Sara Errani fermata dalla cinese Na Li al torneo WTA di Varsavia


di Daniela Domenici

E’ appena terminato il match tra l’azzurra Sara Errani, 35eesima nel ranking mondiale, e la cinese Na Li, 12esima nella stessa classifica. Nei precedenti due incontri che le hanno viste di fronte ha sempre vinto l’atleta cinese quindi il compito per la tennista bolognese si è presentato arduo in partenza per il grande “gap”, il divario tra le due posizioni.

Il primo set se lo aggiudica la cinese in 36’ 11” di gioco con il punteggio di 6 a 2, nessun ace nè double fault da parte di entrambe le atlete.

Nel secondo set sin dall’inizio netto predominio della Li che si porta sul 4 a 0, al quinto game la Errani conquista il suo primo e unico punto grazie a una palla break ma la Li “ricambia” subito rubandole il servizio e portandosi prima sul 5 a 1 e poi sul 6 a 1 aggiudicandosi anche questo set e il match nel tempo complessivo di gioco di 1h 07’ 41”.

L’azzurra Sara Errani continua a vincere in terra polacca


di Daniela Domenici

Si è appena concluso il match tra l’azzurra Sara Errani, 35esima del ranking mondiale e la slovacca Magdalena Rybarikova, 51esima della stessa classifica; i tre precedenti incontri che le hanno vista sfidarsi si sono conclusi a favore della Rybarikova per 2 a 1.

Nel primo set sul 5 a 3 a favore della slovacca la Errani con un palla break inizia la rimonta e va sul 5 a 4 e poi è tutto un “batti e ribatti” fino 6 a 6, la Errani non vuole proprio “mollare” il set alla Rybarikova e conquista palla su palla anche nel tie break; numerosi i double faults a carico della slovacca, 6, e nessuno per l’azzurra. Il set che dura più di un’ora, segnale di un incontro molto combattuto e viene vinto da una tenacissima Errani per 7 a 6 in 1h 8’ 35”.

Secondo set con partenza subito in velocità per l’azzurra che si porta sul 3 a 1 grazie a due palle break e poi sul 5 a 3 all’ottavo gioco e poi vincere il set col risultato finale di 6 a 3 aggiudicandosi anche il match in 1h 50’ 10”.

Senza storia il match tra la Radwanska e la Pennetta a Dubai


di Daniela Domenici

Anche l’ultima delle azzurre abbandona il torneo WTA di tennis in corso a Dubai: negli ottavi di finale, nel match che si è appena concluso, la polacca Agnieszka Radwanska, n°9 del ranking mondiale, ha battuto in un’ora esatta di gioco, col punteggio di 6-4, 6-0 la nostra Flavia Pennetta, n°11.

Il match non ha avuto storia, la Radwanska nel secondo set non ha concesso neanche un game all’azzurra e ha addirittura conquistato gli ultimi due games a zero, senza lasciare neanche un punto all’azzurra.

Elevato il numero dei double faults della Pennetta, 4, e nessuno dell’atleta polacca, e uguale invece il numero degli aces, 3 a 3.

Scherma: CdM Salisburgo, bene la Vezzali


Non poteva pensare ad un regalo di compleanno migliore, Valentina Vezzali che, nel ”suo” giorno, vince la prova di Coppa del Mondo di fioretto femminile svoltasi a Salisburgo. Percorso netto quello della jesina che, da numero due del tabellone, ha raggiunto la finale dove ha sconfitto la polacca Sylwia Gruchala per 15-14. ”E’ stato un gran bel regalo di compleanno – dice, sorridendo, Valentina Vezzali -. Iniziare bene la stagione era importante e questo successo ripaga dei sacrifici che si continua a fare. Dopo i Mondiali di Antalya mi sono rimessa sotto, lavorando sodo ed inizio ad avere buone sensazioni. Sono contenta”. Ma la giornata azzurra e’, nel complesso, piu’ che soddisfacente. Dodici italiane nelle prime sessantaquattro, dieci nelle prime trentadue, otto nelle prime sedici, quattro nelle prime otto e tre nelle prime quattro.

”Ottimo esordio per tutto il gruppo – commenta un soddisfatto Stefano Cerioni, commissario tecnico del fioretto italiano -. Al di la’ della vittoria di Valentina, e’ il risultato complessivo che ci fa ben sperare”. Da segnalare la prestazione di Giovanna Trillini che, tornata in pedana dopo la seconda gravidanza, ha raggiunto gli ottavi di finale e non e’ riuscita a staccare il ”pass” per entrare tra le prime otto solo per due stoccate. (13-15 la sconfitta subita dalla coreana Nam).

Come sette giorni fa a Budapest, anche oggi, a Mosca, nella prova a squadre del Gp FIE, l’Italia di sciabola maschile conosce la sconfitta nell’assalto di finale. Ancora un secondo posto dunque per gli azzurri che sono usciti sconfitti, per 41-45, dal match contro la Francia. ”E’ un gruppo straordinario – commenta il Ct Giovanni Sirovich -. Non e’ facile confermarsi, ma i ragazzi anche oggi sono stati grandissimi ed hanno colto questo risultato che e’ senza dubbio da elogiare. Adesso si guarda alla prova a squadre del Gp FIE di Plovdiv dove lo scorso anno si vinse”. La formazione azzurra, composta da Aldo Montano, Gigi Tarantino, Diego Occhiuzzi e Giampiero Pastore, dopo aver superato agli ottavi di finale la Polonia col punteggio di 45-28, aveva sconfitto i padroni di casa della Russia per 45-36. In semifinale superata anche la Cina col netto punteggio di 45-39, prima di uscire sconfitti 41-45 dall’assalto contro la Francia.

fonte ANSA

Giorno della memoria, delegazione di atleti palermitani in Polonia


Lo sport non dimentica. E così l’olimpionico Rachid Berradi ed altri quattro ragazzi della sua scuola di atletica saranno oggi “Giorno della Memoria”, a Cracovia, in Polonia, per visitare il Ghetto Ebraico ed i campi di sterminio di Plaszow e Auschwitz teatro di morte per milioni di ebrei negli anni bui della II guerra mondiale.

La piccola delegazione palermitana è formata anche dai giovani Giovanni ed Antonio Farina, Sonia Lo Coco e Pietro Giovanni Vasquez ed è stata invitata dall’associazione Terra del Fuco a prendere il Treno della Memoria che partirà da Torino alla volta di Cracovia domani per non dimenticare.

“Si tratta di un avvenimento importante – spiega Rachid Berradi – per la crescita interiore di ognuno di noi. Sarà un momento unico per conoscere la storia e riflettere sugli errori del passato. Noi allenatori, gente di sport, abbiamo un compito importante che non è legato soltanto alla ricerca delle prestazioni, del miglior tempo e del miglior risultato. Abbiamo l’obbligo di educare e questo viaggio a Cracovia sarà un’esperienza che sicuramente ci aprirà le menti ed i cuori e che ci farà maturare ulteriormente”.

da www.livesicilia.it

Ritrovata la scritta “Arbeit macht frei”


VARSAVIA – E’ stata ritrovata la scritta ‘Arbeit macht frei’ rubata ad Auschwitz. Lo ha reso noto la polizia polacca.

Secondo la televisione di Stato polacca, cinque uomini sono stati arrestati per il furto avvenuto venerdi’, che ha sollevato un’ondata di indignazione nel mondo intero. Il portavoce della polizia di Cracovia (Polonia meridionale), Dariusz Nowak, ha detto alla France Presse che i cinque hanno eta’ comprese fra i 20 e i 39 anni e sono stati arrestati nel nord del Paese. L’ex lager nazista di Auschwitz-Birkenau si trova nel sud. L’emittente ha precisato che la scritta in metallo ‘Arbeit macht frei’ (‘Il lavoro rende liberi’) che campeggiava all’ingresso dell’ex campo di concentramento e’ stato spaccato in tre pezzi dopo il furto. Il movente della profanazione non e’ ancora chiaro.

fonte ANSA

Olocausto: rubato il cartello all’entrata del lager di Auschwitz


La polizia polacca ha annunciato il furto del cartello posto all’ingresso del campo di sterminio nazista di Auschwitz-Birkenau, in Polonia. La celebre insegna reca l’iscrizione in tedesco “Arbeit Macht Frei” (“Il lavoro rende liberi”). E’ la prima volta che la targa con l’oltraggiosa scritta, realizzata dai prigionieri, viene sottratta dal posto in cui fu messa nei primi anni ’40.

La portavoce della polizia polacca, Katarzyna Padlo ha spiegato che le autorità locali ritengono che il celebre cartello sia stato rubato fra le 3.30 e le 5 di venerdì mattina: le guardie hanno subito l’ancoato l’allarme e avvertito la polizia.

Secondo quanto riferito, il cartello è stato svitato da una parte e “strappato” dall’altra: le forze di sicurezza hanno subito avviato le ricerche, ma al momento non ci sono sospetti. La Germania aveva annunciato giovedì di essere pronta a una donazione di 60 milioni di euro per la manutenzione dell’ex lager di Auschwitz-Birkenau.

Jaroslaw Mensfelt, portavoce del sito, aveva definito “enorme” la donazione, augurandosi che anche altri Paesi potessero seguire l’esempio tedesco con altri contributi in risposta all’appello lanciato dal governo polacco. Il ministro degli Esteri tedesco, Guido Westerwelle, aveva detto che la donazione di Berlino rispecchia la “responsabilità storica” dei tedeschi.

Le reazioni di Israele
Indignazione è subito stata espressa da Israele per quanto accaduto. Il ministero degli Esteri israeliano ha definito il furto dell’iscrizione come una “azione disumana”, manifestando contemporaneamente tutta la sua fiducia sull’impegno delle autorità polacche per una soluzione positiva della vicenda.

Il portavoce Yossi Levi ha sottolineato che Israele “è allibito e oltraggiato” per quanto successo e si è domandato “quale tipo di mente disturbata possa concepire il furto di quel terribile simbolo innalzato dinanzi a un campo di morte”. Ha sottolineato comunque che lo Stato ebraico nutre “piena fiducia nelle autorità polacche impegnate nelle indagini” ed è convinto che la polizia riuscirà a catturare i responsabili e a far tornare l’iscrizione al suo posto, “a testimonianza degli orrori perpetrati” dal nazismo.

Il ministro dell’Informazione e della Diaspora, Yuli Edelstein (del Likud), che già in passato aveva espreso posizioni poco diplomatiche ed eccentriche rispetto alla linea ufficiale del governo, ha viceversa denunciato l’accaduto come “un fallimento della Polonia“, oltre che come un segnale del fatto che “gli atti di antisemitismo si stanno moltiplicando nel mondo”.

“Sono turbato”, ha commentato Avner Shalev, direttore dello Yad Vashem di Gerusalemme, il museo memoriale dell’Olocausto, sottolineando di non sapere chi “esattamente abbia rubato quel simbolo”. Ha poi aggiunto che ritiene che si tratti di neonazisti, e comunque che giudica l’episodio “un oltraggio” ai sei milioni di ebrei e a tutte le vittime del nazismo. E’ “un attacco alla memoria della Shoah, un atto che equivale a una vera dichiarazione di guerra”, ha detto, e che è attribuibile a “elementi che vorrebbero riportarci a quei giorni oscuri”. Sono certo – ha concluso – che il governo polacco farà tutto il possibile” per rintracciare i colpevoli e assicurarli alla giustizia”; e ha sottolineato la necessità che “il mondo illuminato lavori insieme contro l’antisemitismo e il razzismo in tutte le sue forme”.

fonte tgcom