di Monica Maiorano
Il Ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, aveva già dichiarato il suo disappunto per il boom di assenze registrato nel mese di Ottobre di quest’anno rispetto allo stesso mese dell’anno precedente e dopo aver appreso delle assenze di novembre in aumento ha reso noto di aver firmato la versione definitiva del decreto che stabilizza le fasce di reperibilità a sette ore. Sarà operativo a fine mese sperando, sottolinea il Ministro, che già da gennaio le assenze per malattia possano cominciare a ridursi.
Per il Ministro si tratterebbe di comportamento “opportunistico” dei dipendenti della pubblica amministrazione che avrebbero approfittato, furbamente, della diminuzione degli orari di reperibilità in caso di malattia, ritornati da agosto alle vecchie quattro ore, incuranti dell’applicazione della decurtazione in busta paga dello stipendio accessorio.
La scuola, il comparto più opportunistico: da un’accurata rilevazione ministeriale sul 97% delle istituzioni scolastiche è risultato un significativo aumento nelle assenze per malattia con un picco nella scuola secondaria di primo grado, a seguire, nell’ordine la scuola primaria, la scuola dell’infanzia e quella secondaria di secondo grado.
Secondo il Ministro il trend positivo di assenze non ha alcun legame con le sindromi influenzali, ma vista l’accurata rilevazione ministeriale, viene spontaneo chiedersi, visto che nella scuola c’è stato il massimo opportunismo, si è fatta un’altrettanta accurata rilevazione ministeriale delle assenze degli alunni nello stesso periodo “incriminato”?
In ogni caso grazie al decreto legislativo 150, approvato in Parlamento circa tre settimane fa che conferisce al Ministro della Funzione Pubblica pieno potere di cambiare le fasce orarie, ecco che ricomincia la guerra ai “furbi” che avranno nuovamente vita dura.
Ecco l’annuncio:pochi giorni e tutti i dipendenti della PA, tranne i militari ed i vigili del fuoco, dovranno rimanere nel domicilio dichiarato alla propria amministrazione dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 18.
Fonte: Tecnica della Scuola.it