Siracusa: tripudio di sapori con Capotavola


Un vero e proprio tripudio di sapori nei quali riecheggiano antichi saperi. Gli uni e gli altri sono quelli legati non solo alla buona tavola ma anche alle eccellenze alimentari siciliane che oggi sono state ancora una volta le indiscusse protagoniste, assieme all’arte ed all’estro degli chef e dei pasticceri che si sono avvicendati ai fornelli, dell’appuntamento con ”Capotavola” che ha fatto tappa a Siracusa. E’ il giro d’Italia del gusto perduto per rilanciare e promuovere la conoscenza di quei piatti che sono parte della storia e della cultura dei nostri territori e che ora rischiano di scomparire dai nostri menu. Suggestiva location dell’appuntamento siciliano di questo fine settimana e’ stato il castello siracusano Maniace di Ortigia. L’antico maniero Federiciano, interessato da alcuni anni da importanti lavori di recupero e consacrato lo scorso anno come sede del G8 Ambiente, tra ieri ed oggi ha aperto le porte per ospitare l’evento patrocinato dal Ministro del Turismo con la partecipazione dell’Assessorato Risorse Agricole e Alimentari, il Dipartimento Pesca e l’Assessorato del Turismo della Regione Siciliana. Un appuntamento destinato anche a dare vita ad un programma in onda su Rai2 ogni sabato alle 11 nel quale verranno presentati i piatti della tradizione e le bellezze turistiche, culturali e architettoniche di tanti territori. E le telecamere oggi hanno ”curiosato” tra prelibatezze e manicaretti, tutti rigorosamente made in Sicilia, spaziando dal ”pesce spada a’ ghiotta” eseguito da Giovanni Guarneri, a ”capunata cu’ l’ovu niuru” di Gigi Mangia, passando per la pasta ”chi bastaddi a catanisa” ‘firmato” da Angelo Bosco per chiudere con la cassata di pistacchi di Carmelo Brancato. A condurre la ”maratona” tra le ecellenze alimentari siciliane e’ stata Alessandra Canale che ha avuto come ospite Laura Barriales

fonte Ansa

The Cookers omaggiano Freddie Hubbard


di Marco Manna

Per la rassegna” Jazz and wine” ieri sera al centro culturale ZO di Catania si sono esibiti i “The Cookers” per omaggiare il trombettista Freddie Hubbard morto il 20 dicembre 2008 in un ospedale di Los Angeles. Freddie Hubbard, virtuoso e versatile suonò con John Coltrane nel capolavoro “Ascension”, con Ornette Coleman nel maestoso “Free jazz”; non minori le sue collaborazioni con Herbie Hancock nel bellissimo “Maiden voyage” e nell’intenso “Out of lunch” di Eric Dolphy, militò inoltre nell’Art Blakey Jazz Messengers. Dopo una carriera gloriosa ,nel 1993 per un’infezione al labbro superiore non potrà più suonare la tromba, dopo un anno e mezzo di cure tornerà a suonare ma il flicorno. La malattia ormai ha compromesso  anche il suo equilibrio mentale, infatti nell’ultima occasione avuta di vederlo in concerto a Zafferana Etnea, prima di salire sul palco non si presentò sobrio poiché nascose i suoi problemi di salute con l’alcool. Tra alti e bassi tenterà di rimanere nell’ olimpo dei grandi del jazz, fino al dicembre 2oo8.Questa sera per onorarlo sul palco si sono presentati sei valorosi musicisti, vere perle del jazz. Il combo è costituito da Billy Harper al sax, tra le sue collaborazioni annovera i nomi di Max Roach, Randy Weston, Art Blakey ,David Weiss alla tromba, importante per la sua formazione la collaborazione con il pianista di John Coltrane, Jaki Biard, Eddie Henderson alla tromba gia’ con Woody Shaw,Dinah Washington e Alice Coltrane, arpista moglie di John Coltrane, ma questa è un’altra storia, Cecil Mc Bee al contrabbasso collaboratore di Miles Davis, Keith Jarrett, Sam Rivers, Wayne Shorter, Yusef Lateef, Freddie Hubbard, Bill Hart alla batteria con innumerevoli collaborazioni, tra le piu’ importanti quella con Miles Davis,George Cables al piano gia’ con Sonny Rollins, Gary Bartz, Sarah Vaughan. Il concerto si sviluppa nel territorio che ha reso famoso Freddie Hubbard ovvero l’hard bop. I brani che eseguono mettono in mostra le tecniche superbe senza mai essere fine a se stesse. Si inizia con “ Capra Black” le linee si muovono su note acute molto care a Freddie Hubbard, i musicisti sciorinano sui loro strumenti, possente il drumming di Hart, corpose le traiettorie sostenute dal pianismo di Cables, fluide  le note sviluppate dalla sezione fiati, perfetto il lirismo emanato dal contrabbasso di Mc Bee. Si prosegue con “Peacemaker” dove Hart con la batteria scandisce il ritmo irrequieto del cuore; il brano è basato su linee dai nervi scoperti per poi ammorbirsi. L’apoteosi viene giunta con l’esecuzione del capolavoro “The Core ”, dopo un intro di contrabbasso dove Mc Bee mostra la sua inarrivabile tecnica con un assolo da accapponare la pelle, il tema si sviluppa con delle soluzioni veramente roboanti dove Weiss anche se ha soli 45 anni mostra la sua padronanza alla tromba senza scimmiottare altri maestri, accanto a lui Eddie Henderson altra grande realtà nella storia della tromba che spesso lascerà  la scena per bere un buon bicchiere di vino, si mostrerà puntuale ed peculiare nei suoi interventi. Billy Harper sciorina al sax tracciando linee veramente trascinanti inarcandosi in note dai tempi veloci, Cables colora il tutto scegliendo tinte molto forti danzando sui tasti del piano. La performance prosegue senza mai  perdere la sua briosità con le intense ”Sweet Rita part 2” “The chief” e la finale “Priestess”. Dopo un’ acclamata esibizione il pubblico rimasto, veramente interessato al jazz non come molti con aria aristocratica che hanno  abbandonato la sala  mostrando  mancanza di sensibilità ed educazione, i musicisti si sono ripresentati per un bis dai sapori  profumati con ricercate spezie. Spiace segnalare che molti abbiamo pensato che capire di jazz e’ indossare giacche e cravatte,profumarsi ,bere un bicchiere di vino, ascoltare un brano e disturbare la platea scappando dalla sala. Strano notare che non erano presenti i cultori di jazz  di Catania . Il jazz è cultura non è musica per accompagnare un piatto di pasta alla carbonara, cotolette  e  bere vini pregiati. IL Jazz  ha bisogno di estimatori e non di un pubblico cosi poco interessato alla musica, che si mette in posa come se fossero loro quelli da applaudire e contemplare. Onore ai musicisti che hanno omaggiato con gusto, prelibatezza e senso di rispetto la memoria di un  grande del jazz. Freddie Hubbard è stato un grande trombettista, ma purtroppo molti intervenuti non sapevano neanche chi era il musicista che veniva celebrato. L’importante per loro era cenare non ascoltare musica. Anche se il comportamento del pubblico ci ha infastidito torniamo a casa entusiasti di aver assistito ad un grande evento. Alla prossima.

Musica: ‘Donne in jazz”, vocalist, pianiste e sassofoniste in prima fila


donne e jazzVocalist, pianiste, sassofoniste, contrabbassiste, autrici e compositrici. In sintesi: ”Donne in jazz”. A loro e’ dedicata la Rassegna omonima, giunta quest’anno alla settima edizione, in programma da domani al 6 dicembre alle Scuderie Aldobrandini di Frascati. L’iniziativa si svolge nell’ambito del progetto ”ControCanto”, ideato e promosso dalla Fondazione Adkins Chiti: Donne in Musica, in collaborazione con il Comune di Frascati, con il sostegno finanziario dell’ Assessorato alle politiche culturali della Provincia di Roma. Un appuntamento consueto per gli appassionati della musica di qualita’, un’interessante e progressiva scoperta per quanti vogliano avvicinarsi al Jazz percorrendo un itinerario tutto al femminile. Sono esclusivamente donne, infatti, coloro che hanno composto i brani in programma – musiciste del calibro di Joni Mitchell, Norah Jones, Sade, Rita Marcotulli e Patrizia Scascitelli, ma anche di Alice McLeod Coltrane e Gaia Possenti – e la maggior parte degli esecutori.

fonte adnkronos

Tornatore, Minoli e Veltroni a Catania


TE.ST

Librinscena

libri in cortile catania 

Catania, giovedì 5 novembre 2009

 

ore 17 – Sede della Regione Siciliana (Palazzo Esa)

presentazione della rassegna

intervengono

 il presidente della Regione Raffaele Lombardo

il presidente del Teatro Stabile Pietrangelo Buttafuoco

il direttore Giuseppe Dipasquale

il regista Giuseppe Tornatore

 

ore 18 – Monastero dei Benedettini, Aula “Santo Mazzarino”

Giuseppe Tornatore e Pietro Calabrese presentano il libro

Baarìa. Il film della mia vita (Rizzoli, 2009)

Domenico Tempio  intervista gli Autori

saluto di Antonino Recca, rettore dell’Università di Catania 

Comunicato stampa

 

“LIBRINSCENA”, LA NUOVA RASSEGNA PROMOSSA DALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE E DAL TEATRO STABILE

“Baarìa. Il film della mia vita”: Domenico Tempio intervista gli autori Giuseppe Tornatore e Pietro Calabrese

 CATANIA – “Librinscena”, la nuova iniziativa culturale promossa dalla Presidenza della Regione Siciliana e dal Teatro Stabile di Catania, debutta giovedì 5 novembre con un doppio appuntamento in due luoghi emblematici della vita culturale e sociale della citta: alle 17, nella sede della presidenza della Regione, la presentazione della rassegna; alle 18, al Monastero dei Benedettini, il primo degli appuntamenti in programma.

    La rassegna, ad ingresso gratuito, è dedicata ad incontri con rinomati autori di importanti di novità editoriali: Perciò è stata inserita nell’ambito di Te.St., il filone artistico e culturale che lo Stabile etneo riserva alla ricerca e alla sperimentazione. 

Il calendario, come si è anticipato, sarà illustrato alla stampa e al pubblico alle ore 17, nella sede catanese della Regione Siciliana (Palazzo Esa). Interverranno il presidente della Regione Raffaele Lombardo, il presidente del Teatro Stabile Pietrangelo Buttafuoco e il direttore Giuseppe Dipasquale. Ospite d’eccezione Giuseppe Tornatore, che interverrà un’ora dopo, alle 18, nell’Aula “Santo Mazzarino”, insieme al giornalista Pietro Calabrese, già direttore di “Panorama”, per presentare nell’Aula “Santo Mazzarino” il volume Baarìa. Il film della mia vita (Rizzoli, 2009). Ad intervistare gli autori sarà Domenico Tempio, prestigiosa firma del giornalismo nazionale e vicedirettore del quotidiano “La Sicilia”. Introdurrà il saluto del rettore dell’Università Antonino Recca.

Visto il successo di “Libri in Cortile”, manifestazione ospitata in estate nella corte di Palazzo Platamone, “Librinscena” replica e rinnova la formula, grazie ancora alla collaborazione di Maddalena Bonaccorso. Dopo quello del 5 novembre sono previsti altri due incontri al Teatro Ambasciatori (fissati per le ore 20): il 26 novembre con Francesco Merlo e Gianni Minoli,  il 18 dicembre con Walter Veltroni e Pietrangelo Buttafuoco.

Si parte con la presentazione di un testo che è diretta espressione del film Baaria, intenso capolavoro proposto per la nomination all’Oscar, esperienza non nuova per Tornatore, già vincitore della preziosa statuetta. E proprio il talento affabulatorio del cinema tornatoriano si fa scrittura in un libro a due voci, realizzato sotto forma di intervista. Tutta la magia della narrazione si trasfigura nel momento in cui dalla lontana Baarìa del titolo, luogo della memoria e della nostalgia, le due voci passano a ripercorrere la storia di una vita passata sotto il segno della macchina da presa.

        Dai racconti del nonno Cicco Tornatore, vaccaro che davanti al braciere declamava Dante e Shakespeare ai nipoti, al primo impiego come proiezionista, dai mille sogni sofferti e realizzati che l’hanno portato a soli 32 anni a vincere l’Oscar con l’indimenticabile “Nuovo cinema Paradiso” ai rapporti con attori e attrici protagonisti dei suoi lavori, Peppuccio Tornatore – grazie anche alla voce affettuosa di Pietro Calabrese, amico e complice, ammaliato dalla bellezza di Baarìa – ripercorre l’intera storia della propria famiglia e l’epopea del magico lavoro che ha sempre svolto, tenendo costantemente presente la narrazione di una Sicilia molto amata e mai del tutto lasciata.

        Ricco di consigli per i giovani che vogliano intraprendere il duro mestiere di fare film, umoristico nel ricordare i tempi del Supercinema, ma anche quelli del primo, duro approccio con la realtà romana e le case di produzione, Baarìa. Il film della mia vita diventa dialogo tenero e struggente nell’incanto delle cabine di proiezione, dei primi amori consumati sullo sfondo di vecchi film di Scola, e di un sogno che diventa realtà, trasfigurato da una pellicola.

“Librinscena” può contare sugli sponsor: Fondazione Puglisi Cosentino, Hotel Baia Verde, Videobank. Per informazioni: Teatro Stabile Catania, via Museo Biscari, 16, Catania; tel. 0957310811, fax 095365135, e-mail info@teatrostabilecatania.it, www.teatrostabilecatania.it.