“Settembre”


di Angela Ragusa

Ridotta  la calura,

si mitiga la mia ansia di sete.

Riflettono i raggi e bianca la pietra

assorbe dai pori senza vita

il sudore di piedi che nudi

oltrepassano la via…

Occhi bruciano al vento

che solleva di spuma biancastra,

color dell’inverno,

il mare alla battigia.

Settembre leggero ritrova dimora

nella spiaggia deserta

e abbraccia il giorno che accorcia le ombre

rincorrendo tremule foglie

che a terra si apprestano a giacere.

L’attesa


di Tiziana Mignosa
A volte amo
quelle rughe che odio
quand’è la voce del riflesso
a parlarmi del tempo
quand’è l’attesa
la protagonista solitaria
del caos che gonfia i vuoti
di parole vane.

Rumori
suoni
e colori accesi
che riempiono
e colmano
per non udire
il grido straziante
del silenzio.

Amo
a volte
quei segni che odio
indelebili tracce
che di plumbeo vestono
l’effimera grazia.

Sfuggono
i desideri
m’aleggiano intorno
come anime beffarde
senza corpo
gridano ai rimpianti
di sterile attesa
che si consumano
vergini
nel tempo.

A volte amo
quelle rughe che odio
quando mi giro indietro
sui sassi di sangue e sudore
che scivolano giù
tra le pieghe consumate dell’anima
tra graffi e strappi al cuore

e m’accorgo

di quel sorriso delicato
che con amore asciuga
le mie stanche lacrime
e mi porta a pensare
che nulla più m’importa
nulla
neanche d’aspettare.