No alla legge sulle intercettazioni Imbavagliate le statue di Palermo


Il Questa mattina Palermo si è svegliata imbavagliata, 1000 fogli di giornale con la scritta No Bavaglio sono stati utilizzati per imbavagliare simbolicamente la città. Il bavaglio è stato messo agli alberi di via Libertà a partire da piazza Croci fino ad arrivare in via Magliocco, luogo del Sit-in che si terrà alle 16,30 fino alle 20,00 in contemporanea con tante piazze italiane, per protestare contro il DDL intercettazioni, meglio noto come legge bavaglio che, contrariamente a tutte le opposizioni che provengono dai movimenti di tutto il paese, si discuterà in parlamento il 29 luglio per essere approvato prima delle ferie estive.
Il blitz del Popolo Viola Palermo con la collaborazione degli altri movimenti e partiti che insieme a noi condividono la nostra battaglia di democrazia, in difesa dei valori della costituzione, si è concluso con l’imbavagliamento simbolico delle statue di P.zza Castelnuovo e di alcune statue di p.zza Pretoria, dove si svolgeva il consiglio comunale per l’approvazione del Bilancio e sotto gli occhi stupiti degli sfollati di Casa Guzzetta!
Rinnoviamo l’invito a tutti i cittadini a partecipare al sit-in di oggi per manifestare il proprio disenso all’azione liberticida del Governo.

da http://www.livesicilia.it

“Carceri: lo Stato si “rieduchi””. Sit in in occasione della discussione e votazione della mozione radicale sulle carceri


hanno annunciato la loro partecipazione, fra gli altri: Mario Staderini (Segretario di Radicali Italiani), Sergio D’Elia (Segretario Nessuno Tocchi Caino); Patrizio Gonnella (Antigone); Giuseppe Rossodivita (Segretario Comitato Radicale per la Giustizia Piero Calamandrei); Gianfranco Spadaccia (Comitato Nazionale Radicali Italiani), Riccardo Arena (Radio Carcere); Irene Testa (Segretario Il Detenuto Ignoto); Salvatore Bonadonna (Rifondazione Comunista); Gian Domenico Caiazza (presidente del Comitato Radicale per la Giustizia “Piero Calamandrei”); Eugenio Sarno (Segretario Nazionale UIL Penitenziari); Leo Beneduci (segretario generale dell’ Osapp); Francesco Quinti (Coordinatore Nazionale FPCGIL Polizia Penitenziaria); Enrico Sbriglia, Segretario Nazionale del Sidipe (Sindacato dei Direttori e Dirigenti Penitenziari);

Video integrale

http://www.radioradicale.it/scheda/294914/carceri-lo-stato-si-rieduchi-sit-in-in-occasione-della-discussione-e-votazione-della-mozione-radicale-sull

Carceri: “Lo Stato si rieduchi” sit in oggi dalle 10 alle 13 in piazza Montecitorio


 

CARCERI: LO STATO SI “RIEDUCHI”

Martedì 12 gennaio, dalle 10 alle 13

sit in a Piazza Montecitorio
in occasione della discussione e votazione della mozione radicale sulle carceri

65.774 detenuti ammassati in celle che possono contenerne 43.220

6.261 agenti in meno di quelli previsti in pianta organica;

402 educatori in meno rispetto alla pianta organica

1 solo psicologo, per poche ore lavorative a settimana, ogni 187 detenuti

Il 50% dei detenuti è in attesa di giudizio; il 30% di loro sarà riconosciuto “innocente”

la metà degli imputati che fa ingresso in carcere, vi rimane per non più di 10 giorni; il 35% esce dopo 48 ore

il 27% dei detenuti è tossicodipendente

il 38% dei detenuti è in condizioni di salute “mediocri”, il 37% “scadenti”, il 4% “gravi”

il 15% dei detenuti soffre di depressione e altri disturbi psichiatrici

solo 1 detenuto su 4 ha la possibilità di lavorare e solo 1 su 10 può partecipare a corsi professionali: tutti gli altri sono costretti a passare nell’ozio, in celle sovraffollate, dalle 18 alle 22 ore al giorno;

moltissimi detenuti sono costretti a scontare la pena a centinaia di Km di distanza dagli affetti familiari; figli, genitori, coniugi – quasi sempre per motivi economici – riducono a poche visite annuali i rapporti con il loro congiunto recluso;

70 bambini sotto i tre anni sono carcerati con le loro madri;

ecc. ecc.

art. 27 della Costituzione

“Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”

art. 13 della Costituzione

“E` punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà”

art. 3 della Convenzione Europea per i diritti dell’uomo

“Nessuno può essere sottoposto a tortura né a pene o trattamenti inumani o degradanti”

Qui puoi leggere l testo della Mozione radicale sottoscritta da 93 deputati di diversi Gruppi Parlamentari (79 PD, 8 PDL, 2 IDV, 1 UDC, 2 Misto – MPA, 1 Misto – REPUBBLICANI REGIONALISTI POPOLARI

Mario Staderini Rita Bernardini

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Per il momento, hanno annunciato la loro partecipazione, oltre ai parlamentari:

Mario Staderini (Segretario di Radicali Italiani), Sergio D’Elia (Segretario Nessuno Tocchi Caino); Patrizio Gonnella (Antigone); Giuseppe Rossodivita (Segretario Comitato Radicale per la Giustizia Piero Calamandrei); Gianfranco Spadaccia (Comitato Nazionale Radicali Italiani), Riccardo Arena (Radio Carcere); Irene Testa (Segretario Il Detenuto Ignoto); Salvatore Bonadonna (Rifondazione Comunista); Gian Domenico Caiazza (presidente del Comitato Radicale per la Giustizia “Piero Calamandrei”);

Per le organizzazioni sindacali:

Eugenio Sarno (Segretario Nazionale UIL Penitenziari); Leo Beneduci (segretario generale dell’ Osapp); Francesco Quinti (Coordinatore Nazionale FPCGIL Polizia Penitenziaria); Enrico Sbriglia, Segretario Nazionale del Sidipe (Sindacato dei Direttori e Dirigenti Penitenziari);