Si è tenuto ieri pomeriggio alla Camera l’esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge 25 settembre 2009, n.134, recante disposizioni urgenti per garantire la continuità del servizio scolastico ed educativo per l’anno 2009-2010.
La novità principale che dovrebbe essere inserita, ma le notizie sono ancora incerte, è una graduatoria unica a partire dal 2011.
Nel testo che è stato presentato si legge: «Il decreto con il quale il ministro dell’Istruzione dell’università e della ricerca dispone l’integrazione e l’aggiornamento delle predette graduatorie per il biennio 2011-2012 e 2012-2013» è improntato «al principio del riconoscimento del diritto di ciascun candidato al trasferimento dalla provincia prescelta in occasione dell’integrazione e dell’aggiornamento per il biennio scolastico 2007-2008 e 2008-2009 ad un’altra provincia di sua scelta con il riconoscimento del punteggio e della conseguente posizione di graduatoria». Il che dovrebbe portare dal 2011 alla riduzione a due del numero di province per le quali si può esercitare l’opzione da parte degli insegnanti, nonché introdurre l’inserimento nelle graduatorie secondo la modalità cosiddetta ‘a pettine’ e dunque introdurre una sorta di graduatoria unica. Per la graduatoria attuale, resta quanto previsto dall’emendamento della relatrice Paola Pelino che ha confermato la possibilità di scelta in altre tre province, ma in coda alla graduatoria.
Ma proprio mentre si doveva votava il primo emendamento del decreto il clima diventa rovente.
Scoppia lo scontro quasi fisico tra opposizione e maggioranza tanto da dover intervenire i commessi per bloccare Polledri della Lega scagliatosi contro Soro che accusava Lupi di un comportamento scorretto.
Il risultato della votazione favorevole alla maggioranza è stato determinato dal voto di Carolina Lussana, entrata nell’Emiciclo a votazione aperta e che è stata attesa prima che venisse chiusa. Il capogruppo del PD Antonello Soro accusa il vicepresidente Maurizio Lupi di un comportamento scorretto, Lupi replica di aver rispettato il regolamento e dà la parola alla Lega riaprendo la votazione. Pochi attimi e al banco della presidenza scoppia il putiferio.
Al termine della votazione dure e amareggiate le dichiarazioni dei rappresentanti del PD.
”Oggi alla Camera mentre si stava votando il provvedimento sui precari della scuola e la maggioranza di centrodestra stava per diventare minoranza, abbiamo assistito a uno stravolgimento delle regole e del risultato. La conduzione dell’aula da parte del vicepresidente Lupi, ha fatto sì che il centrodestra, appena battuto sul rinvio in commissione della legge per dieci voti, tornasse ad avere la meglio. Dando la parola a tre deputati a votazione aperta, si è permesso che alcuni ritardatari potessero arrivare e, con il loro voto, bocciare l’emendamento dell’opposizione che impediva che i precari della scuola rimanessero tali a vita”.
Lo afferma Marina Sereni, vicepresidente dei deputati PD.
«Il governo e la maggioranza, con la complicità del vicepresidente Lupi, hanno scippato il futuro ai precari della scuola» attacca la capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni. «Il presidente Lupi perdendo tempo e infrangendo il regolamento – aggiunge – ha permesso ad una maggioranza, vergognosamente latitante in Parlamento, di bocciare il nostro emendamento che stabilizzava i precari della scuola e permetteva la regolarizzazione anche per chi finora era stato assunto con contratti a tempo determinato». «È veramente una brutta giornata per la scuola e per il rispetto delle più basilari regole democratiche. Le dichiarazioni del presidente del Consiglio a favore del posto fisso – conclude Ghizzoni – completano la colossale presa in giro nei confronti di tutti i precari».
Rinviata ad oggi nuova discussione alla Camera.
Fonte:Asca.