Premi: Mario Vargas Llosa vince l’Internazionale Viareggio-Versilia 2010


E’ lo scrittore peruviano Mario Vargas Llosa il vincitore del Premio Internazionale Viareggio-Versilia 2010, che ogni anno viene assegnato in concomitanza con il premio letterario Viareggio-Repaci ”ad una personalita’ di fama mondiale che abbia speso la vita per la cultura, l’intesa tra i popoli, il progresso sociale, la pace”. La premiazione avverra’ a Viareggio venerdi’ 27 agosto, presso il Teatro Eden, nell’ambito della ottantunesima edizione del Premio Viareggio-Re’paci per l’assegnazione dei premi ai libri vincitori nelle sezioni di narrativa, poesia e saggistica. Nell’opera e nelle azioni di Vargas Llosa, si legge nella motivazione che gli e’ stata assegnata all’unanimita’ dalla giuria presieduta da Rosanna Bettarini, e’ stata ”riconosciuta l’aderenza alle caratteristiche statutarie volute da Leonida Repaci dal 1975 in poi”. ”Mario Vargas Llosa e’ stato per piu’ di quarant’anni, e continua ad essere ancora a pieno titolo, uno dei protagonisti della vita culturale e civile contemporanea. La straordinaria varieta’ e l’assoluto rilievo della sua produzione narrativa e saggistica – sottolinea la motivazione del premio – trovano conferma nella forza testimoniale con la quale ha attraversato, con accenti di singolare originalita’ e autonomia, la stagione delle ideologie e quella della loro crisi. Pochissimi altri intellettuali contemporanei riescono a dare sostegno, con tanto fascino, al dialogo spregiudicato e aperto, com’e’ necessario, tra i molteplici modi di sentire della nostra societa”’.

fonte Adnkronos

A Torino nascono le “guide migranti”


Al via a Torino il primo corso di formazione per “guide migranti”, cittadini di origine straniera che condurranno i turisti a conoscere le proprie comunità di origine nei quartieri più multietnici della città.  20 i partecipanti da Marocco, Senegal, Perù, Romania, Albania, Cina, ma anche italiani provenienti dalla Sicilia e dalla Calabria

«I migranti sono attori chiave nello sviluppo del turismo responsabile  a partire dalla loro capacità di essere ponte tra due territori e due culture» spiega Enrico Marletto, dell’agenzia Viaggi Solidali, che per prima promuove “le passeggiate migrande a Torino” e che organizza il percorso formativo per guide migranti. Uno o più giorni alla scoperta dei luoghi più caratteristici del “meticciato” torinese.

Talvolta per fare il giro del mondo non occorrono ottanta giorni, ma solo qualche ora. E’ questa la grande opportunità che fornisce il grande mercato torinese di Porta Palazzo, dove i contadini delle campagne e delle valli piemontesi, vendono fianco a fianco con i coltivatori cinesi, le donne marocchine con le borse ricolme di pane e mssemen appena sfornato, i macellai e formaggiai romeni che affettano parizer e caçkaval, e i pescatori siciliani che urlano pesce, pesce fresco bella ragazza, in un intreccio unico di sapori e profumi. O San Salvario, il quartiere più multietnico della città che sperimenta una positiva forma di integrazione tra le seconde generazioni di immigrati e con la nascita di numerose associazioni culturali.

Le nuove guide migranti saranno, in qualche modo, dei “mediatori culturali” del turismo, affiancando le guide tradizionali alla città e introducendo i viaggiatori alla cultura, la gastronomia e le tradizioni delle proprie comunità di origine.  Il percorso prevede una serie di incontri teorici con esperti per approfondire le tematiche del turismo responsabile ed alcune uscite sul territorio alla ricerca delle tracce della propria cultura. Un programma variegato di attività che vanno dalla ricerca di prodotti alimentari nel mercato al lavoro di censimento dei luoghi di aggregazione culturale e religiosa della città.   

Nella parte relativa alla formazione dei viaggiatori, il percorso “guide migranti” è sostenuto anche da Fondazioni4Africa: i migranti senegalesi, fra cui alcuni dell’Associazione Culturale Trait d’Union, saranno formati per gestire gli incontri con i viaggiatori che partiranno per il Senegal: a giugno ci sarà il primo test di questi incontri. 

Fondazioni4Africa è un’iniziativa che vede impegnate per la prima volta  insieme quattro tra le principali  fondazioni italiane di origine bancaria: Compagnia di San Paolo, Fondazione Cariparma, Fondazione Cariplo e Fondazione Monte dei Paschi di Siena.  Il progetto Fondazioni4Africa prevede due interventi, nel Nord Uganda e nel Senegal, finanziati con le risorse messe a disposizione dalle quattro Fondazioni, alle quali ha già deciso di unirsi anche la Fondazione Umano Progresso per un impegno complessivo di 11,1 milioni di euro per i primi 3 anni.

da www.vita.it