“Indimenticato”


di Angela Ragusa

Magico trovarsi
sui passi di un passato.

Vivo è il ricordo di estati giù in strada
assolate alla calura,
a sognare di futuro, di vita che correva
su ruote sempre sgonfie
di bici sgangherate…

La coppola sormontava
il capo degli anziani, dal viso tutti uguale,
che il sole di ogni giorno aveva stinto fino all’osso…
Le rondini planavano pure al pozzo
a prender acqua, con il becco a preparare
nuovo nido ,nuova prole…

E seduti sulla soglia
del gradino di granito,
nel bicchiere di granita
annegava il vecchio giorno…

Il tramonto così calava
nel paese dei miei nonni.

C’era una volta


notte di fiabadi Angela Ragusa

Di ceppi ardenti

profuma questa notte,

aria di antico

di un lontano paese.

Profuma di fiaba…

di ricordi bambini…

di stelle comete e fate turchine…

Storie di lupi o forse di pupi,

di una nonna un po’ strana

o del senno perduto.

Casette piccine dai camini picciò…

Ed elfi,gnomi e nani

e foreste incantate dai fiori parlanti

una strega e una mela..

un principe e  un bacio

mongolfiere in viaggio…

 “E vissero felici e contenti…”