“Terra bruciata”


di Tiziana Mignosa

Nell’ora della siesta

il mio piacere s’alimenta

quando nella terra dell’incanto

cogli occhi mi disseto e canto.

Amato è quel contrasto acceso

tra l’assolato fuori

e l’interno fresco

dolce penombra delle case

e il mare

è gorgheggio che al cielo s’alza

e al vento si concede

pettine gentile sulle liquide distese.

Fluidi

i cristalli di smeraldo

ai piedi delle scogliere a picco

e sull’arsura fichi d’india colorati

di rosso arancio e verde

e poi il viola

il giallo e il bianco

baldoria sulla tavolozza dell’estate.

Netti i profili degli azzurrini monti

sull’afa a nebbia che ingarbuglia l’orizzonte

fuoco e sentimento anche sotto la suola

che al nero dell’asfalto l’ardore tasta.

Dalla Camera al Senato è legge il decreto salva-precari


di Monica Maiorano

Ieri 18 Novembre l’assemblea di Palazzo Madama ha convertito in legge il decreto salva-precari. Il testo è giunto blindato dalla maggioranza alla Camera per scongiurare il rischio di non conversione visto che il provvedimento scadeva martedì prossimo 24 novembre.

Nel corso della discussione e’ stato anche votato un ordine del giorno del senatore Giuseppe Valditara (Pdl) con cui il governo si impegna a varare un piano pluriennale per la progressiva stabilizzazione del personale precario della scuola italiana entro l’approvazione del prossimo Dpef.

Approvato senza nessuna modifica rispetto al testo dello scorso 20 Ottobre alla Camera con 137 si di Pdl e Lega, 113 no di Pd e Idv e sette astenuti di Udc e Svp. Convertito in legge il decreto 134/09 che ha così efficacia immediata, già dall’attuale anno scolastico.

Viene confermato fino al 2011 l’inserimento nelle graduatorie dei precari con il sistema delle “code” su tre province in sostituzione di quello tradizionale a “pettine”. Tra due anni tornerà in vigore la possibilità, come avveniva fino al 2007, di spostarsi solo su una seconda provincia ma rispettando l’effettivo punteggio acquisito.

Per le supplenze temporanee i precari della scuola che l’anno scorso avevano un contratto annuale e rimasti quest’anno disoccupati avranno la precedenza assoluta a prescindere dall’inserimento nelle graduatorie d’istituto per le supplenze brevi dovute ad assenze temporanee dei titolari.

Accede alle supplenze anche chi, attraverso graduatorie d’istituto, ha maturato lo scorso anno, almeno sei mesi di supplenza.

I precari che percepiscono la disoccupazione possono essere impiegati percependo una indennità in progetti «di carattere straordinario» che possono durare fino a 8 mesi e che le scuole possono promuovere, in collaborazione con le regioni che li finanziano.

Ancora sui precari non è escluso che i contratti di supplenza dei precari si possano trasformare in contratti a tempo indeterminato ma questo accadrà solo nel caso di immissione in ruolo. La norma salva anche gli scatti stipendiali dei precari.

Giro di vite sui falsi disabili, i docenti precari che chiedono l’inserimento in graduatoria in una provincia diversa da quella di residenza usufruendo della legge 104 sui disabili saranno sottoposti a controlli più stringenti. Si tratta di una proposta della Lega che prevede, che i certificati che attestano la disabilità vengano controllati sia nella provincia di residenza che in quella di destinazione.

Introdotto l’anagrafe degli studenti, il ministero dell’Istruzione può acquisire dalle istituzioni scolastiche i dati personali, sensibili e giudiziari degli studenti e altri dati «utili alla prevenzione della dispersione scolastica».

Sull’esame di stato per esterni è previsto anche per chi risulta in possesso della promozione all’ultimo anno un esame preliminare sulle materie previste dal piano di studi dell’ultimo anno.

Salva-spese per i libri di testo, quelli adottati potranno essere cambiati solo per esigenze legate alla modifica degli ordinamenti scolastici oppure se vengono scelti testi in formato misto o scaricabili da Internet.

Spazio poi alla “sanatoria” per l’ultimo concorso svolto dagli aspiranti presidi siciliani, non avrà efficacia l’annullamento previsto con il decreto 140/2008.

Ovviamente soddisfatto il Ministro Maria Stella Gelmini che parla di un segnale importante perché i provvedimenti presi sono finalizzati a garantire il regolare svolgimento dell’anno scolastico e ad assicurare la continuità didattica.

Parole dure dall’opposizione, il decreto non fa che confermare i tagli per 8 miliardi alla scuola italiana.

La Cisl si pronuncia con soddisfazione e riserve. Sicuramente positivo l’ampliamento della platea dei beneficiari delle misure straordinarie a quanti hanno svolto, nel 2008/09, una supplenza di 180 giorni e quindi una riapertura dei termini per le nuove istanze di accesso ai benefici. Forti riserve sulla questione delle graduatorie per l’evidente contraddizione che si determina prevedendo, per il prossimo aggiornamento, il ripristino della possibilità di inserimento a pettine in una diversa provincia.

Fonte: Asca.it

Cronistoria del decreto salva-precari


di Monica Maiorano

salva precariNei giorni scorsi abbiamo seguito con non poca trepidazione le vicende riguardanti il mondo della scuola ed in particolare le discussioni alla Camera sul famoso decreto salva-precari.

Tutti abbiamo capito che c’è stato il via libera al decreto legge tra non poche polemiche, fuori e dentro l’Aula.

La Camera ha approvato il testo con 263 voti favorevoli di Lega e Pdl, 196 contrari di Pd e Idv e 33 astenuti dell’Udc. Il provvedimento passa ora all’esame del Senato.

Per fare il punto della situazione ricordiamo che tre sono gli emendamenti che riguardando da vicino i docenti precari e cioè l’estensione dei benifici del salvaprecari a tutti coloro che lo scorso anno hanno lavorato per almeno 180 giorni e la possibilità di impiegare i precari in progetti “di carattere straordinario” della durata di massimo 8 mesi, promossi da scuole e regioni, la possibilità di aggiornare le graduatorie ad esaurimento 2011/2013 richiedendo l’inserimento in un’altra provincia, a pettine, mantenendo il proprio punteggio ed infine la possibilità di trasformare i contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato sulla base delle immissioni in ruolo.

Per chi vive ed ha sempre lavorato nel mondo della scuola la domanda sorge spontanea: cosa è cambiato?

Assolutamente nulla, risponde il segretario della CISL, è stata scritta un’altra brutta pagina nella storia della scuola ribatte il segretario della CIGL ed il presidente dell’Anief annuncia nuovi ricorsi se il testo verrà approvato al Senato.

Intanto è previsto per oggi lo sciopero generale con manifestazione nazionale a Roma di tutti i lavoratori, indetto da Cobas, Cub e SdL per dare una forte risposta alla valanga di licenziamenti in corso, ai massicci tagli alla scuola pubblica con l’espulsione in massa dei precari, alla chiusura di tante aziende, all’attacco al contratto nazionale, alla xenofobia e al razzismo.

Fonte: Adnkronos

Decreto salva-precari, scontro fisico alla Camera di Monica Maiorano


scuola-fioroni-gelmini-thumbSi è tenuto ieri pomeriggio alla Camera l’esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge 25 settembre 2009, n.134, recante disposizioni urgenti per garantire la continuità del servizio scolastico ed educativo per l’anno 2009-2010. 

La novità principale che dovrebbe essere inserita, ma le notizie sono ancora incerte, è una graduatoria unica a partire dal 2011.

Nel testo che è stato presentato si legge: «Il decreto con il quale il ministro dell’Istruzione dell’università e della ricerca dispone l’integrazione e l’aggiornamento delle predette graduatorie per il biennio 2011-2012 e 2012-2013» è improntato «al principio del riconoscimento del diritto di ciascun candidato al trasferimento dalla provincia prescelta in occasione dell’integrazione e dell’aggiornamento per il biennio scolastico 2007-2008 e 2008-2009 ad un’altra provincia di sua scelta con il riconoscimento del punteggio e della conseguente posizione di graduatoria». Il che dovrebbe portare dal 2011 alla riduzione a due del numero di province per le quali si può esercitare l’opzione da parte degli insegnanti, nonché introdurre l’inserimento nelle graduatorie secondo la modalità cosiddetta ‘a pettine’ e dunque introdurre una sorta di graduatoria unica. Per la graduatoria attuale, resta quanto previsto dall’emendamento della relatrice Paola Pelino che ha confermato la possibilità di scelta in altre tre province, ma in coda alla graduatoria.

Ma proprio mentre si doveva votava il primo emendamento del decreto il clima diventa rovente.

Scoppia lo scontro quasi fisico tra opposizione e maggioranza tanto da dover intervenire i commessi per bloccare Polledri della Lega scagliatosi contro Soro che accusava Lupi di un comportamento scorretto.

Il risultato della votazione favorevole alla maggioranza è stato determinato dal voto di Carolina Lussana, entrata nell’Emiciclo a votazione aperta e che è stata attesa prima che venisse chiusa. Il capogruppo del PD Antonello Soro accusa il vicepresidente Maurizio Lupi di un comportamento scorretto, Lupi replica di aver rispettato il regolamento e dà la parola alla Lega riaprendo la votazione. Pochi attimi e al banco della presidenza scoppia il putiferio.

Al termine della votazione dure e amareggiate le dichiarazioni dei rappresentanti del PD.

”Oggi alla Camera mentre si stava votando il provvedimento sui precari della scuola e la maggioranza di centrodestra stava per diventare minoranza, abbiamo assistito a uno stravolgimento delle regole e del risultato. La conduzione dell’aula da parte del vicepresidente Lupi, ha fatto sì che il centrodestra, appena battuto sul rinvio in commissione della legge per dieci voti, tornasse ad avere la meglio. Dando la parola a tre deputati a votazione aperta, si è permesso che alcuni ritardatari potessero arrivare e, con il loro voto, bocciare l’emendamento dell’opposizione che impediva che i precari della scuola rimanessero tali a vita”.

Lo afferma Marina Sereni, vicepresidente dei deputati PD.

«Il governo e la maggioranza, con la complicità del vicepresidente Lupi, hanno scippato il futuro ai precari della scuola» attacca la capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni. «Il presidente Lupi perdendo tempo e infrangendo il regolamento – aggiunge – ha permesso ad una maggioranza, vergognosamente latitante in Parlamento, di bocciare il nostro emendamento che stabilizzava i precari della scuola e permetteva la regolarizzazione anche per chi finora era stato assunto con contratti a tempo determinato». «È veramente una brutta giornata per la scuola e per il rispetto delle più basilari regole democratiche. Le dichiarazioni del presidente del Consiglio a favore del posto fisso – conclude Ghizzoni – completano la colossale presa in giro nei confronti di tutti i precari».

Rinviata ad oggi nuova discussione alla Camera.

Fonte:Asca.

Precari, in bilico l’inserimento a pettine, prima parte di Monica Maiorano


Dopo  l’ordinanza del Tar del Lazio di sabato a favore dell’inserimento in graduatoria secondo il punteggio posseduto, è stato presentato un emendamento al decreto legge sui precari che dovrebbe risolvere la questione della gestione delle graduatorie d’attesa. L’emendamento è stato presentato ieri dalla Relatrice, on. Paola Pelino del Pdl, in XI Commissione per impedire nell’a.s. 2009-2010  l’inserimento a pettine nelle tre province aggiuntive, scelte dai docenti che hanno vinto il ricorso al TAR. La votazione è prevista per oggi.

D’altra parte, la posizione della maggioranza è stata espressa con chiarezza da Mario Pittoni, capogruppo della Lega Nord in commissione Istruzione del Senato: ”Quella di garantire le legittime aspettative dei docenti che hanno da tempo scelto una provincia e non devono essere scavalcati dai nuovi inseriti, è una battaglia della Lega Nord”.

Dello stesso avviso la Cisl Scuola, che dalla voce di Francesco Scrima, fa sapere di essere favorevole ad un intervento di tipo legislativo che faccia chiarezza sulla questione graduatorie. In tutte le altre province – che a differenza del passato, non comporta un trasferimento ma sono date come opportunità aggiuntiva – è giusto adottare soluzioni che non contrastino con i diritti e le legittime aspettative di altri precari i quali, avendo scelto, a suo tempo, quella graduatoria, chiedono di non vedere compromessa e vanificata la loro posizione”.

E nel frattempo dalla maggioranza si cerca anche di agevolare l’uscita dei docenti: è quanto prevede un emendamento alla Finanziaria,  avanzato dal senatore Giuseppe Valditara.

Si propone uno scivolo di due anni per i prof che entro il 31 gennaio 2010 lascino in modo volontario il lavoro. ”Al personale docente delle scuole statali, collocato nell’ultima fascia stipendiale, che entro il 31 gennaio 2010, con decorrenza dal successivo primo settembre 2010, rassegni le dimissioni volontarie dall’impiego, è concesso – si legge nel testo – un accredito contributivo figurativo di due anni, utile anche ai fini del raggiungimento del requisito minimo per ottenere il trattamento di pensione di anzianità. Nel caso in cui il docente fosse già in possesso dei requisiti minimi previsti, l’anzianità contributiva posseduta, viene incrementata di un anno per coloro che presenteranno le dimissioni entro la predetta data”.

Ma non mancano le critiche al testo ”blocca sentenze Tar”: Marcello Pacifico, presidente dell’Anief, l’Associazione nazionale insegnanti ed educatori in formazione, che ha patrocinato i ricorsi alla magistratura amministrativa, ha spiegato che il testo ”assume sempre più i contorni di una legge ad ‘personam et contra ius’, che sfugge al criterio della generalità della norma e pone un conflitto tra poteri dello Stato”.

Fonte: Ansa.it

Precari, in bilico l’inserimento a pettine, seconda parte di Monica Maiorano


Si è tenuta ieri un’altra battaglia tra “poveri”, i precari del Nord contro quelli del Sud.

Questa volta ha vinto la maggioranza guidata dalla Gelmini, oggetto della contesa, alcuni emendamenti al D.L .134/09 ( decreto salva-precari e inserimento in coda in altre province).

E’ stato approvato l’emendamento 1.301 teso ad annullare la sentenza del TAR del Lazio a favore dell’inserimento a “pettine”.

Respinti gli emendamenti dell’ANIEF che volevano la soppressione dei commi 1, 2, 4 dell’articolo 1, gli emendamenti 1.15 e 1.31 relativi all’immissione in ruolo e alla stabilizzazione del personale precario che aveva avuto tre anni anche non continuativi di contratto a tempo determinato, e l’emendamento 1.01 che prevedeva l’inserimento degli specializzandi A77, AFAM, COBASLID, SFP nelle graduatorie ad esaurimento.

Approvato, invece, l’emendamento 1.32 sulle convocazioni telematiche su posta certificata per le supplenze e il discriminatorio emendamento 1.300 cheamplia al personale docente con 180 giorni di servizio nell’a.s. 2008-2009 e inserito nelle GaE il diritto all’inserimento nelle graduatorie distrettuali .

ANIEF ribadisce il suo NO a questo decreto azzoppa-precari e ammazza-sentenze e ricorda a tutti i precari di partecipare alla manifestazione del 20 ottobre 2009 a Roma.

Quando si potrà dire conclusa questa guerra? Quando si tornerà a parlare di scuola quale agenzia di formazione di tutti e per tutti, aperta alle problematiche e alle istanze del sociale? …Non si tratta solo di “nodi al pettine” da districare…

Fonte: Orizzontescuola.it