di Monica Maiorano
Ieri 18 Novembre l’assemblea di Palazzo Madama ha convertito in legge il decreto salva-precari. Il testo è giunto blindato dalla maggioranza alla Camera per scongiurare il rischio di non conversione visto che il provvedimento scadeva martedì prossimo 24 novembre.
Nel corso della discussione e’ stato anche votato un ordine del giorno del senatore Giuseppe Valditara (Pdl) con cui il governo si impegna a varare un piano pluriennale per la progressiva stabilizzazione del personale precario della scuola italiana entro l’approvazione del prossimo Dpef.
Approvato senza nessuna modifica rispetto al testo dello scorso 20 Ottobre alla Camera con 137 si di Pdl e Lega, 113 no di Pd e Idv e sette astenuti di Udc e Svp. Convertito in legge il decreto 134/09 che ha così efficacia immediata, già dall’attuale anno scolastico.
Viene confermato fino al 2011 l’inserimento nelle graduatorie dei precari con il sistema delle “code” su tre province in sostituzione di quello tradizionale a “pettine”. Tra due anni tornerà in vigore la possibilità, come avveniva fino al 2007, di spostarsi solo su una seconda provincia ma rispettando l’effettivo punteggio acquisito.
Per le supplenze temporanee i precari della scuola che l’anno scorso avevano un contratto annuale e rimasti quest’anno disoccupati avranno la precedenza assoluta a prescindere dall’inserimento nelle graduatorie d’istituto per le supplenze brevi dovute ad assenze temporanee dei titolari.
Accede alle supplenze anche chi, attraverso graduatorie d’istituto, ha maturato lo scorso anno, almeno sei mesi di supplenza.
I precari che percepiscono la disoccupazione possono essere impiegati percependo una indennità in progetti «di carattere straordinario» che possono durare fino a 8 mesi e che le scuole possono promuovere, in collaborazione con le regioni che li finanziano.
Ancora sui precari non è escluso che i contratti di supplenza dei precari si possano trasformare in contratti a tempo indeterminato ma questo accadrà solo nel caso di immissione in ruolo. La norma salva anche gli scatti stipendiali dei precari.
Giro di vite sui falsi disabili, i docenti precari che chiedono l’inserimento in graduatoria in una provincia diversa da quella di residenza usufruendo della legge 104 sui disabili saranno sottoposti a controlli più stringenti. Si tratta di una proposta della Lega che prevede, che i certificati che attestano la disabilità vengano controllati sia nella provincia di residenza che in quella di destinazione.
Introdotto l’anagrafe degli studenti, il ministero dell’Istruzione può acquisire dalle istituzioni scolastiche i dati personali, sensibili e giudiziari degli studenti e altri dati «utili alla prevenzione della dispersione scolastica».
Sull’esame di stato per esterni è previsto anche per chi risulta in possesso della promozione all’ultimo anno un esame preliminare sulle materie previste dal piano di studi dell’ultimo anno.
Salva-spese per i libri di testo, quelli adottati potranno essere cambiati solo per esigenze legate alla modifica degli ordinamenti scolastici oppure se vengono scelti testi in formato misto o scaricabili da Internet.
Spazio poi alla “sanatoria” per l’ultimo concorso svolto dagli aspiranti presidi siciliani, non avrà efficacia l’annullamento previsto con il decreto 140/2008.
Ovviamente soddisfatto il Ministro Maria Stella Gelmini che parla di un segnale importante perché i provvedimenti presi sono finalizzati a garantire il regolare svolgimento dell’anno scolastico e ad assicurare la continuità didattica.
Parole dure dall’opposizione, il decreto non fa che confermare i tagli per 8 miliardi alla scuola italiana.
La Cisl si pronuncia con soddisfazione e riserve. Sicuramente positivo l’ampliamento della platea dei beneficiari delle misure straordinarie a quanti hanno svolto, nel 2008/09, una supplenza di 180 giorni e quindi una riapertura dei termini per le nuove istanze di accesso ai benefici. Forti riserve sulla questione delle graduatorie per l’evidente contraddizione che si determina prevedendo, per il prossimo aggiornamento, il ripristino della possibilità di inserimento a pettine in una diversa provincia.
Fonte: Asca.it