Inter: Moratti mette in campo 20 rom


di Sara De Carli

Stasera prima del match contro il Barcellona accompagneranno i giocatori sul rettangolo di gioco

 Le luci di San Siro, il boato dello stadio. A dare la mano ai giocatori dell’Inter e del Barcellona, dal tunnel fino in campo, saranno questa sera venti bambini ospiti della Casa della rità di Milano. Molti rom, ma non solo. Ci sono anche albanesi, ucraini e italiani. «Questa volta tutti li additeranno sì, ma con invidia», dice Fiorenzo De Molli, responsabile area rom per la Casa della Carità, che li accompagnerà.

 A scegliere i bambini che accompagnano in campo i giocatori è MasterCard, che usa solitamente la vetrina come strumento di marketing. Per la prima volta invece, questa sera, Mastercard ha deciso di dare a quella sfilata un volto sociale. Ha chiesto all’Inter di segnalargli una realtà milanese a cui fare riferimento e Moratti in persona ha chiamato don Virginio Colmegna, presidente della Fondazione Casa della Carità, in prima linea in città nell’accompagnare i rom in percorsi positivi di inserimento. 

 Tra i bambini che scenderanno in campo questa sera, maschi e femmine, dai 7 ai 9 anni, molti sono appunto rom, con alle spalle esperienze di campi e sgomberi. Alcuni ora vivono in Casa della Carità, altri nei centri ad essa collegati, altri sono nel nuovo insediamento regolare di Pioltello. Oggi pomeriggio andranno a San Siro, faranno merenda lì, vestiranno la divisa ufficiale, scenderanno in campo con i giocatori e poi saliranno in tribuna.

 Scenderanno in campo semplicemente come bambini, non si capirà affatto chi sono e da dove vengono. Non è una vetrina. «Perché abbiamo accettato? Perché è una cosa bella, che dà dignità, è una festa per i bambini», dice De Molli. «Sono gasati, ma credo che non riescano bene a immaginare cosa li attende. Domani lo saranno ancora di più».

 da www.vita.it

Porto Azzurro: domani partita calcio, detenuti contro sacerdoti


Una partita di calcio davvero speciale si svolgerà sabato prossimo fra le mura del carcere di Porto Azzurro. A scendere in campo per sfidare i detenuti, sarà una squadra particolare che vedrà nelle proprie fila il sindaco di Rio Elba Danilo Alessi, il parroco Don Leonardo Biancalani, Don Luca Fedi di Piombino, e una delegazione della squadra della Croce Rossa di S. Vincenzo allenata da Enzo Bellucci.

L’idea è nata dalla fantasia del presidente della Polisportiva Rio Elba Gaetano D’Auria, ma è stato Don Leonardo, il parroco del paese, a dargli forma: “Gaetano è un vulcano di idee – ha raccontato Don Leo – e quella di organizzare una partita di calcio a Forte San Giacomo mi è piaciuta subito. Ma so che i detenuti sono molto forti a pallone e l’idea di prendere una batosta proprio non mi piaceva- dice con un sorriso- così ho pensato di cercare qualche giocatore forte e credo di aver messo in piedi una squadra competitiva”.

In effetti la compagine è formata da elementi di esperienza: Alessi gioca a calcio da quando era ragazzino, i due sacerdoti militano nella Nazionale Religiosi e i ragazzi di San Vincenzo sono volontari giovani e entusiasti che da anni giocano insieme gare di beneficenza. “Speriamo di regalare ai detenuti – ha detto ancora Don Leo – una mattinata di svago, ma soprattutto di vincere!

Scherzi a parte, Gaetano ed io speriamo che questa manifestazione possa essere la prima di una lunga serie in futuro vorremmo portare anche qualche “vip” nazionale del mondo sportivo. Devo ringraziare – ha aggiunto il parroco di Rio Elba – Gerardo La Berbera e la Youritaly che hanno voluto supportare questo progetto e che ci permetteranno di regalare targhe e materiale sportivo ai carcerati. Gerardo è sempre in prima fila quando c’è da aiutare i ragazzi, anche quelli che possono aver sbagliato. È un impegno davvero lodevole e so che per lui è qualcosa di davvero importante.”

da www.ristretti.it

Campagne: a Firenze “Facciamo un goal al diabete”


Una partita di calcio fra la Nazionale Italiana Atleti con Diabete e i dipendenti della Lilly Italia.

diabeteAlla vigilia della Giornata Mondiale del Diabete che si celebra il 14 novembre,  ANIAD e Lilly Italia, con il Patrocinio di Diabete Italia e in collaborazione con il Comune di Sesto Fiorentino, organizzano ‘Facciamo un goal al diabete’ giornata di approfondimento sui temi del diabete che vedrà anche la Nazionale Italiana Atleti con Diabete sfidare i dipendenti della Lilly Italia.

In questa occasione saranno anche premiati i vincitori de “Il Diabete a Colori”, concorso di creatività per esprimere in immagini e in parole la propria vita insieme alla patologia che colpisce oltre 3 milioni di italiani. Il concorso è promosso da Lilly Italia in partnership con il Centro di Diabetologia Pediatrica dell’Ospedale Meyer, la Fondazione Meyer e le principali Associazioni italiane di persone con diabete.
 

 Il diabete viene oggi preso ‘a calci’ grazie alla Nazionale Italiana Atleti con Diabete che, in un’amichevole contro i dipendenti di Lilly Italia, dimostrerà come convivere con il diabete non solo si può, ma che è possibile  anche  svolgere attività sportive a livello agonistico. La sfida  rappresenta il culmine di una giornata interamente dedicata al diabete, nella quale esperti del settore, specialisti e persone con diabete si confronteranno su tematiche inerenti prevenzione, gestione ottimale e attività sportiva.
 
Sarà questa anche l’occasione per premiare i vincitori del concorso di creatività espressiva dal titolo ‘Il Diabete a Colori’ organizzato da Lilly Italia in partnership con il Centro di Diabetogia Pediatrica dell’Ospedale Meyer, la Fondazione Meyer e le principali Associazioni italiane di persone con diabete.

 da www.vita.it

I sosia scendono in campo, gioca…Richard Gere


di Martina Di Berardino

sosiaHouse a dare il calcio d’inizio nella partita che ha visto protagonista gli AllStarSosia contro la Comunità Brasiliana al Salaria Sport Village di Roma. Sembra proprio lui, il famoso medico della serie televisiva sempre pronto a salvare vite umane. In realtà è un sosia, Roberto Blandino, cantante romano, uno dei giocatori della Nazionale Italiana Sosia, squadra di calcio formata per beneficenza. L’incontro finisce 6-6, con i brasiliani che hanno evitato la goleada regalando con il loro entusiasmo una domenica ricca di emozioni e di divertimento. In campo c’erano i perfetti sosia di alcuni personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo come Richard Gere, Francesco Totti, Paolo Di Canio, Vasco Rossi, Michael Schumacher. È Massimo Nardi, in arte George Michael, il presidente della squadra e l’ideatore del progetto. «Tutto è nato quando abbiamo giocato la prima partita in memoria di Daniele, un ragazzo di 13 anni scomparso per una brutta malattia». Tanti gli appuntamenti: con l’Associazione «Amici del Brasile», ad esempio, la nazionale dà un aiuto ai bambini orfani di San Paolo. «Abbiamo creato un gruppo unito – conclude Nardi – per aiutare le persone meno fortunate».

da www.iltempo.ilsole24ore.com