La favola del detenuto e del mare


di Daniela Domenici

C’era una volta…

un uomo che parla come Totò perchè viene dalla sua stessa terra e si chiama pure come lui, che casualità.

Un giorno di tanti anni fa quest’uomo ha commesso  un reato ed è stato arrestato.

Gli è stata data la pena più lunga che esista, l’ergastolo, quella che si chiama anche “fine pena mai” perché non si esce mai più dal carcere se non dentro la bara.

Ma a quest’uomo, almeno, non è stata data l’aggravante dell’ostatività perché il reato che aveva commesso non era così grave da meritarlo.

E questo detenuto ha girato tante carceri prima di approdare definitivamente in uno sulla costa orientale dell’isola più grande del Mediterraneo.

Qui lui, che mentalmente è un buono, ingenuo come un bambino mai cresciuto,  si comporta tanto bene che un giorno, insieme ad altri compagni di pena, riceve il permesso di partecipare a un progetto lavorativo: uscire ogni mattina per lavorare all’esterno per poi rientrare ogni pomeriggio in carcere.

Per mesi tutto sembra andare per il meglio quando un giorno…

…un giorno a questo detenuto-bambino che non si ricorda più come sia fatto il mare, cosa si provi a immergersi e nuotare, che profumo abbia, che sensazione dia la libertà di stare in acqua senza confini, senza sbarre, senza controllori, senza orari, un giorno, dicevamo, gli viene voglia di provare questa emozione, questa libertà e come un bambino ignaro di tutto, inconsapevole del divieto, entra nel mare durante l’orario di lavoro e…

…ma come si spiega a un detenuto-bambino che è proibito fare il bagno?

Questa favola del detenuto-bambino e del mare purtroppo non ha un lieto fine perché, scopertolo, viene rinchiuso nuovamente nei nove-metri-quadri di una cella da cui potrà solo ricordare, chissà per quanti anni ancora finchè il ricordo non sbiadirà, “com’è profondo il mar…”

Totò – 15 aprile 1967


Oggi moriva il principe della risata, come è stato definito, il grande TOTO’, per ricordarlo ho scelto questi due video…:-)

Totò e Peppino De Filippo in “La lettera”, straordinari…

http://www.youtube.com/watch?v=9-VrY80K9y8

Nel 1961 Mina e Totò cantano “Malafemmena”, un pezzo di storia della televisione….

http://www.youtube.com/watch?v=_gdUrMrEv0k&feature=related

Aldo Fabrizi – 2 aprile 1990


Oggi nel 1990 moriva un grande attore del cinema italiano, Aldo Fabrizi, tra le sue numerosissime interpretazioni ho scelto una di quelle che amo di più, la scena conclusiva del film “Guardie e ladri”, la fine dell’inseguimento, con un altro grande: Totò.

http://www.youtube.com/watch?v=LMG9O3w4M58&feature=related

Totò – 15 febbraio 1898


Oggi nasceva il principe della risata, Antonio De Curtis, in arte, semplicemente, TOTO’, ha fatto la storia del cinema comico, ha scritto splendide poesie, la più bella ‘A LIVELLA, tra i suoi innumerevoli film ho scelto un brano da uno che amo di più: Totò, Peppino e la malafemmina, ineguagliabile…

http://www.youtube.com/watch?v=9-VrY80K9y8

E la canzone “Malafemmena” scritta da Totò interpretata negli anni ’60 a “Studio Uno” da Mina in duetto con lo stesso Totò

http://www.youtube.com/watch?v=yEycucnptZY&feature=related

Il 3 febbraio del 1957 nasceva il Carosello, cosa è cambiato?


di Santino Rizza

Per noi che siamo definiti quelli della vecchia generazione, dimenticarsi del Carosello non è facile.

Dal 1957 al 1977, è stato compagno insostituibile, non tanto per i prodotti che promuoveva, ma per una frase che ormai è entrata a far parte degli annali, e che oggi farebbe scalpore tra i giovani, “A letto dopo il Carosello“.

Un’espressione che tutti i genitori del tempo “imponevano” a noi piccoli.

In poche parole era come avere lo zuccherino prima della famosa, o famigerata, affermazione, che per ben vent’anni ha accompagnato quelli della mia generazione, e che ha concesso l’onore di poter pronunciarla a chi in quegli anni si trovava dall’altro lato della barricata, i nostri genitori.

Chi non ricorda Patty Pravo, che nel periodo estivo diventata testimonial di un famoso cornetto, oppure la presenza di attori di grido di quel periodo, che magari vestivano i panni del cittadino modello, e famoso aggiungerei io, che utilizzava e quindi faceva la reclame di un dentifricio?.

Da Totò a Mina, da Gino Bramieri a Walter Chiari, nessuno era indenne dal far la sua comparsa nel “Carosello” per fare il suo intervento pubblicitaro, che raccontava una storia in un solo minuto (se non ricordo male).

Quanti ricordi, ma oggi la situazione è uguale a ieri? Assolutamente…NO !

Oggi (umoristicamente parlando) sono i figli a ricordare ai genitori che ad una certa ora bisogna andare a letto. Perché? Perché la nuova generazione, non ha orario per uscire e rientrare in casa.

Quante volte i giovani hanno sentito i propri genitori gridare Questa casa non è un albergo!“.

E quante volte noi genitori abbiamo dovuto ascoltare la sarcastica risposta dei figli risposte dei figli:  “Allora la colazione la faccio al bar“.

Ah quanti ricordi il Carosello, ma se tornasse oggi i genitori potrebbero pronunciare la famosa frase o sarebbero i figli a cogliere la palla al balzo per mandare noi giovani degli anni 50 a letto

da www.enna,blogsicilia.it