“Uscita che fu di lì” di Antonella Cristofani – Sovera editore


di Daniela Domenici

In genere si segue il percorso di uno scrittore dalla sua opera prima fino alla più recente…chi scrive ha invece fatto il contrario: ha prima letto, apprezzato e recensito “La figlia dell’oca bianca”, una deliziosa raccolta di racconti, seconda opera di Antonella Cristofani e poi, sull’onda di questa, ha voluto leggere la prima antologia di quest’autrice, “Uscita che fu di lì”, anche questa pubblicata da Sovera editore.

Ciò che accomuna queste due sillogi, che le rende assolutamente godibili provocando un sorriso interiore ininterrotto, è l’incredibile ironia che le permea, di cui sono intrisi tutti i racconti alcuni dei quali meritano la “pole position”, secondo noi, e ci riferiamo in particolare all’ultimo, “Harem, perché no?” e a “San Valentino”. Altro elemento comune alle due raccolte è il surrealismo di cui sono venate che ti porta a immaginare un epilogo per poi lasciarti spiazzata con un finale completamente diverso. Invito i lettori e le lettrici a leggere con attenzione “Harem, perché no?”: potrebbero riconoscersi nella situazione surreale immaginata dalla Cristofani e, perché no, metterla in pratica!!! In “San Valentino” l’autrice riesce a mescolare, con delicatezza e ironia, i momenti di dolore e sofferenza in un ospedale con l’amore e l’affetto di una coppia “datata”. Altri tre racconti che, secondo noi, meritano un particolare plauso sono “Verginità”  e “Caro tappeto” ma non vi vogliamo dire come si dipanano, semplicemente surreali e deliziosi; e “La carrettella storica” che per chi non appartiene al mondo del teatro è “quella battuta che dici quando esci dalla scena alla quale però aggiungi tensione, vibrazione, trascinamento in modo che, nel momento in cui la voce svanisce dietro le quinte, tu spettatore senta nell’orecchio l’eco della battuta sussurrato da labbra fatte di aria e a quel punto stai già applaudendo…”.

Cultura: Garfagnana in giallo, concorso letterario per autori ‘investigatori’


Garfagnana in Giallo. Nasce in Garfagnana l’idea di costruire un concorso letterario dedicato ai racconti gialli che devono trovare ambientazione nella valle della Toscana lucchese. Castelnuovo con la sua rocca ariostesca, Castiglione e il suo castello, San Romano, Vagli, i grandi laghi, le vette apuane, le antiche battaglie e i passaggi degli eserciti, possono essere scenari dei racconti dei partecipanti. Il concorso e’ indetto e organizzato da Il Giornale di Castelnuovo e patrocinato dal Comune di Castelnuovo di Garfagnana, dalla rivista letteraria Prospektiva e dall’Associazione per il Turismo in Garfagnana e Media Valle del Serchio. Il premio e’ diviso in due sezioni. Giallisti in erba, alla quale possono partecipare giovani fino a 16 anni compiuti e Giallisti investigatori, ovvero tutti gli scrittori sopra i 16 anni. La giuria premiera’ i migliori racconti con la pubblicazione di un libro e con la cerimonia a Castelnuovo di Garfagnana (Lucca) che si svolgera’ nell’autunno del 2010.

Tutti gli autori inseriti in antologia riceveranno una copia del libro e un diploma. Durante l’evento verra’ premiato il miglior racconto per ciascuna sezione, con una targa e premi di produzioni artigianali e alimentari della Garfagnana. La giuria e’ presieduta da Enrico Luceri (autore Mondadori e vincitore del Premio Tedeschi) e composta da Andrea Giannasi, Sabina Marchesi, Barbara Coli e Maurizio Poli. Presidente onorario e’ il sindaco di Castelnuovo di Garfagnana. La scadenza del concorso e’ al 30 agosto 2010. I partecipanti devono inviare un racconto giallo ambientato in Garfagnana della lunghezza massima di 10 cartelle in formato A4. Il testo deve essere inedito e l’autore ne deve certificare la piena proprieta’ e il diritto d’autore.

fonte Adnkronos

Carceri: nasce il concorso letterario “Racconti dal carcere”


Nasce il Concorso letterario “Racconti dal carcere”, per la prima volta si ritroveranno insieme, sulla pagina, detenuti e scrittori di fama. La scrittura in carcere, il racconto autobiografico, l’incontro tra persone recluse e scrittori. Detenuti che raccontano di sé, che esplorano la propria esistenza attraverso la scrittura e che potranno avere l’occasione di farlo con dei tutor d’eccezione, scrittori affermati che li aiuteranno a dare più compiuta espressione letteraria al racconto della propria vita. E’ questa in sintesi l’idea da cui è nato il concorso letterario “Racconti dal carcere”, intitolato a Goliarda Sapienza, attrice teatrale e cinematografica, scrittrice che visse anche l’esperienza del carcere.

Il concorso è stato ideato da Antonella Bolelli Ferrera, giornalista e autrice di Radio3 Rai, promosso dalla Siae e dal Dap, Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. E con Dacia Maraini in veste di madrina. Un contributo concreto – sottolineano gli organizzatori – al principio della rieducazione del condannato sancito dall’articolo 27 della Costituzione, che promuove l’incontro tra scrittori, mondo editoriale, Siae e amministrazione penitenziaria.

Franco Ionta, Capo del Dap, ha accolto con convinzione l’invito rivolto da Giorgio Assumma, Presidente della Siae, a promuovere il concorso letterario negli istituti penitenziari perché, ha affermato, “la rieducazione delle persone condannate è un processo personale, che riguarda l’individuo, ma che non può prescindere dal contributo concreto e costante della società, dalla sensibilità e dall’interesse autentico di tutti coloro che, persone singole e istituzioni, si rivolgono al mondo della detenzione. Ben vengano, quindi, iniziative come queste, che rafforzano il rapporto tra carcere e società”.

Per il Presidente Giorgio Assumma “la Siae può dare un contributo significativo al concorso e il lavoro intellettuale della scrittura è una risorsa preziosa di elevazione spirituale e questa iniziativa può contribuire alla superiore finalità rieducativa della pena prescritta dalla nostra Costituzione”.

Fonte APCOM

Da www.notizie.virgilio.it

“Doniamoci racconti” ad Augusta


di Daniela Domenici

Martedì 10 novembre si è tenuto il secondo incontro “ Doniamoci racconti “ tra la libreria Letteraria e l’associazione Aifo guidata dal dott. Nello Rustica; anche in questa seconda occasione sono stati coinvolti i ragazzi delle IV e V dell’ITC di Augusta.

L’incontro ha permesso ai ragazzi di visitare la libreria e di prendere coscienza delle potenzialità che un luogo come questo offre; allo stesso tempo hanno avuto la possibilità di “sensibilizzarsi “ all’argomento dell’emarginazione sociale attorno al quale ruota l’Aifo.

Così i due librai, Viviana e Francesco, hanno illustrato tecnicamente che cosa è una libreria, come è organizzata,  cosa sono i settori, come ci si muove tra di essi, come si guarda un libro e come si cerca il proprio racconto.

L’Aifo, da parte sua, ha puntato l’attenzione sul lavoro svolto da Chiara Castellani, medico missionario da anni al servizio dell’associazione presso i luoghi dove la povertà e l’emarginazione ancora la fanno da padrone.

La seconda parte dell’incontro ha visto la lettura di due brani scelti dalle due proposte letterarie della serata e cioè il libro di Pam Cope “ Il paese dei bambini che sorridono “ e il libro di Chiara Castellani “ Una lampadina per Kimbau”. Questo ha permesso a tutti i presenti di riflettere sull’argomento dell’emarginazione e di capire, allo stesso tempo, come la lettura sia l’arma a nostra disposizione contro l’ignoranza.

La serata si è conclusa con l’augurio di incontrarsi ancora, magari coinvolgendo anche un pubblico più eterogeneo.

Doniamoci racconti…ad Augusta


AIFOdi Daniela Domenici

Martedì 10 novembre dalle ore 16.30 alle 17.30 si rinnoverà l’incontro con le quarte dell’ ITC di Augusta guidate dal prof. Nello Ruscica, referente per Augusta dell’AIFO.

L’incontro è l’unione di due realtà, la libreria “Letteraria” di Viviana e Francesco, sita in via Umberto 270 ad Augusta, e questa associazione, che decidono di scambiarsi o, meglio, “donarsi racconti”.

Questa volta verranno sottoposti all’attenzione dei ragazzi due titoli in particolare:

UNA LAMPADINA PER KIMBAU

e

IL PAESE DEI BAMBINI CHE SORRIDONO

Questo incontro è stato immaginato e organizzato per cercare di sensibilizzare la coscienza dei giovani e anche un po’ le nostre sui temi cari all’associazione AIFO ma anche al piacere della lettura.