di Francesco Sabatino
il profumo del mare
sentendo l’onde frusciare
da me dolcemente
ti lasci cullare.
Al chiarore candido della luna
ti prendo per mano
e ti sussurro piano:
ti amo.
di Daniela Domenici
Credo proprio che il mese di settembre sia il “SUO” mese non perché il suo corpo mortale ci abbia lasciato per tornare alla Casa proprio in questo mese ma perché per me e altre due carissime amiche sono successi episodi “con LUI” in questo mese.
A me nel settembre del 2001 è capitato all’improvviso di percepire, intensissimo, il SUO profumo, non lo conoscevo prima ma l’ho ri-conosciuto subito, unico, non descrivibile e, in parallelo, la mia più cara amica G. lo ha sentito nello stesso momento uguale a casa sua…
A Serena C., oltre agli episodi da lei descritti nella sua testimonianza scritta nel suo profilo di FB, ne sono successi altri due in questo mese che danno la misura della SUA presenza nella vita di Serena e di quanto Lui la metta in guardia, nel bene e nel male.
Ad A.R. ne è accaduto uno, all’improvviso, in questo mese, che mi ha confidato e che ha, secondo me, una valenza maggiore perché è successo nella sua terra natale ed è stato premonitore di fatti a lei inerenti, positivi e negativi.
di Tiziana Mignosa
C’è un senso di marcia per molte cose della vita, ma non per la musica dove la geometria, su cui si fonda, garantisce eccezioni dentro l’armonia. Il maestro Maurizio Mastrini, il 17 febbraio del 2008, è divenuto simbolo della reversibilità, quando, dopo un sogno rivelatore, ha iniziato ad eseguire brani di grandi compositori al contrario, vale a dire dall’ultima alla prima nota con le difficoltà tecniche del caso. Da allora la sua vita, racconta all’ADNKRONOS, “si è rimessa in ordine”: lui è tornato a vestire i suoi veri panni, quelli del pianista (per 5 anni aveva lasciato ai margini la sua arte facendo l’imprenditore della musica), i ritmi frenetici sono finiti, la cadenza delle stagioni è di nuovo compagna di gesti quotidiani, lo spazio per suo figlio è cresciuto e le scelte professionali seguono costantemente questo vento nuovo.
Rende bene l’idea in questo senso l’aver voluto eseguire a Fano un Concerto per l’Aurora alle 4 e 45 del mattino: “Sono arrivato davanti al mare quando stava per spuntare l’alba – racconta – Nel silenzio assoluto, ho cominciato a suonare, mentre tutti dormivano sapendo che sarebbero stati svegliati dalle mie note. Per me è stata un’esperienza incredibile, magica. Ho suonato per un’ora ad occhi chiusi, completamente immerso nella natura. Poi, pian piano, mi sono ritrovato circondato dalle persone che in ordine sparso si andavano svegliando”.
Le cose semplici, che la natura offre e che spontaneamente ci attraggono, sono gli elementi cui Mastrini sceglie di legare la sua musica: i profumi, il mare, l’uva. Elementi che si fondono con i brani dei concerti che il Maestro toscano ha in programma in Europa e in Italia. “In questa mia nuova vita ‘al contrario’ – dice – sono dentro quello che sto vivendo secondo dopo secondo. Le mie giornate, paradossalmente, sono noiose, perché sono fatte di piccolissime cose, semplici, verso le quali io sono in ascolto. Non voglio perdere nulla. Sono tornato alle emozioni, quelle che nascono ad ogni alba, ad ogni tramonto, alla prima neve (a novembre farò un concerto vicino Trento in onore dei primi fiocchi), quelle che provo quando do il bacio della buona notte a mio figlio, quelle di un profumo”.
Ed infatti il singolo del suo secondo disco ‘Profumo’ nell’esecuzione dal vivo viene abbinato ad un ballerino che, danzando, sparge essenze profumate, tra il pubblico. Insomma, Mastrini vuole esplorare e vuole far esplorare. Anche il cd che uscirà il 18 settembre, ‘Contrario’, è parte di questo fil rouge. E’ “un disco di meditazione – spiega – E’ fatto di pochissime note ma note che trasmettono emozioni. Già avevo sperimentato nel primo disco un brano con sole 200 note, le più semplici che si possano fare al pianoforte. Ho constatato, andando su youtube, che il brano è stato usato in moltissimi paesi del mondo per commentare le immagini”.
Questo prossimo cd, in più, ha la particolarità di essere distribuito insieme al Sagrantino al ContRario nelle enoteche e nelle botteghe del gusto di tutta Italia, perché, di fatto, è ‘nato’ per lui: il pianista umbro, infatti, ha composto i brani immerso nell’atmosfera dei vigneti e del cammino che porta l’uva a divenire un vino pregiato.
“La follia” di suonare al rovescio, racconta Mastrini, “mi ha portato e mi porta continuamente a conoscere persone incredibili, come è accaduto con il produttore Filippo Antonelli, proprietario della tenuta Antonelli San Marco, la prima cantina del territorio a uscire con un vino a base di sagrantino in purezza che non sia Docg. Un vino che, al contrario del ‘fratello maggiore’ affinato in legno, fa solo un passaggio in acciaio”. Il Cd, in onore di questo binomio sensoriale, sarà distribuito insieme al Sagrantino al ContRario nelle enoteche e nelle botteghe del gusto di tutta Italia”.
Grazie alla sua scelta controcorrente, ha fatto molti incontri fuori dagli schemi e particolarmente interessanti, come quando, svela, “chiacchierando con Silvana Giacobini, in un ‘dietro le quinte’, ho saputo che lei scrive al contrario”.
La Giacobini, infatti, – come lei stessa conferma – scrive “da destra a sinistra” da quando era piccola “come Leonardo Da Vinci”, sorride la giornalista. “Scrivo anche da sinistra a destra, come tutti, ma conservo l’attitudine di scrivere al contrario che ho continuato a sviluppare anche a scuola persino scrivendo in greco. Divertente – racconta – rendersi conto che nessuno poteva capirci nulla”. Insomma, tornando al Maestro Mastrini, l’avventura della reversibilità gli ha dato e gli continua a dare molto, come uomo. E’ sì perché, dice il pianista, “come musicista dal 17 febbraio 2008 (giorno del sogno rivelatore) “non ho scoperto nulla. Ho solo trovato un brano nascosto in uno già esistente”.
Certo, non sono mancate le difficoltà tecniche, perché rovesciare la lettura di una partitura significa entrare in sintonia con il nuovo senso del battere e del levare, ma, dice Mastrini, “non mi sono scoraggiato alla prima lettura perché quello che usciva era fantastico. Mi sono reso conto di quanto era importante per me ciò che stavo facendo dalla scarica di adrenalina che mi dava già alle sei del mattino”.
fonte Adnkronos
di Maria Grazia Vai
Sulle note di “ Summer Sun “ Chill Out Music by Blank & Jones
Del mare che mi scorre,
delle rincorse,
il fiato sull’inciampo
spostati i desideri
sull’intreccio di corallo
Di nudità segrete
dischiude i polsi
di cera e spighe d’oro
mano germoglia
Di calda pietra e inchiostro,
dei verbi dell’amore
i lacci stringe
un dondolio nell’inguine
gli occhi ricuce
D’anemone mirtillo
e rose rosse
Sulle mie gambe
Profumo
– che riluce –
di Maria Grazia Vai
Sulle note di BUDDHA BAR “ Sacral Nirvana
Sei miraggio
tra i coni d’ombra di un prisma
Profumo di labbra bagnate
e di candele scianti
Adorna delle tinte di seta
sei d’ambra la goccia, densa
di carnali
e luminosi amplessi
Liquido, vibrante e lucido
Color di geranio,
di muschio e conchiglie
Cuore nudo
Cuore di lupo
Ti trattengo
sulla pelle dischiusa
Nello scrigno dorato,
nelle mie stelle di cera
E sei tremulo, straziante respiro
Della pioggia, un gemito
Del mare l’impeto,
sinuoso il battito
Mentre
scivoli dentro – e sconfini,
fiorisce l’onda
tra le onde – e le pietre.
di Angela Ragusa
…creatura marina,
corrente sotterranea
alla terra protesa,
attesa dal sole…
…sale corrode
chiglie di navi
niente più remi
a fendere l onda
e spande profumo
di mare un gabbiano
che avvolge di ali
infinito rosso tramonto.
Sirena emerge
da vortici e abissi
scioglie le chiome
al vento del sud…
…scoglio giaciglio
nel respiro dell’aria
nenia soffusa
rumore di acqua,
languido sonno
alle ciglia arricciate
racconta capricci
e si dona alle onde.
di Angela Ragusa
Ammutoliscono le ore
in questa attesa straniera
che sconosco a me stessa..
Eppure, sotto questa montagna
che proietta la sua ombra
e fa di questo buio
groviglio di sentieri
che non riescono più
ad indicare strade…
bussare a quei portoni non serve.
Solo vicoli ciechi
al mio cuore emigrante
solo finestre chiuse
di storie mai esposte …
Schiavi del silenzio ,
dimentichiamo cos’è l’ascolto
e muti ,corpi raminghi
alieni a noi stessi
dimentichiamo pure
il profumo delle rose…
E maggio giunge
e sboccia il ciliegio.
di Tiziana Mignosa
di passione s’accende il sabato sera
dispettosi i giorni
non rispettano i tuoi tempi.
Luci e desiderio
chiavi di violino blu nel blu
dita affusolate che tratteggiano
quella parte di te che hai paura ad ascoltare.
Delicatezze dalle tinte travolgenti
cerini dallo zolfo bagnato
infinite scintille che alimentano
l’intensità del fuoco imploso.
Sorrisi e negazioni
fanno da cornice al profumo acerbo delle ventitre
voglia che mai ti porta
dove l’arsura vorrebbe stemperare
e mentre le ore
si rimpiccioliscono nel sonno
amaramente spiombi
sull’ennesimo bluff da dimenticare.