Lo scorso 28 gennaio ho pubblicato questo post , lo pubblico nuovamente oggi, nel giorno della festa del papà, soprattutto perchè non posso più ricevere questo tipo di regali dai detenuti da più di un mese e mi fa tanto male…:-(
Ho ricevuto questa lettera da un detenuto del circuito di A.S. del carcere di Augusta che, con infinita tenerezza, ha voluto condividere con me questa testimonianza di affetto, da lui gelosamente conservata, della sua nipotina di 9 anni, Alessia, verso il padre (il figlio del detenuto) scomparso.
L’ho copiata esattamente come mi è arrivata, prima la lettera e poi la poesia di seguito, tutte e due di Alessia.
“Caro papà mio,
questa lettera è dedicata a te perché voglio dirti tutto quello che provo verso di te. A volte nel mio cuore c’è rabbia perché tu te ne sei andato via da me lasciandomi sola e portandoti via il mio cuore. Ogni giorno il mio desiderio è che tu sia accanto alla mia anima specialmente nei momenti difficili. Vorrei avere la tua compagnia anche per un giorno, che vorrei diventasse infinito, per rivederti e dirti tutto quello che ho pensato in questi anni. A volte credo che un giorno, non so quando, ti rivedrò e ti porterò con me, la tua dipartita penso sia stato un brutto, anzi un bruttissimo sogno, so però che questo non sarà possibile, rivederti, solamente ti riabbraccerò quando sarò in Paradiso e lì potrò dimostrarti tutto il mio affetto. Vorrei che tu sapessi quello che provo or, ma forse lo sai perché anche se non ti vedo mi sei vicino e ti dico che quello che vorrei di più al mondo è di averti qui con me. Ciao papino, ti voglio tanto bene, sempre te lo voglio ripetere e ti chiedo di pregare per me il nostro Gesù, affinchè mi sostenga e mi aiuti a vincere della tua ssenza nella mia vita.
Finisco perché non voglio dilungarmi ma non mi stanco di dirti :”Grazie papà per la vita che mi hai dato e per il tuo grande amore fino a quando ci sei stato, ti voglio sempre più. La tua affezionata Alessia”
E ora la poesia (notate la bravura di questa bambina a trovare le rime uguali in ogni strofa)
“A te che sei nel cielo”
Caro e dolce papà mio,
tu sei nel cuore mio
sento la tua mancanza
ma non perdo mai la speranza
di rivederti anche se sei in lontananza.
Comincio a sognare,
comincio a sperare,
di rivederti ancora,
per poterti riabbracciare e
trattenerti così senza respirare.
Sento ogni giorno che il tuo amore
Culla sempre il mio cuore
E mi trascina nell’oblio senza dolore,
con infinita dolcezza e immenso amore.
Caro e dolce papino mio,
tu sei l’angelo mio,
e prego sempre Iddio
che ti trasmetta tutto l’amore mio.
Gianni Morandi intepreta questa sua celebre canzone
http://www.youtube.com/watch?v=UCP6YlsL_RU.