L’amore di Kyria


di Daniela Domenici

Si è da poco conclusa, nella stanza del sindaco di Priolo (SR), Antonello Rizza, la conferenza stampa per la presentazione del film, le cui riprese stanno per essere terminate, “L’amore di Kyria”.

Caratteristica principale di questa pellicola è l’essere quasi completamente siciliana eccetto che per la presenza di due “forestieri” come Philippe Leroy e Francesco Paolantoni.

L’autore della sceneggiatura è Antonio Zappalà, in arte Zeta, alla sua prima opera cinematografica, il regista è Carlo Simone Tranchida, anche per lui un’opera prima, lo scenografo e costumista è Riccardo Perricone, l’autore delle musiche è Giuseppe Furnari e il direttore della fotografia Dario Germani. Il produttore esecutivo è Luigi Augelli, anche lui, come tutto il cast tecnico, autoctono siciliano il quale ci ha dichiarato che il film ha avuto il sostegno economico di una serie di imprenditori priolesi, siracusani e catanesi.

A parte i succitati Leroy, nel ruolo di Cosmos, un personaggio un po’ misterioso, e Paolantoni, quest’ultimo protagonista maschile del film, brillano nel cast i nomi di Francesca Ferro, protagonista femminile, Guja Jelo che interpreta la moglie di Paolantoni e, tra gli altri (ma ci dispiace se non li citeremo tutti ma rimedieremo appena avremo il cast completo), Lorenzo Falletti, Mara Di Maura, Emanuele Gullotto, Angelo Russo.

Il film è stato interamente girato in provincia di Siracusa.

La trama in breve come l’ha raccontata il regista in conferenza stampa: è una commedia brillante ma non comica, nasconde dell’amaro, una profonda solitudine dei protagonisti, ognuno è racchiuso nel proprio mondo. Elemento che sconvolgerà la vita di tutti è uno spirito, Kyria appunto, interpretato dalla Ferro che, dopo essere stato condannato a rimanere chiusa in uno scrigno per 200 anni, torna sulla terra e, attraverso varie vicende, sconvolge gli equilibri delle vite dei protagonisti ma non vi diciamo come va a finire, come ha concluso Tranchida, altrimenti non andrete a vederlo nei cinema quando uscirà tra poco.

I due gemelli siciliani


di Daniela Domenici

Un celebre testo, uno dei più rappresentati tuttora dopo 2200 anni, del grande autore latino Plauto tradotto in lingua siciliana mantenendone la struttura originaria e arricchendolo di “inserti” musicali: questo è “I due gemelli siciliani – I Menecmi” che ha debuttato ieri sera sul lungomare di Priolo (SR) nell’ambito della rassegna “Teatro sotto le stelle” e che sarà portato in tournèe nei prossimi giorni in varie località della Sicilia orientale.

Autore di questa “operazione”, un’altra delle sue “sfide” vinte è Angelo Tosto, autore, attore e regista che si  è avvalso delle musiche de I Lautari, composte per l’occasione, della perfetta scenografia di Salvo Manciagli e dei bellissimi costumi di Rosi Bellomia.

La trama de “I Menecmi” è tutta giocata, per chi non la conoscesse, su di una serie di equivoci nati dal fatto che uno dei due gemelli che si era perso viene creduto morto e quindi all’altro, per onorarne la memoria, viene dato lo stesso nome fino all’incontro dei due che scioglie tutti i dubbi e chiarisce tutti gli accadimenti.

I due fratelli protagonisti sono stati interpretati in modo assolutamente esilarante e perfetto da Giampaolo Romania e Rosario Petix mentre a Giuseppe Castiglia vengono affidati ben tre ruoli, il narratore Prologus, il parassita Spazzola e il suocero di uno dei due Menecmi, che riesce a caratterizzare con vera bravura arricchendoli anche con gli inserti musicali creati ad hoc dal regista Tosto: complimenti e applausi meritati a tutti e tre.

E i nostri applausi vanno anche alle protagoniste femminili, Luana Toscano che sia nei gesti che con l’abbigliamento interpreta davvero bene l’amante molto appariscente e poco raffinata, Claudia Bazzano perfetta nel ruolo della moglie sempre arrabbiata e manesca, Amalia Contarini che impersona la vecchia e comicissima serva con battute e gesti che strappano applausi.

Del cast fanno parte anche Laura Tornambene che interpreta l’amica dell’amante e Marco Fontanarosa e Luciano Leotta nel ruolo di due servi.

Nonostante il tempo atmosferico di ieri improvvisamente inclemente che stava per compromettere il debutto di questa commedia un folto pubblico partecipe e attento ha applaudito “I due gemelli” a cui auguriamo di avere, nelle prossime piazze siciliane, tutto il successo che merita.

pur se in ritardo ci sembra doveroso ammettere una nostra svista: del cast fa parte anche Alberto Bonavia nel ruolo del servo di uno dei gemelli, le nostre scuse all’attore…

A Priolo (SR) il 1° campionato regionale di nuoto per diversabili siciliani


di Daniela Domenici

Si è appena concluso con le varie premiazioni il 1° campionato di nuoto regionale per diversabili, provenienti da molte province della Sicilia, presso la piscina Tapsos di Priolo (SR), una struttura costruita ad hoc per accogliere chi soffre di qualunque forma di disabilità.

Fortemente voluto e splendidamente organizzato da Giovanni Spadaro, dell’associazione onlus Il Faro di Augusta, che è riuscito a trovare tanti e diversi sponsor per questo suo progetto, ha visto gareggiare insieme diversabili psichici e fisici, divisi soltanto tra “agonisti” e promozionali”, come mi ha spiegato la gentilissima Cinzia Deliberto, delegata regionale del FISDIR, federazione che raggruppa al suo interno le persone con disabilità psichica mentre i disabili fisici fanno parte del CIP che poi passeranno alla FIN, federazione italiana nuoto, perché i regolamenti degli agonisti diversabili sono gli stessi dei nuotatori normodotati. A una mia domanda specifica la sig.ra Deliberto mi ha spiegato che questi atleti gareggiano in tutte le specialità, come i normodotati, quindi tutti e quattro gli stili e anche la staffetta; le età variavano dagli 8 ai 50 anni e naturalmente hanno gareggiato sia uomini che donne. Era presente anche il vice-presidente Ninni Gambino che ha voluto dire qualche parola sull’evento e che ha poi gareggiato insieme a Giovanni Spadaro, l’infaticabile organizzatore del campionato.

La sig.ra Deliberto ha aggiunto che alle Paralimpiadi di Londra 2012 ci saranno, per la prima volta, anche atleti disabili psichici e che ci sono buone probabilità che partecipi anche qualche siciliano; e a settembre ci saranno in Messico gli internazionali di nuoto per ragazzi con la sindrome di down, oggi numerosissimi e tra i più bravi e agguerriti. Mi ha chiesto, a fine intervista, di poter ringraziare pubblicamente i due tecnici Dario Cerruto e Marco Davì  che hanno collaborato seguendo i campionati in maniera egregia sempre attenti e vicini agli atleti diversabili.

Prima di elencare le società siciliane che erano presenti oggi a Priolo i cui splendidi atleti hanno dato vita a questo evento accolgo l’invito di Giovanni Spadaro, anima di questo evento, che vuole ringraziare gli scout dell’Agesci Augusta 2 e del Masci che si sono prodigati con tanta disponibilità nel far sì che la gara andasse nel migliore dei modi.

Ed ecco i nomi delle società:

–      D’Alba Fiorita di Caltagirone

–      Coperta di Linus di Palermo

–      Life di Acireale

–      Swimming di Caltanissetta

–      Burgaro di Enna

–      Giampi di Catania

–      Come ginestre di Catania

–      Iride di Catania

–      Il Faro di Augusta

–      Torball di Catania

–      Augusta Nove di Augusta

Ci sono stati anche due momenti musicali prima dell’inizio della gara (l’inno di Mameli) e poco prima della premiazione (l’aria “Nessun dorma” di Puccini) a cura di William Grosso alla tastiera e Giovanni Di Mare voce.

E’ superfluo sottolineare le emozioni che ci hanno fatto vivere queste persone insieme ai loro formidabili allenatori, c’è stata sempre una sana competitività e un calorosissimo tifo ma quello che ha colpito di più è stato il notare come vengano trattati come atleti normodotati a tutti gli effetti dai loro allenatori e come l’elemento acqua elimini o comunque diminuisca quegli handicap fisici che fuori costringono a stare su una sedia a rotelle o con le stampelle: in piscina erano tutti uguali, liberi di volare nello stile prescelto e di esultare all’arrivo battendo un cinque con gli amici-allenatori.

Voglio concludere con una delle frasi che mi ha regalato il papà di uno degli atleti, Igor Catalano, un ragazzo down di 18 anni di Enna, che è una forza della natura di simpatia travolgente, un folletto, è attualmente campione italiano dei 50 m dorso e fa anche il batterista “Avere un ragazzo come Igor è un regalo della vita”.