nuovamente.
A dare la notizia è il quotidiano britannico “Daily Telegraph”.

Il nuovo trattamento ha come obiettivo il sistema immunitario dei pazienti affetti da sclerosi multipla. I medici australiani hanno prelevato le cellule staminali dal midollo osseo di Leahy, poi hanno utilizzato una serie di sostenze chimiche per distruggere tutte le cellure immunitarie e quindi hanno trapiantato nuovamente nel corpo del paziente le cellule staminali per ricostituire il sistema immunitario.

Colin Andrew, uno dei medici che sta curando Leahy ha dichiarato: “Al momento c’è una buona probabilità di aver fermato la malattia. Il paziente cammina abbastanza bene, c’è solo una lieve debolezza nella gamba destra e una piccola perdita di vista in un occhio.

Il caso straordinario di Leahy potrebbe estendere l’utilizzo di questa tecnica ad altri pazienti che vivono nella sua stessa condizione. I medici sono convinti che per alcuni pazienti ci sarebbe un 60-80 per cento di possibilità di fermare la malattia ed invertire i suoi sintomi.

Prue, la madre di Leahy, che aveva timore che il figlio morisse (per questa terapia il tasso di rischio è vicino all’1 per cento), ha dichiarato: “Quello che ha ottenuto mio figlio è stato più di quanto avrei mai potuto immaginare o sperare”.

Leahy sta ora pensando di tornare a scuola e spera di studiare fisica.

da www.mondoraro.org