Quando la scuola diventa teatro e legalità


Nuovo debutto per Nicola Costa e per il suo “Ritratto di un’Isola”, lo spettacolo che l’attore, regista e drammaturgo catanese porta in giro da anni all’interno di scuole, istituti di pena, teatri ed anfiteatri dell’isola riscuotendo da sempre ampi successi di pubblico e critica.

A calcare la scena questa volta saranno i giovani allievi dell’Istituto Statale “Filippo Eredia” di Catania che, magistralmente guidati da Costa, svestiranno i panni di studenti scolastici per indossare quelli insoliti e impegnativi di “attori” che condurranno il pubblico in un viaggio simbolico e affascinante all’interno della vasta letteratura siciliana attraverso i versi dei nostri “padri letterari”,  poeti e narratori che con la loro opera hanno permesso alla nostra terra di Sicilia di raccontarsi secondo un modello ben lontano da quello descritto dagli stereotipi e dai facili moralismi.

Ma “Ritratto di un’Isola” è anche il viaggio con cui Nicola Costa – già insignito di numerosi riconoscimenti artistici in ambito nazionale ed europeo e tra questi il Premio Nazionale “I fiumi” a Venezia nel 2003 e il più recente Premio Aci e Galatea per il Teatro, ad Acireale nel Agosto 2007-  propone tra i versi e le sfumature di una terra che non ha eguali al mondo quel connubioo quasi perfetto tra humour ed eros, tra passione e religione, tra miseria e nobiltà, lLa forza del popolo siciliano, quella dell’animo e della propria natura, del proprio modo di essere e di vivere la quotidianità ed i sentimenti; ma è anche il ritratto di un tempo che fu: quello della manovalanza mafiosa comandata dai padrini di Cosanostra con la frequente complicità della classe politica, non solo isolana, ma anche e soprattutto italiana.

Nel testo dello spettacolo, tra le tante riflessioni, c’è né una a cui Costa riserva un’attenzione particolare: il “teatro sociale” come strumento di riflessione e aggregazione tra i siciliani di ieri e quelli di domani. “Il teatro – afferma il regista – non può essere bandito da una società che mira a definirsi civile. E se questo accade in Sicilia, avremo perso tutti la nostra battaglia morale”.

Tra i suoi prossimi impegni ricordiamo quello fissato per l’ormai vicino 24 Giugno nella splendida cornice del Teatro Antico di Taormina dove al fianco di alcuni prestigiosi colleghi quali Mariella Lo Giudice, Gino Paoli, la PFM e Roy Paci prenderà parte allo spettacolo Ad ali spiegate in memoria di Angelo D’Arrigo.

L’appuntamento per “Ritratto di un’Isola” è invece fissato per abato 12 Giugno con inizio alle ore 17:30 nell’Aula Magna dell’I.S.I.S. “Eredia” di Catania (ingresso libero sino a esaurimento posti) per uno spettacolo da non perdere che, ancora una volta, non mancherà di emozionare il pubblico presente.

“Ritratto di un’isola” di Nicola Costa al Teatro del TRE a Catania


di Daniela Domenici

Fervono i preparativi per il debutto del nuovo spettacolo in cartellone al Teatro del Tre in via Africa 31 a Catania che, ancora una volta, porta la firma di Nicola Costa, attore-regista e drammaturgo da anni impegnato sull’argomento “legalità” con il suo modo di far teatro, la cosiddetta “nuova drammaturgia”.

Recentemente la rivista Vivaverdi edita dalla S.I.A.E. ha voluto premiare l’opera di Costa dedicandogli un’intera pagina nell’edizione di Ottobre 2009 in occasione del debutto di “Scacco Matto al Re”, il suo precedente spettacolo in cui viene posta l’attenzione sul pianeta carcere nel nostro paese.

Ritratto di un’Isola”, invece, è lo spettacolo con cui Costa propone al pubblico una sorta di viaggio nell’ampia e variegata letteratura siciliana attraverso i versi dei nostri “padri letterari” che con la loro opera e, talvolta, con il loro sacrificio, hanno permesso a questa terra di raccontarsi secondo un modello ben lontano da quello descritto dagli stereotipi e dai facili moralismi.

Costa cita Omero, Teocrito, Lucrezio, Goethe, De Maupassant, Pirandello, Martoglio, Verga cioè alcuni tra i più celebri autori che, attraverso il teatro, hanno permesso ai siciliani del mondo di poter raccontare la propria storia – quella della propria origine e della propria tradizione – senza alcuna vergogna e senza pudori di sorta indossando l’abito semplice ed elegante di una dignità che, da sempre, ha contraddistinto questo popolo capace di ispirare e far innamorare i più grandi maestri di tutti i tempi.

Ma “Ritratto di un’Isola” è anche un altro viaggio nel simposio quasi perfetto tra humour ed eros, tra passione e religione, tra miseria e nobiltà. La forza del popolo siciliano, della propria natura, del proprio modo di essere e di vivere la quotidianità e i sentimenti nel bene e nel male, nella gioia e nella sofferenza, persino dinnanzi alla morte.

Ed è, infine, il ritratto di un tempo che fu: quello della manovalanza mafiosa comandata a bacchetta dai padrini di Cosanostra con la frequente complicità della classe politica, quella che ha offeso l’onestà di una terra e dei suoi valori uccidendo, per poche lire, chiunque non rientrasse nei piani di un progetto criminale da cui i siciliani onesti hanno sempre preso le distanze con un silenzio ostinato ed apparentemente sordo alla sete di giustizia perché impaurito, comprato e ottenuto senza scrupoli ma anche con parole e azioni forti e coraggiose o con il sacrificio di molti figli, colpevoli solo di aver creduto nei loro valori più alti. Quei figli che rivivono oggi grazie alla potenza di un esempio che non ha confronto con alcun reato mafioso. Il loro. Quello dei siciliani per bene.

Nel corpo dello spettacolo, tra le tante riflessioni, c’è né una a cui Costa riserva un’attenzione particolare ricordando i  morti delle stragi di Capaci e di via D’Amelio in cui persero la vita Giovanni Falcone, la moglie Francesca Mordillo, Paolo Borsellino e gli agenti di scorta. E lo fa attraverso alcuni versi tratti da “I siciliani nel mondo” a firma di un altro siciliano illustre, ucciso dalla mafia nell’ormai lontano 5 Gennaio 1984: Pippo Fava.

Sul palco, oltre allo stesso Costa impegnato nel ruolo di narratore e protagonista, anche i bravissimi allievi dell’Accademia del Teatro del Tre diretta da Gaetano Lembo: Daniele Sapio, Ornella Falsaperla, Gianmarco Arcadipane, Anna Patanè, Maria Rosa Sicali e Ornella Benenato

Un appuntamento da non perdere, al Teatro del Tre di Catania  da venerdi 26 a martedi 30 Marzo tutte le sere alle ore 21.00 tranne la domenica alle 18:00.