di Daniela Domenici
Questo l’avevo scritto una decina di giorni fa…
Quando si spegne una lampadina perché si è fulminata si va al negozio e se ne compra una nuova…
quando manca all’improvviso la luce in casa si va dall’elettricista per chiedergli di scoprire cosa è successo, dov’è avvenuto il corto circuito…
quando si spegne un’anima non ci sono negozi in cui andare né elettricisti da consultare…
…quell’anima rimane spenta per sempre.
Speravo che avendo pagato la bolletta ininterrottamente per 52 anni con infiniti sorrisi, perenne disponibilità, estrema attenzione, paziente ascolto sempre gratuitamente per tutti indistintamente non mi staccassero la luce dell’anima…e invece, nonostante tutto questo, me l’hanno staccata e non hanno alcuna intenzione di riaccendermela, nessuno, perché?
Era così fastidiosa, provocava così tanta invidia la mia anima perennemente accesa, luminosa, gioiosa, spontanea sia tra le amiche, gli amici, in carcere, dovunque?