La verità non detta


di Fabiola Rinaldi

A volte resto ferma, immobile , osservando tutto ciò che mi circonda, vedo sguardi che si incrociano, labbra che sorridono, mani che si stringono e mi chiedo se tutto ciò realmente porta con sé la parola “amore”. Dicono che sia un sentimento che porta con sé tanta emozione e gioia ma mi sono resa conto che in realtà e’ facile da pronunciare e difficile da affrontare.
I due si incontrano per pura casualità in un posto non a loro appartenente, sembra come se già si conoscano, scambi di sguardi e di sorrisi…e poi???? Quella  verità non detta attraversa le loro menti… e subito entrano nel panico non prestando attenzione a ciò che stanno per perdere ma a  ciò che potrebbe dirne la gente, lui sta li chiuso nei suoi pensieri, vorrebbe trovare la soluzione giusta per uscirne ma anche per vivere questo sentimento ma sa che qualunque soluzione prenderà non sarà mai quella giusta; allora pur di non arrendersi continua dentro di se a interrogarsi e magari…chissà… si interroga proprio su quella verità non detta che, in qualche maniera, avrebbe potuto fermare tutto prima ancora di nascere. Lei è sola, pensa a lui, vorrebbe tendergli una mano per cercare di fargli capire ciò che realmente è disposta a fare per lui, ciò che potrebbe cambiare nella sua vita pur di non perderlo ma non ne ha il coraggio, vuole imparare ad amarlo in segreto auto-convincendosi che forse ci riuscirà mentre copiose lacrime attraversano il suo volto per quella verità non detta…crede che l’unica soluzione sia scappare da lui ma alla fine sa che non ci riuscirà mai perché’ e’ proprio lui che la trattiene promettendole un’ amicizia sincera…forse nessuno saprà mai se quella verità non detta avrebbe cambiato qualcosa…

“Terra bruciata”


di Tiziana Mignosa

Nell’ora della siesta

il mio piacere s’alimenta

quando nella terra dell’incanto

cogli occhi mi disseto e canto.

Amato è quel contrasto acceso

tra l’assolato fuori

e l’interno fresco

dolce penombra delle case

e il mare

è gorgheggio che al cielo s’alza

e al vento si concede

pettine gentile sulle liquide distese.

Fluidi

i cristalli di smeraldo

ai piedi delle scogliere a picco

e sull’arsura fichi d’india colorati

di rosso arancio e verde

e poi il viola

il giallo e il bianco

baldoria sulla tavolozza dell’estate.

Netti i profili degli azzurrini monti

sull’afa a nebbia che ingarbuglia l’orizzonte

fuoco e sentimento anche sotto la suola

che al nero dell’asfalto l’ardore tasta.

L’amore


“Voi capirete cosa sia veramente l’amore quando smetterete di considerarlo un sentimento. Il sentimento è obbligatoriamente soggetto a variazioni a seconda che si rivolga all’una o all’altra persona, mentre il vero amore è uno stato di coscienza indipendente dagli esseri e dalle circostanze.
Amare, non significa nutrire un sentimento per qualcuno, bensì vivere nell’amore e fare ogni cosa con amore: parlare, camminare, mangiare, respirare, studiare con amore… Amare significa aver accordato tutti i propri organi, tutte le proprie cellule e tutte le proprie facoltà, affinché vibrino all’unisono nella luce e nella pace. L’amore è dunque uno stato di coscienza permanente. Colui che ha raggiunto quello stato di coscienza sente che tutto il suo essere è impregnato di fluidi divini, e tutto ciò che fa è una melodia.”

Omraam Mikhaël Aïvanhov

Il retino acchiappa-farfalle


di Angela Ragusa

Cosa sarà di noi
quando in briciole sparse
diverrà il nostro sogno,
quando pure il ricordo
ogni attimo avrà cancellato
e solo vuoto abiterà
le stanze della memoria…

Cosa sarà del tempo intessuto
tra fili di passione e sentimento,
quando diverrà irto e spinoso
da lacerare anche ultimi brandelli
di un amore che si specchiava
nei laghi della verità…

Cosa sarà di questo cencio
abbandonato tra i dispetti,
pezza vecchia e lercia
sporca di fango,
trascinata nel mare
delle incomprensioni…

Cosa sarà di me
se mai smetto
di leccare le ferite,
(chiudo gli occhi e non immagino)
animale senza tana
(stringo forte il mio retino)
vagabondo tra i pensieri…
(in cerca di farfalle me ne andrò).

Pagella delle prestazioni sessuali: basta!


Nel salotto televisivo di Barbara D’Urso in ”Pomerigio 5” in onda su canale5, una signorina di nome Lea, che professionalmente svolge la mansione di addetta alle richieste del “sesso hot al telefono ( non conosco bene  l’inquadramento sindacale) ha dichiarato di aver scritto un libro, nel quale racconta le sue avventure sessuali, con personaggi noti e di averne stilato una precisa e accurata pagella riguardante le loro prestazioni.

  Basta, c’è un limite a tutto!

 La mia indignazione e rabbia raggiungono il livello di reazione linguistica, che mi costringe a puntualizzare che, a questo punto del percorso storico e evolutivo umano non si possono sentire ancora certi termini, l’incontro sessuale è tutto fuorchè una prestazione.

 Per chi volesse approfondire il concetto di prestazione: http://it.wikipedia.org/wiki/Prestazione_sportiva

 Come noi donne, da tempo e dopo lunghe e faticosissime battaglie di sensibilizzazione al rispetto,  pretendiamo di non essere considerate un “contenitore di sperma” sarebbe auspicabile che altrettante appartenenti al sesso femminile non considerassero gli uomini delle macchine ginniche.

 L’incontro tra un uomo e una donna, attraverso l’uso del  corpo risponde ad una richiesta di comunicazione profonda, di sentimento, di coinvolgimento, di ricerca intensa, di unione, che va al di là dell’atto meccanico vero e proprio.  Una donna, che consente ad un uomo di entrare nel suo corpo gli concede la sua anima, la parte più intima e nascosta,  raggiungerla è un privilegio che va condiviso insieme al concetto di rispetto delle parti coinvolte e soprattutto del dare e ricevere reciprocamente.

 L’incontro  è finalizzato al coinvolgimento di  tutti i sensi, compresa la sintonia e l’affettività tra le persone. L’atto sessuale ha questo scopo, amalgama, unisce, stabilisce compatibilità, crea confidenza e fiducia. La sensualità è indispensabile per conoscere e colmare le differenze materiali e spirituali, ma anche a indirizzare gli stimoli presenti nel rapporto. La sessualità interviene quando questo processo è maturato incanalando il piacere verso la soddisfazione genitale.

 Oggi, tutti vogliono conquistare più libertà, ma limitandosi all’aspetto sessuale, rischiano di svuotare i rapporti del loro collante naturale, che sta proprio nel rivalutare la sensualità. L’idea astratta della mente di una maggiore libertà sessuale, se manca la predisposizione dei sensi, rischia di risolversi in una falsa conquista.

 Per favore…

 Tu chiamale, se vuoi emozioni…

 Non votazioni…

 e mai , mai, PRESTAZIONI

 grazie

 Quando la mano di un uomo tocca la mano di una donna, entrambi toccano il cuore dell’eternità.
(Kahlil Gibran)

 da http://lorettadalola.wordpress.com/

“Come acqua”


di Tiziana Mignosa

 Quando il dolore è troppo

diventa come il nero pesto dell’inchiostro

anima come acqua

di corvino l’esistenza tinge.

Ora che l’adesso ha spento l’interruttore al tempo

e il sentimento raccatta punti di domanda

ti ritrovi ancora a rovistare

tra scarti di tepore e fiele.

Negli spaziosi luoghi dell’assenza

smarrita vivi l’ingorgo della mente

pensieri stropicciati

tenerezza e piombo.

Ma la ragione ti porta ad asserire

che anche se il fato ribaltasse il gioco

troppi sono i nei accatastati

che tu comunque non vorresti niente.

“L’amore”, riflessioni di Francesco Sabatino


 Una fanciulla chiese ad un profeta: “Profeta, parlami dell’amore”.

Ed egli così rispose: “Lo stolto è convinto di poter vivere senza amore. In realtà, esso è un sentimento che salvifica e vivifica l’uomo. È una luce che lo guida verso il bene, la felicità e la pace. Energia vitale che lo aiuta a vivere e a superare i problemi di ogni giorno. Un uomo, senza amore, non è niente. È come una piantina senz’acqua che cade, inaridisce e muore. Inoltre, la mancanza d’amore costringe gli uomini nelle tenebre e negli abissi del male, e non permette loro di elevarsi al bene.

Altro non so dire sull’amore, poiché esso è un sentimento così potente e sublime, che noi uomini, nella nostra condizione di miseria, meschinità e pochezza, con il nostro linguaggio, non riusciamo ad esprimere.

Però, una cosa voglio dirtela: ama tutti indistintamente e senza indugi, non riservare il tuo cuore agli egoistici appetiti di un solo uomo. È vero, L’amore erotico è un privilegio esclusivo da riservare ad un solo compagno, ma l’amore, in generale, va concesso a tutti.

Ama, bambina mia, e troverai la pace, ama e ti congiungerai con l’assoluto.

“Non abbiate fretta di confessare a qualcuno che l’amate…”


Non abbiate fretta di confessare a qualcuno che l’amate. È il
vostro amore a rendervi felici, a darvi l’impulso, il senso
della vita; ma poiché l’essere che amate non è ancora una
creatura perfetta, se conoscerà il vostro sentimento, senza
volerlo rischierà di rovinare tutto. Dirà: «Ecco una porta
aperta, coraggio, approfittiamone». Eh sì, è naturale. Quando
sentirete di non essere stati compresi, soffrirete, sarete
delusi, e allora cosa resterà del vostro amore?
Cercate di capire che la cosa importante è l’amore stesso, più
ancora della persona che amate, quindi non sacrificatelo a
qualcuno che rischia di distruggerlo, se fate l’errore di
rivelarglielo. Ne potrete parlare quando sarete veramente
pronti, forti, e lo stesso vale per l’altra persona. Ma nel
frattempo, non dite nulla, continuate ad amare, perché è il
vostro amore che vi nutre, che vi dà lo slancio, il gusto di
vivere, il desiderio di superare gli ostacoli. Dunque, non
perdetelo.”

Omraam Mikhaël Aïvanhov