Depressione, quarta causa di disabilità nel mondo


In una mozione presentata al Senato da un gruppo di senatori di opposizione e maggioranza, la richiesta al governo di impegni precisi. Per i promotori occorre individuare percorsi clinico-terapeutici distinti da quelli della restante patologia psichiatrica

una donna accucciata a terra

ROMA – La depressione è una malattia. Partendo da questa constatazione un nutrito gruppo di senatori di opposizione e maggioranza, con in testa Emanuela Baio del Pd, hanno presentato, martedì 16 in Aula al Senato, una mozione per chiedere impegni precisi al governo. Proprio in considerazione della depressione come stato patologico  – la depressione è oggi la quarta causa di disabilità nel mondo e, secondo l’Oms, sarà la seconda nel 2020 – secondo i promotori dell’iniziativa sarebbe utile individuare percorsi clinico-terapeutici distinti da quelli della restante patologia psichiatrica. La depressione – si legge nell’atto – è una patologia curabile ed esige un piano di cura personalizzato associando terapia psicologica e farmacologica.

Nella mozione si indicano quindi gli impegni che i parlamentari chiedono che siano presi dall’esecutivo: dalla sensibilizzazione della popolazione sulla depressione come patologia curabile, alla promozione delle iniziative volte a sostenere la persona depressa perché superi lo stato di vergogna e di paura, aiutandola a rivolgersi al medico di medicina generale e allo specialista; dal miglioramento dell’appropriatezza della diagnosi e della cura su tutto il territorio nazionale, al potenziamento della rete, su tutto il territorio nazionale, tra i medici di medicina generale e i centri plurispecialistici per la cura della depressione, da individuare anche al di fuori dei consueti percorsi diagnostico-terapeutici della sola psichiatria. Ed inoltre, tra gli impegni chiesti, anche quello di arrivare alla promozione di corsi di aggiornamento sulla depressione per i medici di medicina generale ed il miglioramento dell’accessibilità alla cura attraverso la disponibilità del supporto psicologico come necessaria integrazione della terapia farmacologia su tutto il territorio nazionale, con la possibilità di usare farmaci innovativi, già approvati a livello europeo e con il potenziamento degli ambulatori di supporto psicologico convenzionati con il Ssn.

da www.superabile.it

Niente più carcere, quarto giorno: conferenza dei Radicali “Quando lo Stato sbaglia…”


Martedì 16 febbraio, alle 11, alla sala conferenze stampa del Senato della Repubblica, si terrà la conferenza stampa “Quando lo Stato sbaglia. Casi, storie e proposte al Senato”. “Alcune volte, gli errori dello Stato, ancorché pochi, forse fisiologici, forse comunque troppi, lasciano le vittime a invocare verità, giustizia, risposte. Da parte di chi, se non da parte dello Stato stesso?”. È quanto si legge in un comunicato stampa.

“Lo Stato possiede gli anticorpi per prevenire, riconoscere e intervenire qualora le persone che agiscono in suo nome incorrano in errori? O tali anticorpi possono essere migliorati, resi più efficienti, se non alcune volte addirittura creati? Sono domande che non possono non interrogare profondamente la politica, rivolte in questa occasione, insieme all’associazione radicale il Detenuto Ignoto, da parte delle famiglie coinvolte nelle tremende, sospette storie di detenuti deceduti in carcere. Partecipano: Emma Bonino, vicepresidente del Senato; Rita Bernardini, deputata e membro della commissione Giustizia alla Camera dei deputati; Ignazio Marino, senatore e presidente della commissione parlamentare di inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Servizio sanitario nazionale che ha aperto una indagine sul caso Cucchi; Donatella Poretti, senatrice e segretaria della commissione Igiene e sanità al Senato; Ornella Favero, presidente di Ristretti Orizzonti; Laura Baccaro, criminologa. Moderano: Irene Testa, segretaria dell’associazione radicale Il Detenuto Ignoto, e l’avvocato Alessandro Gerardi”.

da www.ristretti.it

Dalla Camera al Senato è legge il decreto salva-precari


di Monica Maiorano

Ieri 18 Novembre l’assemblea di Palazzo Madama ha convertito in legge il decreto salva-precari. Il testo è giunto blindato dalla maggioranza alla Camera per scongiurare il rischio di non conversione visto che il provvedimento scadeva martedì prossimo 24 novembre.

Nel corso della discussione e’ stato anche votato un ordine del giorno del senatore Giuseppe Valditara (Pdl) con cui il governo si impegna a varare un piano pluriennale per la progressiva stabilizzazione del personale precario della scuola italiana entro l’approvazione del prossimo Dpef.

Approvato senza nessuna modifica rispetto al testo dello scorso 20 Ottobre alla Camera con 137 si di Pdl e Lega, 113 no di Pd e Idv e sette astenuti di Udc e Svp. Convertito in legge il decreto 134/09 che ha così efficacia immediata, già dall’attuale anno scolastico.

Viene confermato fino al 2011 l’inserimento nelle graduatorie dei precari con il sistema delle “code” su tre province in sostituzione di quello tradizionale a “pettine”. Tra due anni tornerà in vigore la possibilità, come avveniva fino al 2007, di spostarsi solo su una seconda provincia ma rispettando l’effettivo punteggio acquisito.

Per le supplenze temporanee i precari della scuola che l’anno scorso avevano un contratto annuale e rimasti quest’anno disoccupati avranno la precedenza assoluta a prescindere dall’inserimento nelle graduatorie d’istituto per le supplenze brevi dovute ad assenze temporanee dei titolari.

Accede alle supplenze anche chi, attraverso graduatorie d’istituto, ha maturato lo scorso anno, almeno sei mesi di supplenza.

I precari che percepiscono la disoccupazione possono essere impiegati percependo una indennità in progetti «di carattere straordinario» che possono durare fino a 8 mesi e che le scuole possono promuovere, in collaborazione con le regioni che li finanziano.

Ancora sui precari non è escluso che i contratti di supplenza dei precari si possano trasformare in contratti a tempo indeterminato ma questo accadrà solo nel caso di immissione in ruolo. La norma salva anche gli scatti stipendiali dei precari.

Giro di vite sui falsi disabili, i docenti precari che chiedono l’inserimento in graduatoria in una provincia diversa da quella di residenza usufruendo della legge 104 sui disabili saranno sottoposti a controlli più stringenti. Si tratta di una proposta della Lega che prevede, che i certificati che attestano la disabilità vengano controllati sia nella provincia di residenza che in quella di destinazione.

Introdotto l’anagrafe degli studenti, il ministero dell’Istruzione può acquisire dalle istituzioni scolastiche i dati personali, sensibili e giudiziari degli studenti e altri dati «utili alla prevenzione della dispersione scolastica».

Sull’esame di stato per esterni è previsto anche per chi risulta in possesso della promozione all’ultimo anno un esame preliminare sulle materie previste dal piano di studi dell’ultimo anno.

Salva-spese per i libri di testo, quelli adottati potranno essere cambiati solo per esigenze legate alla modifica degli ordinamenti scolastici oppure se vengono scelti testi in formato misto o scaricabili da Internet.

Spazio poi alla “sanatoria” per l’ultimo concorso svolto dagli aspiranti presidi siciliani, non avrà efficacia l’annullamento previsto con il decreto 140/2008.

Ovviamente soddisfatto il Ministro Maria Stella Gelmini che parla di un segnale importante perché i provvedimenti presi sono finalizzati a garantire il regolare svolgimento dell’anno scolastico e ad assicurare la continuità didattica.

Parole dure dall’opposizione, il decreto non fa che confermare i tagli per 8 miliardi alla scuola italiana.

La Cisl si pronuncia con soddisfazione e riserve. Sicuramente positivo l’ampliamento della platea dei beneficiari delle misure straordinarie a quanti hanno svolto, nel 2008/09, una supplenza di 180 giorni e quindi una riapertura dei termini per le nuove istanze di accesso ai benefici. Forti riserve sulla questione delle graduatorie per l’evidente contraddizione che si determina prevedendo, per il prossimo aggiornamento, il ripristino della possibilità di inserimento a pettine in una diversa provincia.

Fonte: Asca.it