Cin Cin: brindiamo insieme !!! – Let’s toast together


di Daniela Domenici

“Temptation” è il mio 1000esimo inserimento in meno di tre mesi da che il mio sito è nato, sono felice dei risultati raggiunti fino a oggi; quando l’ho creato e gli ho dato questo nome, NUTRIMENTE, volevo tentare, nel mio piccolo, di “nutrire” la mente dei gentili lettori che sarebbero passati a leggere le cose che avrei pubblicato sia mie (recensioni e filastrocche) che di altri colleghi.

Dalla qualità delle vostre scelte di lettura nel mio sito (di cui vedo i “passaggi”) posso dire che sono davvero orgogliosa dei risultati raggiunti e che spero di crescere con voi ogni giorno migliorandomi e fornendovi sempre inserimenti di qualità, di nicchia, se volete, ma che diano spazio, soprattutto, a chi ne ha poco o niente: detenuti, disabili, bambini, omosessuali, immigrati.

 “Temptation” is my 1,000th post published since when, less than three months ago, my site was born, I am happy for the results achieved till today; when I created it and gave it this name “NUTRIMENTE”, I wanted to try, in my possibilities, to “feed” the brains of the kind readers who would have read the posts I would have published either mine (limericks and theatrical, cinema and book surveys) or of other journalists.

From the quality of your choices of what to read in my site (as I can see your “passages” there) I can say that I am really very proud of the results achieved and that I hope to grow with you every day improving myself and always providing you quality posts, particular ones, but which give space, above all, to all those categories who have little of it in the media: people in jail, handicapped people, children, gay people and immigrants.

Catena su Facebook: la moda del colore di reggiseno


reggisenoDa qualche giorno i frequentatori di si stanno scervellando: ma cos’è questa storia dei colori? Invece di leggere i soliti messaggi, sulle pagine del social network si moltiplicano gli enigmatici post composti da un’unica parola: “nero”, oppure “bianco”, o “beige”. E a scrivere così sono soltanto le donne. Gli uomini no.

Ora il mistero è stato scoperto. Fra gli utenti di sesso femminile sta girando un messaggio che invita a indicare come aggiornamento di stato il colore del indossato in quel momento. Solo il colore, niente altro. E il messaggio dice anche: “Sarà divertente vedere quanto tempo ci metteranno gli uomini prima di domandarsi perché le donne hanno un colore nel loro status”.

Non è certo il primo caso di . Così vengono chiamati in America i messaggi che si trasmettono come virus su e in generale sulla rete. La particolarità questa volta è che il fenomeno nasce con l’intento di escludere metà della popolazione mondiale. L’inventore del gioco ha voluto dargli un valore sociale, come spesso succede con i messaggi virali: scrivendo il colore del proprio si aderirebbe a una non meglio precisata campagna per richiamare l’attenzione sulla prevenzione del .

Non è chiaro chi sia stato il primo a lanciare il passaparola. Sicuramente tutto è partito dagli Stati Uniti. Qualche blogger sostiene anche di aver rintracciato il focolaio iniziale, che sarebbe da collocare nella città di Detroit. Una portavoce della fondazione Susan G. Komen per la lotta ai tumori al seno ha fatto sapere che la sua istituzione non ha avuto alcun ruolo nell’iniziativa, ma l’ha giudicata “un ottimo modo per far crescere la consapevolezza fra le donne: speriamo che reagiscano andando a farsi una ”.

da www.blitzquotidiano.it